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Carabinieri, quasi un arresto al giorno. I dati

Martedì 16 Gennaio 2018 — 12:38

Il fenomeno delle truffe nel 2017 ha fatto registrare un calo significativo su cui certamente ha inciso l’attività di sensibilizzazione dell’Arma a favore delle principali vittime di questo reato, individuabili tra le persone anziane

Il Comando Provinciale Carabinieri di Livorno, articolato su un Reparto Operativo, i quattro Comandi Compagnia di Livorno, Cecina, Piombino e Portoferraio, 27 stazioni Carabinieri, nel corso del 2017, ha realizzato numerose attività di prevenzione e repressione dei reati, per garantire alla cittadinanza un adeguato livello di sicurezza e legalità.

I carabinieri della provincia di Livorno, anche nell’anno appena concluso, sono stati fortemente impegnati su tutto il territorio: hanno complessivamente arrestato 353 persone (l’anno precedente erano state 309), denunciato in stato di libertà 2.081 persone (il 5% in più rispetto al 2016), procedendo per un totale di circa  11.600 reati, pari al 70,8% dei casi (circa 16400 commessi in tutta la provincia), e individuando 1843 autori.

Particolarmente efficace si è rivelata l’attività di repressione in materia di reati contro il patrimonio. A fronte di un aumento delle più diffuse tipologie di queste fattispecie delittuose, sono state incrementate le percentuali dei reati scoperti. Per furto i Carabinieri hanno denunciato 244 soggetti (erano stati 132 l’anno precedente: +84,4%) e ne hanno arrestati 59 (nel 2016 erano stati 34: +73,5%). Sul fronte delle rapine sono stati denunciati in stato di libertà 12 soggetti (2 in più rispetto al 2016) mentre 3 sono state le persone tratte in arresto (identico numero dell’anno precedente). Le estorsioni scoperte sono state 12, pari all’80% dei casi per i quali ha proceduto quest’Arma, con il conseguente deferimento in stato di libertà di 11 persone (+37,5% rispetto al 2016) e l’arresto di una (analogamente all’anno precedente).

Il fenomeno delle truffe, dopo una forte recrudescenza, nel 2017 ha fatto registrare un calo significativo su cui certamente ha inciso l’attività di sensibilizzazione dell’Arma a favore delle principali vittime di questo reato, individuabili tra le persone anziane. Quest’ultime, infatti, sono risultate spesso vittime di truffe ad opera di soggetti che carpiscono la loro fiducia spacciandosi per appartenenti ad enti o società di pubblico servizio, se non anche di forze di polizia, o vantando la conoscenza diretta di parenti o conoscenti dei soggetti raggirati. Proprio in tale contesto ampia è stata l’opera di informazione dell’Arma, soprattutto mediante i comandanti di stazione, che presso i luoghi di aggregazione di persone anziane (circoli per anziani e parrocchie) hanno incontrato le potenziali vittime mettendole in guardia dai rischi in cui incorrono e provvedendo a diffondere un vademecum divulgativo, realizzato dal Comando Provinciale. Continua sul fenomeno sarà l’attenzione dell’Arma che, anche per il 2018, ha in programma una serie di iniziative volte a tutelare e mettere in guardia i cittadini, in special modo quelli appartenenti alle fasce più deboli e vulnerabili.

Nel 2017 è stato commesso un solo omicidio volontario (rispetto ai 4 del 2016), quello del cittadino tunisino Fadel Hamdi, avvenuto a Piombino il 21 novembre scorso, per il quale, a seguito di serrate indagini, in breve tempo è stato individuato e tratto in arresto l’autore, una guardia particolare giurata del luogo. Infine, 2 i tentati omicidi per i quali si è proceduto e a seguito dei quali i Carabinieri hanno tratto in arresto 1 soggetto e denunciato un altro (nel 2016 i tentati omicidi sono stati complessivamente 5).

Le violenze sessuali sono diminuite del -67,2%. I sei casi, per i quali ha proceduto l’Arma, sono stati tutti scoperti, consentendo l’arresto di 1 persona ed il deferimento in stato di libertà di altre 5.

Anche le donne, vittime di “atti persecutori”, in tutta la provincia nel 2017, sono state circa il 10% in meno rispetto all’anno precedente (42 i casi denunciati). Trattasi, perlopiù, di donne che subiscono azioni di disturbo e/o minacce da parte di uomini con i quali hanno avuto nel recente passato una relazione sentimentale terminata per volontà delle stesse. Da oltre la metà delle denunce sono scaturiti provvedimenti a carico degli stalker: 4 arresti, 12 divieti di avvicinamento e 8 obblighi di dimora.

