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Grazie all’Aci Livorno, rivivono i fasti dell’automobilismo sportivo lungo il Circuito di Montenero

Mercoledì 28 Giugno 2017 — 19:05

Si è conclusa la prima edizione della gara di regolarità turistica Livorno Grand Prix. Sotto la prestigiosa egida fornita dall’Automobile Club Livorno e grazie alla perfetta organizzazione della Scuderia Barone Rosso, si è svolta domenica scorsa l’edizione inaugurale di un evento che ha ha fatto rivivere agli appassionati di motori i veri fasti dell’automobilismo sportivo che fu.

La gara infatti si è articolata lungo un tracciato mitico come quello del Circuito di Montenero: dopo l’inusuale partenza nella cornice suggestiva offerta dall’Accademia Navale di Livorno (scenario che ha atteso i partecipanti anche al momento dell’arrivo), la carovana degli iscritti al via ha raggiunto la Rotonda di Ardenza. Il torpedone si è poi arrampicato finalmente lungo i selettivi tornanti del Circuito di Montenero, toccando in collina le località del Sonnino, di Quercianella, della via Aurelia fino a Castiglioncello, Castelnuovo della Misericordia, Gabbro per poi tornare in direzione opposta verso Livorno.

Un bellissimo show offerto da mezzi a quattro ruote dal gusto ‘vintage’, su un percorso che venne eletto addirittura a teatro prestigioso del quindicesimo Gran Premio d’Italia nell’ormai lontanissimo 1937. Forte di una quarantina di iscritti al via e della buona compagnia di un meteo decisamente favorevole con temperature già al di sopra della media estiva, la gara è stata seguita da una folta schiera di amanti delle quattro ruote di un tempo e di un pubblico di curiosi in generale, accorso lungo le diverse prove speciali che hanno composto il sopra citato percorso per ammirare le vetture impegnate nelle prove di precisione cronometrico al decimo di secondo. Dopo l’arrivo, la carovana si è diretta al ristorante Sassoscritto, i cui locali hanno ospitato la cerimonia di premiazione e il successivo momento conviviale con un pranzo a base di pesce che coinvolto partecipanti e organizzatori.

Nella classifica generale della categoria auto storiche, sul gradino più alto del podio è salita la coppia formata da Barbara Zazzeri e Cristiano Androvandi, alla guida di una Renault 5 Alpine, scuderia Kinzica. I punti di penalità dei vincitori sono stati appena 115; seguono da secondi Gabriele Tonarelli e Lorenza Borgogno, in tandem sulla A 112 della scuderia Biondetti (164 le penalità accumulate). Il gradino piu basso del podio è andato alla coppia della Gherardesca corse Lotano / Ulivelli, a bordo di una Fiat 128 (penalità 174).

La classifica generale della categoria delle auto moderne ha visto prevalere l’equipaggio numero 36 di Alessandro Fratini, navigato dalla svizzera Karin Heubergher su Fiat Uno turbo con i colori della Scuderia pisana Kinzica (penalità 290). Medaglia d’argento a Jacopo Scoscini, un altro ‘rossocrociato’ navigato da Edoardo Cipriani su Bmw 320 XD coupé del team Maccanocar (416 penalità). Terzo posto per l’altra coppia del team Meccanocar formata da Roberto Fracci e dalla navigatrice Angela Basta, che hanno chiuso su Fiat coupè con 1687 penalità.

Nelle foto allegate: una vettura partecipante in sosta sotto il celebre brigantino dell’Accademia Navale di Livorno e un altro momento della partenza dal palco, posizionato sempre in Accademia

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