“Più eventi e controlli dopo l’ultima rissa”

Piazza Garibaldi torna a far parlare di sé per una rissa fra stranieri avvenuta il 20 maggio. Alla base futili motivi, sembra legati al furto di un portafoglio. Un episodio, questo, che ha nuovamente e comprensibilmente scatenato la rabbia dei cittadini che tornano a chiedere più sicurezza. Le istituzioni, va detto, hanno da tempo concentrato l’attenzione sul quartiere. Il progetto “Sicurezza in Garibaldi” – che vede Comune e Confesercenti in prima fila nell’organizzazione di iniziative volte a migliorarne la vivibilità, basti pensare alla recente assegnazione dei fondi sfitti e alla festa in programma il 10 e 11 giugno (clicca qui) – ne è la prova. Un lavoro che richiederà tempo ma che comunque deve continuare su questa strada. Ne è convinto il sindaco che, tramite Facebook, rilancia e ricorda quanto fatto finora: “Voglio essere chiaro, il problema della sicurezza non si risolve in pochi mesi. Serve un lavoro costante e puntuale ed è quello che stiamo facendo insieme ai residenti, alle forze dell’ordine, alla prefettura, al Ccn Borgo reale, alla Regione e alla Confesercenti. Il progetto “Sicurezza in Garibaldi”, la riqualificazione della piazza con l’assegnazione di cinque baracchine vuote che presto inizieranno la loro attività, l’assegnazione dei fondi sfitti attraverso il progetto Pop up, i tavoli costanti in Prefettura, l’ordinanza anti alcol sono lì a dimostrare un’attenzione particolare per un quartiere splendido. Siamo pronti a intensificare i controlli e portare sempre più eventi e iniziative in piazza in modo da togliere l’ossigeno a spacciatori e persone poco raccomandabili che si radunano lì solo per fare confusione e scatenare risse. Il messaggio è chiaro: il quartiere Garibaldi non è terra di nessuno”.