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Uccisione di Snoopy, processo sospeso. Risarcimento ai padroni e servizi sociali per l’imputato

Martedì 19 Settembre 2017 — 12:57

Delusi gli animalisti. L'onorevole Michela Vittoria Brambilla: "Non si è resa giustizia ad un essere vivente eliminato come fosse un oggetto"

Processo sospeso a fronte dell’accettazione del giudice del tribunale di Livorno della richiesta difensiva dell’imputato, reo confesso di aver ucciso nel 2015 il cane Snoopy con un colpo di carabina, della “messa alla prova”. In sostanza il procedimento penale che ha visto alla sbarra Massimiliano Giunta, 39 anni, processato per il capo d’accusa relativo a “uccisione di animali” secondo l’articolo 544 bis del codice penale (che nello specifico recita: chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni) si è concluso con una decisione che vedrà Giunta affrontare qualche ora di lavoro di pubblica utilità durante la settimana (per un periodo totale di otto mesi) e un risarcimento nei confronti dei padroni dell’animale ucciso pari a 15mila euro. Al Comune di Livorno invece, parte civile nel processo insieme alle altre associazioni a difesa degli animali, una cifra di 500 euro da versare come donazione al canile.
Molte le polemiche in ambito animalista per l’esito del procedimento penale iniziato lo scorso maggio e terminato in questa prima metà di settembre.
“Sono particolarmente delusa da questa decisione del giudice di Livorno- afferma Piera Rosati presidente Lega Nazionale Difesa del Cane –  In questo caso il magistrato aveva la possibilità di scegliere e purtroppo ha scelto di non dare la giusta importanza a un gesto grave come quello di imbracciare un fucile e sparare contro esseri viventi senza colpa come Snoopy e un piccione, entrambi uccisi a poca distanza l’uno dall’altro dalla stessa persona”.
“La decisione del giudice di Livorno – scrive l’onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente di LeidaaLega Italiana Difesa Animali e Ambiente scendendo in campo in questa questione – rafforza la nostra determinazione nel sollecitare modifiche al codice penale che portino in carcere chi uccide o maltratta un animale. Non soltanto non si è resa giustizia ad un essere vivente eliminato come fosse un oggetto, ma c’è una grave ed evidente sottovalutazione della pericolosità dell’autore del fatto. Per questo è necessario dare un segnale di tolleranza zero e punire severamente chi si macchia di questi reati. Invece si sceglie di liquidare la questione con poche ore settimanali di lavori di pubblica utilità”.
Il presidente di Animalisti Italiani OnlusWalter Caporale aggiunge: “Questo provvedimento è vergognoso. La giustizia italiana aveva la possibilità di dar vita ad una svolta epocale in merito alle pene da infliggere a chi uccide animali innocenti, e invece ci troviamo di fronte all’ennesimo assassino che rimarrà a piede libero, che non farà un giorno di carcere, che non ha subìto nemmeno un processo. Snoopy era sul balcone della sua casa ed è stato ucciso senza pietà. Il suo assassino continuerà a vivere come se nulla fosse accaduto. E’ un oltraggio alla famiglia di Snoopy e alla sua memoria”.
La battaglia delle associazioni, si legge sulla pagina facebook di Animalisti Italiani Livorno, non si fermerà qui e verrà tentata ogni strada perseguibile per ottenere giustizia per Snoopy e la sua famiglia, continuando al tempo stesso a lottare nelle sedi istituzionali per un inasprimento delle pene.

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