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Ecco l’armadietto sociale: kit di sos per gli indigenti

Mercoledì 25 Gennaio 2017 — 07:46

Il progetto, rivolto ai soli italiani, si basa sulla volontà di sopperire alle mancanze dello Stato italiano che sembra, secondo Fratelli d’Italia, quasi dimenticarsi dei propri cittadini

di Cecilia Milazzo

“L’Armadietto Sociale sarà un vero e proprio armadietto che verrà posto nei locali del sindacato Ugl e conterrà un kit d’emergenza formato da vari oggetti come vestiti, giocattoli per bambini, generi alimentari a lunga conservazione e cose di questo tipo”.
È iniziata con le parole di Andrea Romiti, portavoce di Livorno di Fratelli d’Italia, la conferenza stampa sul progetto “Armadietto Sociale” che sarà fisicamente posto nei locali dell’Ugl in piazza Cavour (civico 6) al terzo piano e rappresenterà un punto di riferimento per chiunque dovesse trovarsi in difficoltà economiche.

“Così, ad esempio, – ha continuato Romiti – una persona in difficoltà che avrà necessità di una giacca potrà recarsi presso i locali dell’Ugl e Fratelli d’Italia gli metterà a disposizione ciò di cui avrà bisogno. Il kit, presente all’interno, sarà simbolico perché verrà poi creata un’area dentro la quale verrà stoccato il materiale che ci verrà donato dalla popolazione. L’armadietto sociale è un progetto che nasce per gli italiani senza lavoro e sarà quindi rivolto esclusivamente agli italiani in difficoltà economiche. Fratelli d’Italia non vuole lasciare nessun italiano da solo. Visto che lo Stato italiano si occupa troppo dei migranti, il nostro progetto è, al contrario, pensato e diretto solo agli italiani in difficoltà. Questo nostro progetto è già operativo e verrà presto presentato a Filippo Nogarin, sindaco di Livorno”.

Non lasciano spazio a dubbi le parole di Andrea Romiti: il progetto dell’armadietto sociale si basa sulla volontà di sopperire alle mancanze dello Stato italiano che sembra, secondo Fratelli d’Italia, quasi dimenticarsi dei propri cittadini indirizzando prevalentemente i propri aiuti verso chi italiano non è.

Ed è proprio sulla volontà di sottolineare e ribadire che tale progetto è un’iniziativa unicamente indirizzata agli italiani che si è basato l’intervento di Paola Nucci, dirigente regionale di Fratelli d’Italia. “L’armadietto sociale – spiega Paola Nucci – sarà disponibile solo per italiani e livornesi. Noi ci mettiamo a disposizione di chi vorrà donarci del materiale ma che, per problemi vari, non potrà recarsi all’Ugl per fare le consegne. Queste persone potranno quindi contattarci, cosicché noi potremmo occuparci personalmente di fare la raccolta degli oggetti da distribuire poi a chi ne avrà bisogno. Siamo orgogliosi di questo progetto: chi avrà bisogno potrà recarsi all’armadietto sociale e usufruire di tutto, spero anche di generi alimentari”.

L’armadietto sociale è un proposito, un’idea, una proposta solidale che nasce quindi dalla volontà di rispondere alla crisi economico-sociale con un’iniziativa altrettanto sociale: quella di creare una rete di persone (i donatori) che possano donare ad altre persone (con vari bisogni e necessità) quei generi di base che però, purtroppo, oggi spesso vengono a mancare. Tale rete potrà quindi trovare il proprio spazio di espressione in questa iniziativa di Fratelli d’Italia.

Progetto solidale, sì, ma con un forte respiro politico, come ha tenuto ad affermare l’avvocato Patrizio Rossi, portavoce di Fratelli d’Italia per il Comune di Livorno. Rossi, infatti, ha affermato che “questa iniziativa ha anche un significato politico, oltre ad essere espressione di solidarietà verso le persone. Un significato politico per sottolineare che Fratelli d’Italia è un partito della destra sociale che mostra la massima attenzione nei confronti dei problemi sociali, di chi non ha casa, di chi ha problemi economici. È un piccolo contributo che noi vogliamo dare  e speriamo che sia sempre più grande. Per noi è normale, in questo momento di difficoltà, prendere un’iniziativa nei confronti degli italiani. Questo non significa né xenofobia, né odio nei confronti degli altri ma, anzi, la nostra iniziativa è espressione di amore e di solidarietà nei confronti deli appartenenti al nostro paese. È quindi un contributo che ha una valenza patriottica: prima vogliamo pensare agli italiani, poi, se ci sarà la possibilità, penseremo anche gli altri”.

L’armadietto solidale sarà quindi aperto a tutti (gli italiani) che avranno bisogno di un paio di scarpe, di un pacchetto di pannolini per il proprio figlio e di molto altro ancora. Ma non si ridurrà a fornire oggetti, bensì sarà anche un luogo nel quale trovare consulenza legale, commerciale, come ha sottolineato l’avvocato Giacomo Lensi, presidente provinciale dell’unione generale dei consumatori: “l’unione generale dei consumatori metterà a disposizione i propri consulenti per andare in aiuto alle persone che in questo momento sono in uno stato di bisogno. L’aiuto sarà quindi a 360 gradi: forniremo infatti consulenze legali, commerciali, fiscali perché in questo momento di crisi lo Stato, purtroppo, non sostiene come dovrebbe i suoi cittadini”.

Ed è proprio al concetto di servizio alla popolazione a 360 gradi che si è collegato l’intervento di  Narciso Belfiore, segretario provinciale dell’Ugl. Belfiore ha poi indicato quelli che saranno gli orari e i giorni nei quali i cittadini potranno recarsi all’armadietto sociale: “il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle 9 alle 12 e il martedì e il giovedì dalle 15 alle 18“.

Speriamo, dunque, che l’armadietto sociale potrà realmente rappresentare un faro, un sostegno, un luogo amico per chiunque (italiano e non) ne avrà bisogno.

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