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Addio alla “prof.” che amava i colori

Venerdì 25 Maggio 2018 — 18:17

Simonetta Grillandini, docente di lettere all’ITI “Galilei” se n’è andata via all’età di 66 anni. Il ricordo della professoressa Manolia Gregori e degli alunni della 2G

Simonetta Grillandini, docente di lettere all’ITI “Galilei” di Livorno se n’è andata di mattina, poco dopo l’alba di questo 25 maggio, dopo aver lottato contro una grave malattia che, manifestatasi circa un anno fa, ha finito per prevalere, portandosela via all’età di 66 anni. La sua perdita lascia un vuoto enorme all’interno dell’Istituto: nella Dirigenza Scolastica, nei colleghi, nel personale amministrativo, negli operatori scolastici, ma particolarmente negli alunni, i “suoi” alunni per i quali, come da loro stessi dichiarato, Simonetta è stata ciò che da un insegnante ci si dovrebbe aspettare: una maestra di vita che, con i suoi insegnamenti, le sue parole e il suo sorriso ha aiutato a crescere generazioni di studenti. Il Dirigente Scolastico dell’ ITI “Galilei”, professoressa Giuliana Ficini e l’assessore regionale Cristina Grieco, che ha percorso con Simonetta una parte del cammino professionale, la ricordano per la sua professionalità e per il suo entusiasmo. “Una di quelle persone che trasmettono positività, una docente capace di coinvolgere alunni e colleghi nell’itinerario educativo e di costruire quotidianamente la comunità educante scolastica”.

Il ricordo della professoressa Manolia Gregori, condiviso da molti altri colleghi – “La scuola è un microcosmo. Tutti i posti di lavoro lo sono, ma la scuola è un microcosmo particolare, speciale, per molte ragioni. A scuola ci sono i capi, le primedonne, i pozzi di scienza, i casi umani, la manovalanza, i collaboratori, i progettisti ad oltranza, il personale degli uffici e, sopratutto, tanti, tanti ragazzi. Ragazzi di tutti i generi, ragazzi che stanno formandosi, che si agitano, che crescono, che sbagliano, che credono di essere soli al mondo. Loro sono la giovinezza che non si perde mai, a nessuna età, e che aiuta i membri del microcosmo ad essere speciali. C’è ancora una categoria di persone che rende questa piccola realtà qualcosa di unico; persone come SIMONETTA GRILLANDINI, detta “La GRILLA”. Non voglio parlare delle sue doti di insegnante, sono chiare, evidenti, sotto gli occhi di tutti nelle tante scuole in cui ha prestato il suo servizio. Quando ex-alunni, magari già padri o madri, magari con la barba o vicini alla mezza età, festeggiano un incontro casuale con qualcuno dei loro “prof” o lo sollecitano, questo significa una sola cosa: hanno apprezzato, stimato e amato quella persona. Con Simonetta succedeva sempre. Era percepita così anche dai peggiori “somari”, anche dai “ragazzi difficili”, da tutti insomma. Perché? È facile rispondere. Simonetta suscitava empatia in tutti quelli che la conoscevano, amava l’ironia, quella bonaria, quella che non ferisce, non si tirava mai indietro, se c’era una battaglia da cominciare, non si faceva condizionare dal passivo e stupido perbenismo qualunquista, così diffuso. Simonetta amava il sole ed i colori. Tutti i colori. Amava tutto quello che è vita e lo coltivava con amore assoluto. Quando diventavi anche suo amico/a, oltre che collega, lei ti apriva il suo cuore senza riserve e non ti sentivi più solo/a. Simonetta “capiva” ed accettava.. (Di questi tempi è una merce così rara!!). Simonetta amava anche creare con le sue mani piccoli oggetti luccicanti, sempre allegri, brillanti, colorati che la mettevano di buon umore ed il suo stato d’animo era contagioso. Simonetta amava ridere, detestava i drammi da pollaio e dava valore solo alle cose che lo hanno davvero. Simonetta era una combattente che aveva condotto tutte le sue battaglie con rigore, coraggio e grinta. Lo ha fatto fino alla fine, fino a quando ha potuto. Simonetta lascia un vuoto inficnito in tutti quelli che l’hanno conosciuta, incontrata, amata. Questo è di pochi. Questo è per lei.”

Il ricordo degli alunni della 2 G dell’ITI “Galilei” di cui era stata l’insegnante durante lo scorso anno – “Sei stata una grande donna: coraggiosa, brillante, e alla moda. Piena di racconti e lezioni di vita che non vedranno più la luce.
Ti sei sempre messa a disposizione ed hai affrontato i lavori più faticosi e duri, anche i più umili, con miliardi di passioni che avresti voluto realizzare in questo periodo della tua vita.
Sei sempre riuscita a vedere oltre a ciò che ti si presentava davanti, ma soprattutto sei stata una delle poche persone che aveva capito veramente cosa fosse la scuola.
Sei stata la professoressa che più ci ha insegnato perché con te non abbiamo imparato solo l’italiano e la storia, ma come affrontare la vita e tirarsi sempre su anche nei momenti più difficili; insomma ci hai insegnato a pensare sempre positivo , con i tuoi racconti ci hai indirizzati verso una visione del mondo con occhi da adulto e non più con quelli di un ragazzo appena iniziato alla scuola superiore”.

Da parte di tutti va un forte abbraccio alla famiglia.

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