“Fai un esame di coscienza e restituisci la bici”

Riportiamo il commento inserito il 24 aprile da Pierluigi Perrone, fratello di Stefano, sotto all’articolo: “Io sono Perrone Pierluigi il fratello di Stefano. Parlo con te che gli hai rubato la bici. Fatti un esame di coscienza e restituisci la bici almeno per capire fino in fondo la causa della sua morte. Tanto prima o poi ti troviamo. Pensaci. Dormi sereno?”.

Il ritrovamento – E’ stato rinvenuto senza vita, intorno alle 11 (e non alle 12 come inizialmente scritto) del 23 aprile, Stefano Perrone, 31 anni, infermiere del pronto soccorso di Livorno. L’uomo, originario di Maratea (Potenza) ma residente in città da qualche anno, risultava scomparso dalle 14 circa del 22 aprile. Il corpo è stato trovato sul greto del fiume a Ponte Motorno, fra Gabbro e Castelnuovo della Misericordia, dalla polizia provinciale.
A portare i soccorritori in questo luogo è stato un testimone che leggendo online la notizia della scomparsa del 31enne si è ricordato di aver notato la sera prima, il 22 aprile, una bicicletta simile a quella di Perrone in quella località, Ponte Motorno appunto. Il 23 aprile, quindi, il testimone ha contattato i vigili del fuoco e il comando di via Campania ha attivato la macchina dei soccorsi. Gli uomini della Provinciale, guidati da Maurizio Trusendi, che conoscono bene tutta l’area collinare hanno raggiunto per primi il punto indicato, dove erano presenti anche alcuni colleghi infermieri, rinvenendo sul greto del fiume il corpo, ormai senza vita, di Perrone. Gli agenti hanno chiuso la strada provinciale consentendo alle altre forze dell’ordine, e la medico legale, di raggiungere il luogo della tragedia dove, tra l’altro, non sarebbe più stata trovata la bicicletta che il testimone la sera prima si ricordava di aver visto. Sul corpo dell’infermiere è stata disposta l’autospia. Da chiarire ancora le cause del decesso.
L’ultima notizia che si aveva di Perrone è che intorno alle 14 del 22 aprile era uscito con la bicicletta – colore nero, marca Cannondale, indossano abbigliamento da ciclista di colore nero con bordini rossi e pantaloncini – per fare un giro lungo le colline livornesi (abitualmente percorreva le strade in zona Gabbro – Nibbiaia – Castellaccio – Valle Benedetta – Colognole) e non è più tornato. Familiari e colleghi di lavoro, in apprensione, avevano chiesto a Quilivorno.it di lanciare un appello affinché si risolvesse al più presto questa situazione, autorizzando la pubblicazione del nome e della foto dell’infermiere. L’ultimo segnale del telefono di Perrone era stato agganciato dalla cella nella zona di Santa Luce, nel Pisano.
Dalla mattina del 23 aprile personale dei vigili del fuoco, su richiesta della Prefettura di Livorno che aveva attivato l’apposito piano ricerca persone scomparse, stava effettuando le ricerche assieme alle squadre della Protezione Civile del Comune di Livorno e di Rosignano M.mo, della Svs, della Misericordia di Antignano, del comando dei vigili del fuoco di Pisa e i volontari di S. Luce.

Le condoglianze dell’Azienda USL Toscana nord ovest – L’Azienda esprime la più sentite condoglianze per la scomparsa di Stefano Perrone, il giovane infermiere in servizio all’ospedale di Livorno. Lavorava al Pronto Soccorso dove, in poco tempo, si era fatto conoscere ed apprezzare per disponibilità e competenza non solo dai colleghi, ma anche dai tanti pazienti assistiti. Alla sua famiglia giungano le condoglianze della Direzione dell’Azienda USL Toscana nord ovest, e, in particolare, del personale e del direttore del Pronto Soccorso, Alessio Bertini.