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Digitalizzazione della logistica e Ict: il seminario

Lunedì 20 Novembre 2017 — 12:34

Si è svolto nei giorni scorsi il seminario, molto partecipato,  sulla Digitalizzazione della Logistica e ICT oragnizzato dal Caffè della Scienza e dal Comune di Collesalvetti all’Interporto Toscano A. Vespucci S.P.A. – Livorno.

Nell’ntroduzione viene segnalato che il gap di competitività della logistica italiana ci colloca tra gli ultimi in Europa, davanti solo a Grecia, Polonia, Romania.
Per recuperare il gap, con un investimento limitato, viene indicata  la necessità di  “Un partenariato pubblico-privato che possa creare innovazione, garantire competitività e sicurezza, finanziato sulla base del valore aggiunto creato per il mercato.”

I benefici per il Sistema Paese coincidono con la  dotazione di  un unico sistema integrato della logistica nazionale,  convergendo su: velocità di transito – affidabilità e certezza – competitività sicurezza (safety & security) – pianificazione & monitoraggio – semplificazione.

Sul territorio occorre  una governance  istituzionale aprendo  un tavolo con gli stakeholder per concertare gli indirizzi di politiche industriali, infrastrutturali materiali e immateriali (area della conoscenza e della formazione), della infomobilità e per un sistema integrato dei trasporti. Attraverso l’insediamento di una cabina di regia per : 1) insediare Spin-off accademici  e Start up innovative; 2) la promozione di attività di sostegno a una politica industriale dedicata alla Logistica Digitale; 3)Promozione per lo sviluppo delle piattaforme locali  tra cui la Tpcs (Tuscan  Port Community System) dell’ Autorità; 4) la promozione di attività di supporto all’attuazione del progetto di riconversione e riqualificazione industriale (PRRI), facendo  leva, con innovazione tecnologica, digitale e della formazione , su asset distintivi nei settori produttivi di riferimento (componentistica auto, nautica, logistica, chimica, energia, aerospazio e difesa, agroalimentare, turismo e commercio);   5) Congiuntamente alle Associazioni di categoria , pianificare lo sviluppo delle competenze  digitali presenti  nel Piano Nazionale  Industria 4.0    attraverso :  1) Percorsi Universitari e Istituti Tecnici Superiori dedicati, , 2)   “ Diffondere  la cultura digitale  attraverso Alternanza Scuola Lavoro  e  Scuola Digitale,  previsti nel   Pian o Nazionale Scuola Digitale ( PNSD) del MIUR, da realizzare tramite le strutture formative ad esse collegate, con i partenariati di volta in volta ritenuti più opportuni.

In numerosi interventi viene condiviso l’insediamento di una cabina di regia nel perseguire gli indirizzi indicati mettendo a sistema la Conoscenza, la Formazione, l’Innovazione tecnologica e digitale.

Partendo dai punti di forza presenti nelle misure governative,  ma consapevoli delle criticità espresse nella ancora incompiuta interoperabilità delle Piattaforme telematiche, nazionali e locali, sia  per una riservatezza dei dati sensibili da tutelare , sia   per una gestione privatistica delle risorse informatiche da condividere. Dove la Politica trova resistenze nel mettere a sistema un coacervo di interessi. ( sen. Marco Filippi)

Sulla Formazione, per il progetto di Alternanza Scuola Lavoro “occorre che dietro ci sia una collaborazione stretta e una forte sinergia organizzativa tra scuola e imprese sul territorio che metta al centro dell’attenzione la formazione dello studente, futuro lavoratore, soprattutto in termini di sicurezza. siamo molto attenti alla formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro anche in caso di stage in aziende a medio e alto rischio ( meccanico, chimico e biologico). ITIS Galilei è stato scelto dal MIUR, insieme ad altre 4 scuole sul territorio nazionale, per l’attivazione di un percorso di apprendistato di primo livello per una classe dell’indirizzo Chimica e Materiali con ENI.