Incisiva, inoltre, l’azione di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti che nel decorso ha consentito all’Arma di trarre in arresto 44 persone e di deferirne altre 28. Significativo anche il bilancio della droga sequestrata, oltre 30 kg., di diversa tipologia.

L’attività è stata indirizzata anche a reprimere la diffusione di cannabinoidi e delle droghe “sintetiche”, il cui consumo è sempre più ampio tra i giovani. In particolare, si segnala il sequestro di 3 dosi di anfetamina ed il conseguente deferimento all’A.G. minorile di 16enne cecinese, di 14 biscotti infarciti di canapa indiana a carico di due 30enni residenti a Portoferraio e di 262 piante di cannabis indica a Rosignano Marittimo, che ha consentito di trarre in arresto 9 persone per coltivazione e produzione di sostanze stupefacenti e di deferirne 1 per lo stesso reato.

Notevole l’attività di prevenzione posta in essere dall’Arma livornese. Le varie articolazioni del Comando Provinciale nell’anno appena trascorso hanno effettuato oltre 23.400 servizi esterni. In aggiunta ai normali servizi di controllo del territorio, oltre 100 sono stati i servizi di prossimità svolti dai Carabinieri di Quartiere e diversi sono stati quelli straordinari nella delicata attività di contrasto all’allarmante fenomeno dei reati predatori, organizzati privilegiando le località, le fasce orarie ed i giorni ritenuti maggiormente critici e vulnerabili sotto il profilo della consumazione dei reati contro il patrimonio.

Le persone identificate sottoposte a controllo sono state quasi 41.000, mentre 14.000 sono stati i mezzi sottoposti a controllo. Particolare attenzione è stata rivolta ai controlli di soggetti all’interno di esercizi pubblici, sulla pubblica via, nonché quelli alla circolazione stradale, specie alla prevenzione dei comportamenti di guida pericolosa (in stato di ebbrezza alcolica o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti).

Intenso, come di consueto, anche il lavoro svolto dagli operatori del 112, i quali hanno dovuto gestire nell’anno appena passato oltre 3.910 richieste di intervento (nel 2016 erano state 3.740: +4,5%) da parte dei cittadini e turisti stranieri. Le chiamate al 112, nel loro complesso, sono state 87.984 (86.472 nel 2016: +1,7%).

Non sono mancati, come non mancheranno per il nuovo anno, numerosi incontri con gli studenti nelle scuole di Livorno e provincia, sia per parlare di fenomeni di devianza giovanile (quali il bullismo, il cyberbullismo ed il consumo di droghe) ma anche per promuovere la legalità. In tale quadro, diversi sono stati i consueti appuntamenti con le comunità locali e le associazioni di categoria, tra cui ConfCommercio (nell’ambito della “Giornata della Legalità”, organizzata contro ogni forma di illegalità e contro tutti i fenomeni criminali) e Confartigianato (trattasi della campagna “Più Sicuri Insieme”, sul ricordato fenomeno delle truffe ai danni di anziani).

Il 2017 è stato anche l’anno dell’assorbimento del Corpo Forestale dello Stato nell’Arma dei Carabinieri. Piena è stata la collaborazione tra la Territoriale di Livorno e le varie componenti presenti su questo territorio dell’organizzazione per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare dell’Arma. Tra il luglio ed il novembre 2017 il Comando Provinciale, con il coinvolgimento del Gruppo Carabinieri Forestale di Livorno e del Reparto Carabinieri Parco Nazionale “Arcipelago Toscano” e con il supporto degli altri reparti di specialità dell’Arma, nell’ambito di una campagna disposta a livello nazionale dal Comando Generale, ha svolto specifici controlli diretti alla prevenzione e alla repressione delle frodi nel commercio dei prodotti agroalimentari, alla vigilanza sulle produzioni di qualità registrata, al contrasto dell’irregolare commercializzazione dei prodotti agroalimentari introdotti da Paesi extra Unione Europea, nonché al contrasto del fenomeno dell’intermediazione illecita e dello sfruttamento del lavoro nei medesimi settori produttivi.

Di seguito si elenca, in ordine cronologico, una sintesi delle principali operazioni di polizia giudiziaria condotte a termine nell’anno appena trascorso.

