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Case popolari, su 5619 in 738 non presentano documentazione

Sabato 20 Gennaio 2018 — 07:50

A coloro che al momento risultano essere inadempienti è stata applicata una sanzione pari al doppio del canone che solitamente pagano

di Letizia D'Alessio

La legge regionale numero 96 del 1996 dispone che ogni due anni (negli anni dispari) debba essere controllata la situazione reddituale (dell’anno precedente) di tutti coloro che usufruiscono di alloggi di edilizia residenziale pubblica. Così dal 1° agosto fino al 31 dicembre è stato chiesto di far pervenire a Casalp la documentazione riguardante il reddito riferita all’anno 2016 dei 7929 assegnatari di case popolari in tutta la provincia di Livorno. In 6648 hanno inviato quanto richiesto, 1281 persone devono ancora regolarizzare la loro posizione, pari al 16,2% del totale. Entrando più nel dettaglio e citando i comuni più grandi, a Livorno coloro che sono in regola sono 4881 su 5619: in 738, il 13,1% devono ancora mandare i documenti. A Piombino oltre il 20% degli assegnatari deve ancora inviare gli atti (175 su 831).

LA SEDE DI CASALP

A Portoferraio e Rosignano Marittimo quasi il 29%: nel capoluogo elbano sui 393 beneficiari 113 non hanno ancora mandato i documenti mentre nel comune amministrato da Alessandro Franchi 78 dei 274 che usufruiscono dell’alloggio popolare mancano all’appello. A Cecina coloro che rischiano sanzioni sono poco più del 17% ovvero 58 su 334 e infine a Collesalvetti quelli che devono mettersi in regola sono 18 su 104 (poco più del 17% anche in questo caso).
Ma che cosa rischia chi non ha ancora inviato la documentazione o chi ha dichiarato un reddito palesemente inattendibile?
Come ha spiegato la presidente di Casalp Vanessa Soriani durante la conferenza stampa del 19 gennaio, a coloro che al momento risultano essere inadempienti è stata applicata una sanzione pari al doppio del canone che solitamente pagano. A Livorno si potrà andare da un minimo di una ‘multa’ di 57,98 a un massimo di 856,05 euro secondo il valore dell’immobiliare.
Anche i Comuni di Livorno e dell’intera provincia potranno a loro volta elevare una sanzione e nei casi più gravi avviare la procedura di decadenza dell’alloggio. Nei prossimi giorni Casalp provvederà a inviare a ciascun Comune l’elenco dei rispettivi assegnatari che non hanno prodotto la documentazione richiesta. Per andare incontro ai cittadini però Casalp ha in programma per il mese di gennaio delle aperture straordinarie in modo così da poter portare gli atti relativi al reddito 2016, dando l’opportunità di rientrare dall’inadepienza e quindi dalla sanzione già da febbraio. Solo nel caso in cui la documentazione necessaria non sia stata prodotta per gravi motivi, il canone sarà ricalcolato dal 1° gennaio.

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