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Nel mio ruolo da Cicerone per un amico altro che… odore di Fossi

Venerdì 7 Luglio 2017 — 07:46

In una calda sera d’estate, mi trovavo in giro per la nostra bella città a far da Cicerone ad un amico venuto dal nord quando, giunti in prossimità della Fortezza Nuova, sento uno strano odore provenire dal fosso sottostante. Con un malcelato imbarazzo, e pervaso di labronico orgoglio,
mi invento delle motivazioni plausibili come la calura estiva, la circolazione dell’acqua che non funziona, ma ad una più attenta, ed ahimè profonda annusata, mi convinco che l’odore in questione non è il classico odor di fosso ma un ben più noto puzzo di fogna. Vabbè, pazienza, sono cose
che possono succedere, sono convinto che anche nelle città nordiche sarà capitato che per un malcapitato incidente siano avvenuti scarichi di acque reflue accidentali. Forte di questa convincimento mi avvicino alla spalletta e chiedo lumi ad un frequentatore del circolo nautico
sottostante, la sua risposta mi lascia indignato. Vengo a conoscenza che ormai da mesi il fosso è oggetto di un continuo ed abbondante scarico di acqua fognaria, a tal proposito è già stato ripetutamente contattato chi di dovere che però, accampando difficoltà nel trovare la perdita,
semplicemente non interviene. Lo scarico in certi orari è talmente abbondante da essere perfettamente visibile anche a distanza si vede cambiare il colore del fosso ed il fetore
rende l’aria irrespirabile in un ampia area del quartiere. Viviamo in un’epoca in cui finalmente si sta diffondendo una cultura ecologista, in cui cittadini ed istituzioni devono far del loro meglio per
salvaguardare l’ambiente, si  chiedono continuamente nuovi sacrifici ai cittadini e si sanzionano giustamente i comportamenti dannosi per l’ambiente fino ad arrivare a chiudere grandi aziende che non rispettano i sempre più stringenti parametri ambientali e poi, nell’indifferenza generale, ed in particolare di quelle istituzioni pronte a farci una multa se circoliamo in centro con un mezzo vetusto tipo “Euro 0”, consentiamo di trasformare un canale in centro città in una fogna a cielo aperto. In una città che faticosamente cerca di risollevarsi da una grave crisi economica, in cui il turismo si pone come importante risorsa di crescita, accogliamo i fruitori del “Giro nei Fossi” su una barca che galleggia letteralmente in una fogna e che proprio in quel luogo imbarca i suoi
turisti, proprio un bel biglietto da visita per la nostra città… Con questa mia lettera mi voglio rivolgere alle istituzioni cittadine, affinché intervengano con rapida sollecitudine, senza accampare scuse di alcun tipo, se la perdita non si è trovata, la si cerchi subito e si risolva il problema, si tratta di una situazione intollerabile che non deve protrarsi oltre, Livorno ed i suoi cittadini lo meritano.

Fabio

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