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Arrestato ex comandante dei carabinieri dell’ispettorato del lavoro di Livorno

Martedì 25 Luglio 2017 — 16:23

Arrestato, e allontanato, con le accuse di concussione continuata, consumata e tentata, un sottufficiale dell'Arma che ha comandato il nucleo carabinieri dell'ispettorato del lavoro in città. Ecco il modus operandi

“E’ stata una indagine delicata che abbiamo condotto con serietà e tempestività” è il commento del comandante del comando provinciale dei carabinieri, colonnello Alessandro Magro, raggiunto telefonicamente, in merito all’indagine che ha portato all’arresto, e allontanamento da Livorno, di un sottufficiale dell’Arma che ha comandato il nucleo carabinieri dell’ispettorato del lavoro nella città labronica.
Le indagini condotte dai carabinieri e dirette dai sostituti Marrara e Rizzo hanno fatto emergere fatti per i quali viene ipotizzata – come si legge nella nota diffusa dalla Procura – la sistematica strumentalizzazione dei poteri connessi alla funzione di controllo dell’ispettorato del lavoro per ottenere favori di vario genere ed in particolare prestazioni personali.
Il modus operandi prosegue il comunicato – del sottufficiale indagato consisteva, di regola, nel dichiararsi disposto ad aiutare delle donne a trovare un posto di lavoro in cambio di favori personali; allo stesso tempo creava i presupposti perché ciò accadesse paventando verifiche più approfondite agli esercenti che venivano controllati nel corso dell’attività d’istituto se non avessero assunto le donne che egli cercava di favorire. L’attività investigativa condotta dagli stessi colleghi del militare ha fatto emergere anche falsificazioni di atti e richieste di sconti eccessivi a pubblici esercenti. Gli episodi contestati sono gravi e numerosi. Non si esclude possano esserci altri casi e perciò le indagini proseguono anche con l’ausilio di altri carabinieri addetti all’ispettorato del lavoro giunti da Firenze. Decisiva per lo sviluppo delle indagini la preziosa collaborazione dei cittadini interessati.
Il gip del Tribunale livornese Antonio Del Forno ha perciò ritenuto sussistenti gravi indizi del reato di concussione continuata, consumata e tentata, ed ha emesso l’ordinanza eseguita dal Nucleo investigativo dei carabinieri di Livorno e dai colleghi dell’arrestato in servizio presso il Nil di Firenze. Il lungo lavoro investigativo, effettuato con il pieno supporto dei Comandi Arma e della Direzione dell’Ispettorato del Lavoro di Livorno, ha fatto emergere almeno sei episodi che vedono come protagonista l’arrestato.
L’attività si inserisce nel quadro di controlli voluti dal Procuratore della Repubblica e che nei mesi scorsi  hanno riguardato altri appartenenti ad uffici pubblici ed alle forze dell’ordine.

 

 

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