  • Il 2 marzo 2017 i Carabinieri della Compagnia di Portoferraio arrestavano 9 persone, appartenenti ad un sodalizio criminale dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti, operante nel versante orientale dell’isola d’Elba, con canali di approvvigionamento delle sostanze sia da Genova che dalla periferia di Napoli. Nel corso dell’indagine venivano complessivamente sequestrati quasi 8 Kg. di sostanza di varia tipologia (marijuana, hashish e cocaina).
  • OPERAZIONE “AKUARIUS

Dopo l’esecuzione nel mese di giugno del 2016 di 20 misure cautelari nei confronti di altrettante persone, alcune delle quali appartenenti alla criminalità organizzata (‘ndrangheta), talune per giunta resesi responsabili di omicidio, ed il sequestro di oltre 140 kg. di droga, il 20 marzo 2017 i militari del Reparto Operativo-Nucleo Investigativo di Livorno traevano in arresto, sempre in esecuzione di misure cautelari, 12 cittadini italiani, indagati per associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti.

  • Nel mese di marzo 2017 i militari del Reparto Operativo-Nucleo Investigativo di Livorno, a seguito di attività di indagine, identificavano e deferivano in stato di libertà 2 persone, di origine campana, resesi responsabili di una truffa ai danni di persona anziana, perpetrata con il metodo del “falso avvocato”.
  • Nel giugno 2017, i militari della Compagnia di Piombino, a conclusione di articolata attività investigativa, deferivano in stato libertà 19 persone in quanto, nell’arco temporale novembre 2015-febbraio 2017, si rendevano responsabili di spaccio sostanze stupefacente del tipo “cocaina”, “hashish” e “marijuana” a tossicodipendenti dell’area livornese. Alcuni dei soggetti denunciati, dopo aver acquistato da terzi cospicui quantitativi di banconote contraffatte di vario taglio, le spendevano presso esercizi commerciali;
  • OPERAZIONE “NIGHT OFF

Il 20 luglio 2017 personale del Reparto Operativo-Nucleo Investigativo di Livorno traeva in arresto in flagranza di reato 3 cittadini di nazionalità albanese, armati di pistole semiautomatiche rubate che si stavano preparando per rapinare una villa a San Vincenzo. L’operazione consentiva di interrompere l’attività di una banda criminale dedita ai furti in abitazione. Nel corso delle indagini venivano ricostruiti almeno 5 colpi in abitazione perpetrati in precedenza dai malviventi a Livorno e nelle province di Pisa e Massa Carrara.

  • OPERAZIONE “COLLE”.

Il 25 ottobre 2017 i Carabinieri della Stazione di Collesalvetti e della Compagnia di Livorno arrestavano un colligiano, di 56 anni,  per detenzione illegale di numerose armi e munizionamento da guerra. I militari intervenivano a seguito di una fuoriuscita di fumo bianco da una villetta a schiera sita nella frazione Castell’Anselmo del Comune di Collesalvetti. I militari ispezionavano l’abitazione e nella cantina, costituita da un seminterrato, rinvenivano una vera e propria “Santa Barbara” costituita da numerose armi da guerra perfettamente funzionanti costituita da: fucili, mitragliatrici, pistole, 250 proiettili bellici, bombe a mano, mine anticarro vari colpi da mortaio e lanciarazzi e 3 Kg di tritolo.

  • OPERAZIONE “RAGGIO DI SOLE”.

Il 10 novembre 2017 il Reparto Operativo-Nucleo Investigativo di Livorno in 9 regioni d’Italia, dava esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di 51 cittadini extracomunitari, ritenuti responsabili del reato di associazione per delinquere finalizzata ai furti dei pannelli fotovoltaici. Nel corso delle indagini erano già state arrestate in flagranza 40 persone, di cui 24 in Italia (8 a Livorno) e 16 all’estero (Francia, Spagna e Marocco). In totale, sul territorio nazionale ed estero, sono stati recuperati dai Carabinieri circa 6mila pannelli solari, per un valore complessivo di oltre 3 milioni di euro, tutti sottratti dall’organizzazione ai danni di ditte e privati di diverse province d’Italia e destinati ad essere rivenduti sul mercato del Marocco.

I furti scoperti nel corso delle investigazioni avrebbero fruttato all’organizzazione oltre 8 milioni di euro.

  • Il 24 novembre 2017 personale del Reparto Operativo-Nucleo Investigativo di Livorno e della Compagnia di Piombino, in esecuzione di Decreto del P.M., traeva in stato di fermo un cittadino italiano, Guardia Particolare Giurata, resosi responsabile dell’omicidio volontario di Hamdi Fadel, perpetrato il precedente 21 novembre a Piombino.
  • OPERAZIONE “CATENE

Il 5 dicembre 2017 i Carabinieri del Reparto Operativo-Nucleo Investigativo di Livorno traevano in arresto 1 cittadino italiano, livornese, imprenditore ittico, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare, ritenuto responsabile dei delitti di violenza privata, minaccia a costringere e commettere reati nonché intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro (cd. “caporalato”).

 

 

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