Cerca nel quotidiano:

Condividi:

Evasione, sequestrati beni a imprenditore

Venerdì 29 Dicembre 2017 — 12:20

Sequestrate disponibilità finanziarie ed un appartamento per un valore di oltre 80mila euro ad un imprenditore del settore delle locazioni immobiliari. Nei suoi confronti a maggio era scattato il sequestro preventivo di quote e 84 immobili per circa 5,6 milioni di euro

Continua l’aggressione dei patrimoni illecitamente costituiti attraverso la perpetrazione di reati tributari. Nei giorni scorsi, infatti, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Livorno hanno dato esecuzione ad un decreto finalizzato al sequestro preventivo di beni mobili e immobili per euro 80.375,50, riconducibili a R.G., settantenne imprenditore livornese attivo nel settore delle compravendite e delle locazioni immobiliari. Come si legge nel comunicato diffuso il 29 dicembre dalla Finanza alla redazioni con le iniziali del nome del 70enne, tale provvedimento fa seguito ad altra misura cautelare che la Guardia di Finanza aveva eseguito nei confronti dello stesso imprenditore, nel maggio di quest’anno, con il sequestro preventivo di disponibilità finanziarie, quote sociali e ben 84 immobili per circa 5,6 milioni di euro. Infatti, a seguito di indagini condotte dal 1° Nucleo Operativo del Gruppo della Guardia di Finanza di Livorno era emerso che l’imprenditore livornese, con circa 500.000 euro di debiti verso l’Erario per imposte relative ad affitti nel tempo incassati e mai pagate, con lo scopo di rendere inefficace la procedura di riscossione coattiva da parte dell’Erario, si era spogliato, nel 2014, di tutti i beni mobili e immobili di proprietà (ben 84 immobili, anche di pregio, e quote sociali), conferendoli in due trust (fissandone formalmente la sede a Lucca). Il non genuino scopo dell’operazione immobiliare architettata da R.G. – prosegue la nota delle Fiamme Gialle – non era passata inosservata alle Fiamme Gialle livornesi che avevano appurato come l’imprenditore avesse, in buona sostanza, ceduto solo formalmente i suoi beni ai due trust, ma avesse continuato ad avere un potere di ampia gestione del patrimonio immobiliare, riscuotendo – tramite gli stessi trust – gli affitti per la locazione dei numerosi appartamenti, garage e locali commerciali. Inoltre, in relazione ai proventi così accumulati, i due trust (e, quindi, l’imprenditore ad essi retrostante) avevano sistematicamente omesso la presentazione delle dichiarazioni ai fini delle imposte sui redditi, occultando all’Erario gli ulteriori ricavi percepiti.
Svelato il fine, tutt’altro che lecito, l’imprenditore era stato dunque denunciato per il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte alla Procura della Repubblica di Lucca (competente in ragione del luogo di consumazione del reato, posto che la sottoscrizione dei contratti istitutivi dei due trust era avvenuta presso lo studio di un notaio lucchese). I finanzieri del 1° Nucleo Operativo del Gruppo di Livorno non si sono però fermati a tale risultato, ma hanno parallelamente analizzato a 360 gradi la posizione imprenditore eseguendo nei suoi confronti un controllo fiscale al fine di valorizzare, anche sotto il profilo amministrativo, le risultanze dell’attività di polizia giudiziaria. Nei primi giorni del mese di ottobre 2017 è stato quindi concluso anche il controllo fiscale che ha consentito di appurare come l’imprenditore (tra gli anni 2014 e 2016) avesse occultato al fisco materia imponibile per oltre 400mila euro, di cui per il solo 2015 ben € 212.306,48 con una corrispondente Irpef evasa per € 80.375,50. Da qui la denuncia alla Procura della Repubblica di Livorno (competente in ragione del suo luogo di residenza e domicilio) per il reato di omessa dichiarazione per l’anno 2015 (risultando, per tale annualità, superate le condizioni di punibilità fissate dal Legislatore il quale ha previsto una pena da un anno e sei mesi a quattro anni di reclusione per chiunque al fine di evadere le imposte sui redditi non presenta la prevista dichiarazione quando l’imposta evasa è superiore a cinquantamila euro). All’esito delle nuove indagini è stato così proposto il sequestro per equivalente del valore relativo alla citata imposta evasa; di conseguenza, nei giorni scorsi, il giudice per le indagini preliminari ha emesso un’ordinanza finalizzata al sequestro preventivo di disponibilità finanziarie, titoli, quote societarie e beni mobili registrati.
In sede di esecuzione del provvedimento cautelare, i militari hanno provveduto a ricostruire – anche valorizzando il patrimonio informativo a disposizione attraverso le molteplici banche dati in uso al Corpo – le disponibilità finanziarie e patrimoniali dell’imprenditore sottoponendo così a vincolo cautelare denaro ed un appartamento per un valore complessivo di € 80.375,50.

Condividi:

Riproduzione riservata ©

QuiLivorno.it apre il canale Whatsapp. Iscrivetevi.

QuiLivorno.it invita tutti i lettori ad iscriversi al canale whatsapp aperto il 12 dicembre. Per l’iscrizione, gratuita, cliccate il seguente link https://whatsapp.com/channel/0029VaGUEMGK0IBjAhIyK12R e attivare la “campanella” per ricevere le notifiche di invio articoli. Riceverete i link delle notizie più importanti della giornata. Ricordiamo che potete continuare a seguirci sui nostri social Fb, Instagram e X