Alcuni esempi evidenziano come le nuove tecnologie possono rivoluzionare i processi produttivi ed il modo di lavorare di tutti i giorni, anche e soprattutto in un settore complesso e articolato come quello della logistica

1° esempio: applicazione software da utilizzare con dispositivi mobile (smartphone o tablet) con la quale uno spedizioniere che gestisce spedizioni groupage in tutto il mondo ha rivoluzionato e ottimizzato il suo modo di lavorare.
Prima dell’utilizzo della nuova applicazione i processi di inserimento delle varie partite di merce nei contenitori erano completamente cartacei e manuali
I magazzinieri avevano una lista cartacea con l’indicazione delle varie partite di merce da spedire indicate dallo spedizioniere contraddistinte da un prorpio numero di booking
Misuravano le dimensioni dei vari colli di ogni singola partita per determinare il volume reale di ogni booking scrivendo le misure su supporti cartacei
Inserivano la merce nel contenitore destinato ad un futuro imbarco per un certa destinazione in export.
Per ogni partita di merce containerizzata fotografavano la merce per certificare l’integrità dei colli inseriti nel contenitore (anche per motivi assicurativi)
Il magazziniere doveva poi tornare in ufficio e confezionare una e-mail riscrivendo le misure appuntate su carta e allegando le foto opportunamente scaricate sul PC
Lo spedizioniere riceveva la e-mail dal magazzino, inseriva le misure sul proprio server, controllava che tali misure corrispondessero a quelle dichiarate nei booking ed eventualmente procedeva a richiedere un importo aggiuntivo in caso di difformità superiore alla tolleranza stabilita
Lo spedizioniere procedeva inoltre a inviare ai clienti una e-mail con le foto e la relativa conferma dei volumi e dell’ avvenuta containerizzazione operando cumunque completamente in modo manuale.

Altro progetto di grande interesse è quello di sfruttare la tecnologia teraHz per aumentare e ottimizzare il controllo della merce ai varchi doganali.
Il progetto nasce appunto dall’incontro con alcuni ricercatori che operano all’ interno di importanti istituti di ricerca (INFN e CRN) di Pisa con i quali viene messo a punto un progetto per individuare in tempo reale l’esistenza di alcune sostanze preventivamente determinate (es: armi, esplosivo, droghe) se presenti all’ interno di unità di carico quali telonati, casse, altre unità non metalliche. Una volta che i sensori teraHz segnalano l’esistenza di tali sostanze, un software specifico dovrà elaborare le immagini prodotte e interrogare in tempo reale le banche dati di riferimento delle unità di carico esaminate (es:  sistema doganale Aida o altre piattaforme logistiche portuali) per determinare la natura del carico originariamente dichiarata, il proprietario della merce, la provenienza, la destinazione ed altre informazioni di pertinenza. In caso di non conformità il software dovrà inviare sempre in tempo reale un alarm alle autorità di controllo preposte (autorità doganali, polizia, guardia di finanza etc…) Tale sistema potrebbe essere impiegato in porti, interporti, aeroporti, uffici postali etc..) La novità di questo sistema è che a differenza dei controlli attuali basati sui raggi x molto costosi e molto dannosi per l’uomo, la tecnologia teraHz è totalmente innocua per l’uomo, molto meno costosa, non ha bisogno di essere impiegata in zone delimitate e quindi può essere usata anche senza preavviso o fasi preparatorie, ovvero può dare dei risultati in tempo reale. Inoltre può avere un raggio di azione molto più esteso; si pensi che con i sistemi attuali i controlli delle merci all’ interno degli ambiti portuali si aggirano intorno al 5% delle merci in transito e che i traffici controllabili ovvero le unità di carico di possibile controllo con sensori teraHz (unità non metalliche) corrispondono nel porto di Livorno a circa il 50% dei traffici.

 

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