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Sputi e schiaffi all’anziana, badante inchiodata dalle telecamere

Martedì 14 Novembre 2017 — 11:30

Nei confronti della badante è stata emessa la misura cautelare dell’allontanamento. L'operazione "seme di drago" è scattata da alcuni segni sul corpo della anziana. Attenzione: le immagini potrebbero urtare la vostra sensibilità

Sgridate, rimproveri e violenze fisiche, umiliazioni, spinte, sputi, tirate di capelli, schiaffi, pugni, offese avvilenti nei confronti della anziana. Il tutto sotto gli occhi del marito infermo che, terrorizzato, non era in grado di porre in essere alcuna reazione, rimanendo in silenzio per paura di ritorsioni anche nei suoi confronti. Con queste accuse, l’11 novembre, è scattata la misura cautelare dell’allontanamento, con l’obbligo di non avvicinarsi a loro ed ai luoghi da essi frequentati, nei confronti di una badante di nazionalità rumena di 60 anni, in Italia dal 2009. La badante ripeteva continuamente all’anziana, oltre ad altre pesanti offese, di essere un “seme di drago”: intercalare usato per definire in senso dispregiativo il comportamento dell’anziana.
Le indagini della squadra mobile guidata da Salvatore Blasco – condotte anche con l’installazione di telecamere (nel link in fondo all’articolo trovate il video, IMMAGINI SENSIBILI) nascoste per 12 giorni all’interno dell’appartamento dei due anziani di 85 e 89 anni e coordinate dalla Procura della Repubblica – sono scattate a seguito della segnalazione da parte di alcuni operatori sanitari di una cooperativa di assistenza domiciliare che, per due ore al giorno, si occupavano della coppia affetta da malattie degenerative e cognitive. Sono stati loro a notare, alla fine dell’estate 2017, sul corpo della donna ecchimosi e segni presumibilmente ricollegabili a maltrattamenti. In particolare era nei confronti della 89enne – come mostra il video e come si legge in un comunicato diffuso dalla questura insieme alle immagini – “che la badante, con coscienza e volontà e approfittando della loro condizione fisica e psicologica, metteva in atto una serie di sopraffazioni e vessazioni in modo abituale, finendo per mortificare la vittima”. Il marito era “costretto a sentire e a vedere tutto ciò che veniva fatto alla moglie disabile, conscio di non poter fare niente, e sapendo altresì che senza l’aiuto della badante non poteva accudire né la moglie, né tanto meno se stesso”. La coppia è stata affidata alle cure di un amministratore di sostegno che ha provveduto immediatamente a rimpiazzare la badante con personale idoneo a prendersi cura dei due coniugi. Le indagini, fanno sapere dalla questura, non sono ancora completate. Alla vista degli agenti l’anziana ha ringraziato dicendo: “Vi sposerei”. La badante ha invece detto ai poliziotti: “Mi vergogno”.

 

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