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Magdi Allam al Palazzo per “Io e Oriana”. Intervista in esclusiva

Sabato 18 Febbraio 2017 — 16:11

di Roberto Olivato

C’era molta gente venerdì 17 febbraio all’Hotel Palazzo per la presentazione del libro “Io e Oriana” di Magdi Cristiano Allam presente quale oratore, grazie all’invito rivoltogli dal Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.
A fare gli onori di casa il delegato vicario dell’Ordine, che ha sede a Lucca, commendatore Edoardo Puccetti. Presentato dal giornalista Roberto Barbieri, Magdi è entrato subito nel vivo della trama del libro: “A dieci anni dalla morte di Oriana ho sentito il dovere di raccontare un’esperienza significativa della mia vita che da un lato mi ha donato una straordinaria soddisfazione intellettuale e interiore, dall’altro mi ha permesso di rivisitare le mie scelte di fondo, aderendo alle scelte di Oriana. Ancor prima della sua morte avvenuta il 15 marzo del 2006 – ha proseguito Allam – presi atto che lei aveva ragione nel considerare i terroristi islamici la vera rappresentazione dell’islam e nel condannare anche i sedicenti musulmani moderati, che c’impongono la legittimazione dell’islam”.
Nel libro lei riconosce alla giornalista scomparsa nel 2006, la lungimiranza nell’aver riconosciuto il vero volto dell’Islam, pensiero al quale lei non aderì subito.
“Era l’estate del 2003 ed Oriana m’individuò come interlocutore per confrontarsi su temi relativi alla stesura di un suo libro, alla fine decise di non pubblicarlo perché non vi ritrovò se stessa al cento per cento ed aveva ragione. Io da musulmano sostenevo che l’islam moderato non aveva niente a che fare col terrorismo. Assolvevo la religione non ritenendola collusa al terrorismo. Oriana sosteneva invece che la radice del male era l’islam. Ben presto mi resi conto che io avevo torto”.
Le diverse associazioni musulmane presenti in Italia, hanno legami col terrorismo?
“I musulmani come persone possono essere moderati, io lo sono stato per 56 anni. La moderazione sussiste se c’è la laicità, cioè se si antepone la ragione e il cuore ad allah e a Maometto. Non c’è un rapporto fra chi prega nelle moschee e chi sgozza e decapita, non c’è una contiguità perché si tratta di livelli diversi con cui si ottempera allo stesso ordine di allah. Chi prega pratica una parte di ciò che allah prescrive, chi sgozza ottempera a tutto ciò che allah prescrive integralmente e letteralmente. La storia registra che il terrorismo islamico esplode dove c’è già un processo di islamizzazione, dove si è consentito il proliferare di moschee. All’interno delle moschee emergono predicatori sempre più radicali che non sono schede impazzite, sono manifestazione coerente di chi vuole ottemperare a quanto allah ha detto nel corano”.
Lei ha detto che la Libia è controllata da terroristi e che sono loro a sostenere gli scafisti. Come vede l’accordo firmato da Gentiloni con la Libia?
“E’ un accordo rimasto lettera morta. Il governo di Fayez al Sarraj è un governo di burattini non rappresenta nessuno. Una forzatura voluta da Obama e Unione Europea senza fare i conti con la Libia. Mi auguro che l’Europa e l’America col nuovo governo Trump optino per governi laici. In quelle aree del mondo abbiamo bisogno, piaccia o no, dell’esercito regolare come quello del generale Khalifa Haftar, sostenuto già da Egitto, Russia di Putin, per ridare sicurezza al paese combattendo il terrorismo islamico. La Turchia ed il Katar alimentano il terrorismo, questo lei sostiene. La Turchia di Erdogan è il paese più pericoloso in Medio Oriente. Senza la Turchia non esisterebbe lo stato islamico dell’Isis. Il katar invece è principale finanziatore di fratelli musulmani e di diverse sigle sorte sul territorio”.
La riunione, alla quale è mancata la partecipazione di tutte le autorità cittadine, si è conclusa con un vivace dibattito .

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