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Furto alla Caritas, ladri in fuga con seimila euro

Lunedì 4 Dicembre 2017 — 13:06

La presidente Suor Raffaella Spiezio: "Per noi la cifra rubata è secondaria, siamo feriti dal gesto che va a colpire i tanti bisognosi da noi assistiti tutti i giorni". Una dipendente: "Ci sentiamo derubati due volte"

Nel corso della notte tra domenica 3 e lunedì 4 dicembre la Caritas di Livorno nel quartiere Torretta (largo Bellagotti) ha subito un furto. L’accesso ai locali del Porto di Fraternità è presumibilmente avvenuto, secondo quanto ricostruito anche dagli agenti della polizia scientifica intervenuti di primo mattino sul posto acquisendo le immagini delle telecamere di sicurezza di via delle Cateratte, dalla chiesa di Santa Maria Assunta in Torretta a seguito della forzatura della porta comunicante tra le due strutture. A scoprire il “colpo” sono stati i primi dipendenti giunti sul luogo di lavoro intorno alle 7,30 di lunedì 4 dicembre.
Oggetto del furto sono stati i soldi con cui la Caritas, quotidianamente, assiste le persone più svantaggiate della nostra città. Il bottino con cui i malviventi sono fuggiti si aggira intorno ai seimila euro. I ladri si sono introdotti all’interno della segreteria, forzando la porta, e lì hanno messo tutto a soqquadro, trovando, all’interno di un cassetto (nella foto qui in pagina) i seimila euro (circa) in contanti con cui poi sono riusciti a scappare senza lasciare traccia.

IL CASSETTO DAL QUALE SONO STATI PRELEVATI SEIMILA EURO

“Rubare è un atto grave – dichiara la presidente, suor Raffaella Spiezio, commentando il furto – ma lo è ancora di più rubare ciò che appartiene ai poveri. I ladri non hanno colpito la Caritas – sottolinea al telefono con Quilivorno.it – ma le centinaia di persone che serviamo quotidianamente”.
“Episodi come questo devono aprire una riflessione sulle difficoltà di lavorare alla luce del Vangelo e di costruire, come Chiesa, spazi e tempi per l’inclusione sociale degli ultimi – ha proseguito suor Raffaella Spiezio-  E’ un gesto che ci addolora e ci pone molte domande. Per noi la cifra rubata è secondaria, siamo feriti dal gesto”.
“Ci sentiamo derubati due volte commenta Lara, dipendente amministrativa della Caritas Livorno-  Tra questi soldi, che avremmo speso entro la fine del mese, c’era anche il denaro raccolto per gli alluvionati. Oggi (lunedì 4 dicembre ndr) avremmo dovuto fornire i pocket money ai ragazzi. Sempre nella giornata di oggi saremo costretti a chiudere il reparto docce, il guardaroba e il centro di ascolto. La mensa invece rimarrà aperta nonostante il danno subito”.
Sulla dinamica poi suor Raffaella non sa darsi al momento una spiegazione. “Stiamo cercando la verità anche noi -commenta amareggiata la presidente della Caritas – Non ci sono segni evidente di effrazione. Al momento non riusciamo a capire come sia potuto accadere e ciò ci inquieta e non poco”.

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