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Gatto ucciso con un colpo di carabina

Mercoledì 3 Maggio 2017 — 12:46

Il caso è stato denunciato ai carabinieri della stazione di Stagno. L'animale è stato soppresso all'interno della clinica veterinaria che ha provato a salvarlo in tutti i modi

di Giacomo Niccolini

Lo ha trovato una donna residente di via Cammeo a Stagno (nella foto) all’interno del suo giardino martedì 2 maggio a fine mattina. Un gatto randagio adulto e non castrato, conosciuto nel quartiere perché accudito dagli abitanti della zona con cibo e coccole, stava agonizzando all’interno del suo giardino. Subito è partita la telefonata a Chiara Giannardi, una delle signore che spesso si occupava di lui. “E’ qui a casa mia, ho paura che sia stato morso dal mio pastore tedesco”. In realtà il cane non c’entrava niente. Sul dorso della schiena del gatto bianco con chiazze rosse era presente un ben visibile foro di un proiettile che stava costringendo l’animale a camminare soltanto con le zampe anteriori. A prendersene cura è stata proprio Chiara Giannardi, che ha subito portato il gatto dal veterinario, il dottor Giusva Corona della clinica Lamarmora.
Qui sono state effettuate tutte le analisi mediche del caso e alcune lastre che pubblichiamo in pagina insieme alla foto del foro del proiettile. Le indagini cliniche non hanno lasciato dubbio: un proiettile di una carabina ad aria compressa aveva perforato la spina dorsale, spaccandosi in due parti e andando ad innestarsi inesorabilmente nel tessuto del midollo osseo non lasciando scampo al povero micio. Per lui non c’è stato nient’altro da fare: il gatto è stato soppresso intorno alle 19 di martedì 2 maggio all’interno della clinica veterinaria.
Del caso se ne è subito occupata Melissa MeyerGuardia Ecozoofila della Protezione Animale che ha presentato denuncia la mattina di mercoledì 3 maggio alla caserma dei carabinieri di Stagno portando tutte le evidenze cliniche e il proiettile che ha colpito il micio. “Deve essere fatta giustizia – ha spiegato Melissa Meyer ascoltata telefonicamente dalla redazione di Quilivorno.it – Non è il primo caso di angherie subite dagli animali a Stagno. Di recente siamo venuti a sapere di ben tre casi di polpette avvelenate per cani rinvenute all’interno del quartiere. Anche i militari della stazione di Stagno hanno pregato tutti i proprietari di animali di denunciare questi ignobili episodi e di non tacere. Anche in questo caso abbiamo portato tutto il necessario agli inquirenti affinché si possa arrivare a individuare il colpevole di questo gesto criminale”.

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