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Il futuro dei dipendenti di Lonzi e Rari in commissione Lavoro. Appello dei sindacati

Venerdì 19 Gennaio 2018 — 10:24

Della questione si è tornati a parlare durante la seduta della terza commissione consiliare (Lavoro). Tonsa (Cisl): "Livorno non si può permettere di avere altri disoccupati"

di Letizia D'Alessio

Il futuro dei settanta lavoratori delle aziende Lonzi metalli e Rari, a cui si devono aggiungere i venti dell’indotto, è ancora incerto. E della questione si è tornati a parlare durante la seduta della terza commissione consiliare (Lavoro) del 18 gennaio. Dopo il parziale dissequestro a fine dicembre delle ditte i dipendenti sono “tornati al lavoro a titolo gratuito e al momento  – come ha spiegato Andrea Tonsa, sindacalista della Cisl – sono ancora senza stipendio”. Mancano infatti all’appello due mensilità più la tredicesima. “Il rischio di chiusura delle aziende non è ancora scongiurato – ha aggiunto Tonsa – Livorno non si può permettere di avere altri disoccupati. La speranza è che ci sia qualcuno disposto a rilevare le imprese”. “Se arriveranno, così come sembra, delle ditte da fuori ad acquistare Lonzi e Rari – è l’opinione di Marco Ghezzani della Cgil – mi vorrei augurare che il lavoro rimanesse a Livorno”. Giovanni Ceraolo dell’Usb chiede invece che i dipendenti delle due imprese vengano ricollocati in Aamps: “Se ci fosse un reale pericolo di chiusura Aamps dovrebbe fare la sua parte – ha detto – per salvare le aziende che hanno contribuito in modo importante al concordato”. Il consigliere di Livorno libera Alessandro Mazzacca dal canto suo invoca un cambio di dirigenza per le due ditte, mentre Jari De Filicaia (Pd) invita a non fare diventare l’eventuale cambio di proprietà “un mero passaggio di consegne, ma serve fare anche una riflessione sul rapporto tra pubblico e privato per la gestione dei rifiuti”.

Ma quali sono le prospettive a breve termine per i lavoratori? Gli ammortizzatori sociali, tuttavia le due aziende hanno contratti di lavoro diversi e accederanno quindi a strumenti differenti. Al momento però la questione è ancora in sospeso. “La Regione si è impegnata a trovare le strade per ottenere l’erogazione degli ammortizzatori sociali – ha affermato l’assessore al lavoro Francesca Martini (nella foto) – Per quanto ci riguarda ci impegneremo a fare tutte le pressioni necessarie perché si riesca a ottenerli”.

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