“Un museo sul mondo remiero”

Classica cerimonia di fine anno nella sede del comitato organizzatore del palio marinaro in viale Carducci. A fare gli onori di casa ai presidenti delle sezioni nautiche e a tutti gli invitati, tra cui anche l’assessore allo sport Morini, è stato il presidente Maurizio Quercioli. Tra un brindisi e una battuta scambiata con i “senatori” di questo sport, l’ex vogatore ha fatto il punto su questo mondo toccando vari temi: dai giovani, al Palio fino alla nascita di un museo. Ma andiamo con calma.

I giovani – E’ questo uno dei punti che stanno più a cuore a Quercioli: “Occorre fare un passaggio generazionale, ma non deve essere un qualcosa di brusco e repentino, anzi. Bisogna partire fin dalle scuole per poi poter arrivare a toccare tutti i gradini. Il nostro programma prevede di partire proprio dalle scuole andando a far conoscere questo mondo e per far ricordare ai ragazzi cosa facevano i nostri antenati. In quest’ottica si inserisce il progetto un mare…d’amare. Fondamentale sarà anche il ritorno di “Scuole in barca” che cercheremo di farlo intorno al 25 aprile. Per il minipalio, non voglio assolutamente obbligare nessuno a fare l’equipaggio, soltanto vorrei incentivare le cantine ad aprirsi di più anche sotto questo punto di vista”.

Il Palio – L’edizione dell’anno scorso ha segnato l’inizio di un processo di rinnovamento. Come testimoniano anche l’orario diverso e il far gareggiare tutti in rapida successione: “La nostra idea – commenta Quercioli – è quella di ripetere quanto fatto la passata stagione. Purtroppo non ci sarà più la festa del caciucco che avverrà in occasione della Barontini, ma stiamo già studiando un qualcosa di alternativo, una festa a livello rionale. Devo anche confermare a malincuore come neanche quest’anno avremo le imbarcazioni a 4 remi senior”.

Gli elbani – L’anno scorso ha fatto molto discutere la scelta del Salviano di affidarsi a vogatori “stranieri”, nella fattispecie dell’isola d’Elba. Su questo punto, Quercioli ha le idee molto chiare: “Partiamo da un altro punto ovvero quello di porre un limite ai vogatori agonisti in maniera da rendere il tutto più equilibrato. Poi per quanto riguarda il far vogare i ‘non livornesi’ penso che ci debba essere una vera e proprie liberalizzazione territoriale”.

Il museo – Una delle grandi novità del 2017 potrebbe essere proprio l’apertura di un museo del mondo remiero. Un’idea nata per conservare la memoria di quanto accaduto negli anni passati e per esporre e far ammirare cimeli e vecchi stendardi che al momento sono riporti nella sede del comitato organizzatore: “Vogliamo dare una maggiore visibilità a tutto questo. Con l’assessore ci stiamo muovendo bene ma siamo troppo rallentati dalla burocrazia che ci sta creando non pochi problemi. Il posto c’è già anche se al momento è top secret, ma posso dire che sarà sicuramente vicino alle vie d’acqua”.