Una strada ad Ablondi, no dei 5 Stelle. Ciampi: niente Rotonda

Intitolare una piazza, una via o comunque un’area della città ad Alberto Ablondi, vescovo di Livorno per trent’anni e nel 2004 insignito della Livornina d’oro dall’ex sindaco Alessandro Cosimi. “Era stato un impegno preso da tutti i candidati sindaco durante la campagna elettorale del 2014 – ha ricordato il consigliere di Città diversa Marco Cannito durante la seduta del Consiglio comunale del 16 novembre – credo che la promessa fatta vada mantenuta. La figura di Ablondi non ha avuto solo aspetti positivi, tuttavia ritengo che le luci prevalgano sulle ombre”. “Ablondi è stato un personaggio di caratura non solamente locale – ha continuato Cannito – Ha saputo dialogare con sindacalisti e lavoratori”.
Al consigliere di Città diversa ha fatto eco il capogruppo del Pd Pietro Caruso secondo il quale “Ablondi ha saputo unire tutti”. Tuttavia, stando a quanto ha fatto sapere l’assessore alla cultura con delega alla toponomastica Francesco Belais, a Livorno al momento mancherebbero strade, piazze o aree da poter intitolare: “Credo che magari ne potremo discutere – ha spiegato – quando si presenterà la possibilità. Cambiare le intitolazioni già esistenti sarebbe molto complicato”. Ma per la consigliera di Futuro Giovanna Cepparello sono presenti alcune vie alle quali potrebbe essere modificato il nome: “È il caso di via Tripoli o via Bengasi – ha commentato l’ex presidente del Consiglio comunale – che ricordano il periodo coloniale”. Alla fine però la mozione del consigliere Cannito è stata approvata con 8 voti favorevoli (alcuni consiglieri delle opposizioni più il presidente del Consiglio comunale Daniele Esposito), 6 contrari (tutti del Movimento 5 Stelle) e 7 astenuti. A titolo di curiosità giova ricordare come su oltre 1000 vie cittadine, 465 sono intitolate a uomini e solo 29 a donne.