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Rossi e Nogarin scrivono a Conte per sbloccare risorse per Livorno

Mercoledì 13 Giugno 2018 — 16:44

Rossi e Nogarin hanno portato all'attenzione del Governo la difficile situazione in cui, ormai da mesi, si trovano i cittadini e le imprese del territorio di Livorno duramente colpito dalla alluvione

Un incontro al presidente del Consiglio Giuseppe Conte per sbloccare le risorse su Livorno. Lo hanno chiesto, come annunciato, il presidente della regione Toscana Enrico Rossi, in qualità di commissario delegato per la predisposizione e l’attuazione del piano degli interventi post alluvione, e il sindaco di Livorno Filippo Nogarin. Con una lettera inviata al premier, Rossi e Nogarin hanno portato all’attenzione del Governo la difficile situazione in cui, ormai da mesi, si trovano i cittadini e le imprese del territorio di Livorno duramente colpito nei giorni del 9 e 10 settembre 2017. “Ad oggi – si scrive nella lettera – nonostante le varie richieste, il Governo non ha ancora stanziato le risorse necessarie da attribuire al territorio per il ripristino dei danni subiti. Nel corso degli ultimi mesi, a seguito della definizione degli interventi e degli ulteriori approfondimenti tecnici, si sono rese necessarie ulteriori risorse aggiuntive, pari a circa 30 milioni di euro, per garantire la piena attuazione del Piano e la riduzione significativa del rischio idraulico nel comune di Livorno e negli altri territori colpiti”. “In considerazione della forti criticità che ancora caratterizzano le zone di Livorno, Collesalvetti e Rosignano – afferma Rossi – chiediamo un incontro presso il Governo sia per sbloccare le risorse per cittadini e imprese che per far fronte alle ulteriori necessità legate all’attuazione del Piano”.
“In questi mesi – sottolinea Nogarin – il Comune di Livorno ha cercato di alleviare le difficoltà economiche dei cittadini colpiti dall’alluvione azzerando la Tari 2017 e 2018 a 334 famiglie che hanno subito danni per oltre 10mila euro alle loro abitazioni e mettendo a bando 365mila euro di contributi straordinari, raccolti anche attraverso le donazioni dei privati e delle associazioni, che verranno erogati entro luglio. Queste misure, insieme al microcredito alle imprese finanziato dalla Regione, rappresentano per ora l’unico ristoro per i livornesi messi in ginocchio dalla tragedia di 9 mesi fa. E’ il momento che il Governo dia il suo contributo, aiutandoci a mettere in sicurezza il nostro territorio e regalando una boccata d’ossigeno indispensabile ai cittadini danneggiati. Questo chiederemo al presidente del Consiglio: non la luna, ma certezze sulle risorse e sui tempi”.

Ripercorrendo i passaggi fin qui avvenuti, nella lettera si ricorda che il Governo ha stanziato le prime e al momento uniche risorse pari a circa 15.5 milioni di euro, e la Regione Toscana ha destinato oltre 40 milioni di euro per far fronte alle molteplici ed immediate esigenze dei territori colpiti. Poi, è stata completata la ricognizione dei danni a privati ed attività economiche per un totale di circa 49 milioni di euro, di cui 23.3 milioni per il ripristino del patrimonio edilizio privato e circa 25.5 milioni per i danni subiti dalle attività economiche. E adesso, a seguito di ulteriori approfondimenti, per garantire la piena attuazione del Piano e la riduzione significativa del rischio idraulico nel comune di Livorno e negli altri territori colpiti, si rendono necessari ulteriori 30 milioni di euro.

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