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Fials: niente aumento per i lavoratori ex Asl 6? La risposta dell’azienda sanitaria

Domenica 15 Ottobre 2017 — 09:18

I lavoratori del Comparto Sanità della ex ASL 6 Livorno, dopo anni di attesa ed in assenza da oltre 7 anni del rinnovo del Contratto Nazionale, erano fiduciosi e si aspettavano dal Contratto Integrativo Aziendale una risposta economica che compensasse anni di salario non percepito e carichi di lavoro onerosi con compressione dei diritti fondamentali. Contrariamente le promesse contenute nel Contratto Integrativo sottoscritto tra Direzione USL Toscana Nord Ovest e CGIL CISL UIL hanno determinato l’esclusione dalla erogazione degli aumenti economici derivanti dalla attribuzione delle fasce di circa 1200 lavoratori pari ad oltre il 40% degli aventi diritto. I lavoratori della ex ASL 6 sono stati discriminati rispetto ai colleghi della ex ASL 1 di Massa. Non si comprende per quale ragione in tale realtà sono state erogate agli operatori il 91% delle fasce e un consistente aumento delle quote di produttività a fronte delle medesime attività svolte da personale con lo stesso profilo professionale. In più occasioni il FIALS ha rappresentato la propria posizione affermando che non era possibile applicare diverse metodologie di calcolo dei fondi contrattuali, finalizzati al trattamento economico del personale, dando maggiore corresponsione economica soltanto ad una parte di lavoratori e facendo venire meno il principio di equità e di imparzialità della pubblica amministrazione. L’appalto ai privati per endoscopie e diagnostica non ha diminuito le liste di attesa, la Casa della Salute a Livorno sarà forse realizzata tra 6 anni nonostante i finanziamenti dal 2014, il nuovo CUP con un costoso appalto produce disagi ai cittadini per doversi recare fuori sede (es. Fivizzano o Elba) per fruire delle prestazioni, le carenze di personale sono notevoli nelle Unita Operative come la Medicina dove vengono anche licenziati gli infermieri a tempo determinato nonostante le leggi sulle stabilizzazioni con conseguente peggioramento dei carichi di lavoro e lesioni dei diritti fondamentali alle ferie, ai riposi ecc.  In questo contesto il FIALS aveva chiesto alla Azienda un maggiore impegno economico per motivare il personale perché è noto che i lavoratori sono la risorsa fondamentale del Servizio Sanitario. La Direzione Aziendale invece procede in senso contrario e sta procedendo da tempo alla progressiva devoluzione al privato di vari servizi in regime di appalto o convezionale con questo atto ha voluto dare una ulteriore picconata alla sanità pubblica. E’ inaccettabile che la Direzione Aziendale ed i Sindacati Confederali con un Contratto Integrativo iniquo, discriminatorio e caratterizzato da varie illegittimità danneggino i lavoratori. Oltre il danno con questo contratto si è consumata anche la beffa per il gran numero di esclusi. Il risultato finale si sostanzia in lavoratori che avevano raggiunto tutti gli obiettivi individuali di performance ma a causa dei criteri applicati e delle risorse inadeguate non hanno percepito la fascia come gli altri colleghi. La situazione assurda e conflittuale è frutto della miopia e della voglia di usare metodi che invece di incentivare mortificano i lavoratori. Ci troveremo con operatori che lavorano a gomito e svolgono lo stesso lavoro ed hanno conseguito le medesime performance con trattamenti economici diversi. Tutto ciò alla faccia della tanto “invocata” meritocrazia. Il FIALS ha indetto Assemblee in tutta la ex ASL 6 perché intende informare i lavoratori ed intraprendere tutte le iniziative necessarie per modificare la situazione che si è determinata. Non escludiamo azioni di lotta con il coinvolgimento delle forze politiche e istituzionali e possibili iniziative legali e verso gli organi di controllo. La Direzione della USL Toscana N.O. deve aumentare le risorse del fondo per le fasce attraverso una revisione del modello di calcolo dei fondi contrattuali. Sappiamo che ciò è legittimo e possibile. Ci batteremo per rimuovere l’attuale situazione e produrre significativi miglioramenti per i lavoratori.

La Segreteria FIALS Provinciale Livorno Massimo Fierrucci- Daniela Boem

La risposta della ASL Toscana nord ovest: nessuna discriminazione – La direttrice generale della ASL Toscana nord ovest Maria Teresa De Lauretis, interviene per rispondere alle affermazioni del sindacato.
“Come sempre il FIALS mescola tutto per non chiarire nulla e ingenerare così confusione, è il caso della polemica sull’attribuzione delle fasce ai dipendenti della ex ASL 6 di Livorno. I rappresentanti del FIALS sanno perfettamente che per legge i fondi destinati al personale dipendente non possono essere aumentati ma sono congelati, i loro importi sono definiti dal contratto nazionale e non sono aumentabili a discrezione dell’Azienda, Livorno è arrivata  alla firma dell’accordo con un suo fondo, appunto, già definito al pari delle altre ex ASL. L’azienda aveva proposto il riequilibrio complessivo della consistenza dei fondi ma, ad oggi, tale proposta non è stata recepita. Per chiarire ulteriormente – continua la direttrice generale – il fatto che a Livorno le fasce siano state concesse a 1762 operatori dipende solamente dalla consistenza del fondo e non da fantomatiche diversità di calcolo. Per dovere di cronaca, Livorno è la ex ASL con il maggior numero di fasce concesse negli anni precedenti e l’ultimo accordo risale al 2009. Nessuna discriminazione per i dipendenti livornesi basti pensare che al momento  se si prende come esempio  un dipendente di categoria D ,  tra  tutti i lavoratori  di USL Toscana Nord Ovest che  sono collocati negli ultimi due livelli economici, ben il 53% fa parte della sola ex Asl 6. Un altro elemento da considerare è che l’accordo siglato ha cercato anche di dare una risposta economica a chi per questo anno non ha visto riconoscersi la progressione di carriera riservandogli un aumento sulla retribuzione di risultato. Ricordo nuovamente che il fondo non è aumentabile attraverso la riconversione di risorse stanziate per altri servizi come il CUP e l’appalto per la diagnostica, facendo di tutta un’erba un fascio,  terminando l’elenco delle cose che non andrebbero con un ecc. L’appalto sulla diagnostica, peraltro economico visto il forte ribasso, non ha portato ancora alla riduzione delle liste di attesa perché sarà assegnato solo nelle prossime settimane”.

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