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Alessandria-Livorno 0-3. Amaranto super. Sottil: “Tre punti dedicati a chi ha sofferto”

Venerdì 15 Settembre 2017 — 23:46

Non c’è stata storia. E non poteva essere diversamente. Contro questo Livorno animato da una voglia indescrivibile di vincere e con il cuore colmo di rabbia per quanto accaduto nella città labronica, qualunque squadra avrebbe piegato il capo (clicca qui per le dediche di Sottil e Luci). Alessandria compresa. Troppo diverse le motivazioni in campo. Da una parte i piemontesi volevano centrare la prima vittoria in campionato, dall’altra gli amaranto volevano dedicare un successo ad una città colpita duramente da un nubifragio che ha causato morte e distruzione. E il 3-0 con il quale si è chiuso il primo tempo ne è stata la riprova. Questo Livorno era (e speriamo che continuerà ad esserlo) semplicemente imbattibile. Sicuramente è ancora presto per pensare in grande, ma i primi risultati del 4-2-3-1 di Sottil si stanno vedendo. Adesso però non c’è il tempo per stare a festeggiare. Mercoledì sera c’è il recupero della gara contro la Lucchese. Ottenere un altro successo sarebbe di vitale importanza per continuare a restare nelle parti alte della classifica e per dimostrare che il Livorno vuol dire la sua in questo campionato (LA CLASSIFICA).

Sul neutro di Vercelli, si è vista una sola squadra in campo: quella amaranto. L’Alessandria infatti è parsa soltanto la brutta figura della formazione schiacciasassi dell’anno scorso. Perdere in un solo colpo Iocolano, Bocalon, Mezavilla e Marras è troppo e Stellini non è ancora stato in grado di dare una propria fisionomia ai piemontesi. A differenza di Sottil che piano piano sta plagiando un Livorno a sua immagine e somiglianza. Il 4-2-3-1 ha convinto e a differenza di Prato la precisione sottoporta è stata decisamente migliore. Da sottolineare le prove di Maiorino (eurogol a parte) e Vantaggiato. L’attaccante sembra finalmente essersi sbloccato e anche fisicamente è apparso migliorato. Gli eventuali sogni di primato passano soprattutto dalla sua condizione.

Annichiliti – Probabilmente neanche il migliore degli ottimisti avrebbe mai immaginato che il Livorno avrebbe chiuso avanti di tre reti la prima frazione. Invece è stato tutto splendidamente vero. Ad aprire le danze è stato Maiorino con un gol da stropicciarsi gli occhi: destro dai 25 metri sotto l’incrocio dei pali. Solo applausi. Sotto di una rete, l’Alessandria è misteriosamente scomparsa dal campo lasciando ampi spazi agli amaranto. In uno di questi si è inserito Doumbia che, al termine di un contropiede micidiale, ha servito un assist d’oro a Vantaggiato che di destro ha trafitto Agazzi. Finita qui? Macché. Prima dell’intervallo è arrivato anche il tris sempre con il toro di Brindisi questa volta su calcio di rigore.

Controllo – Nella ripresa l’Alessandria è entrata in campo con un nuovo piglio ma è stato il Livorno a sfiorare il poker con Vantaggiato che ha fallito a tu per tu con Agazzi. Stellini si è deciso a togliere dalla naftalina Bellomo e l’ex Bari in soli due minuti prima ha colpito la traversa poi ha costretto Mazzoni al salvataggio di piede. Scampati i pericoli, gli amaranto si sono riorganizzati e per l’Alessandria è stata nuovamente notte fonda. Il Livorno ha controllato tranquillamente il risultato e poi è iniziata l’inevitabile girandola di cambi. Il risultato non è cambiato e gli amaranto hanno potuto festeggiare una vittoria da dedicare a chi, in questi giorni, ha sofferto a causa delle abbondanti piogge.

Il tabellino
Alessandria: Agazzi, Casasola, Giosa, Piccolo, Sestu (45′ Fishnaller), Cazzola (80′ Nicco), Gazzi (62′ Bellomo), Branca, Celjak, Gonzalez, Marconi (62′ Bunino). A disp: Pop, Pastore, Ranieri, Sciacca, Fissore, Russini, Gozzi, Gjoni. All. Stellini
Livorno: Mazzoni, Pedrelli (73′ Borghese), Gasbarro, Pirrello, Giandonato, Luci (73′ Gemmi), Giandonato, Doumbia (83′ Gonnelli), Maiorino (83′ Murilo), Valiani, Vantaggiato (73′ Montini). A disp: Pulidori, Hadziosmanovic, Marchi, Baumgartner, Perez, Morelli, Ponce. All. Sottil
Rete: 18′ Maiorino, 40′ Vantaggiato, 45′ Vantaggiato (r)
Note: angoli 8-2 per l’Alessandria, ammoniti Pirrello, Cazzola, Valiani, recupero 2′ + 5′

Mazzoni 7: straordinario il guizzo su Gonzalez, si ripete poi su Bellomo. Salvato dalla traversa quando è battuto.

Pedrelli 6,5: sicuro e preciso nel tenere la posizione e chiudere chiunque gli si presenti davanti.

Pirrello 6,5: sicuro e preciso. Sottil continua a dargli fiducia e l’ex Siracusa non sbaglia una chiusura (73’ Borghese sv: bentornato in campo).

Gasbarro 6,5: Marconi non è certo un avversario temibile e il giovane livornese ha vita facile nel contenerlo.

Franco 6: il meno brillante ma perché si preoccupa maggiormente di coprire la fascia sinistra invece che offendere.

Luci 6,5: controlla il centrocampo senza problemi e vince lo scontro a distanza con Cazzola. Il capitano guida la nave con sicurezza (73’ Gemmi sv).

Giandonato 7: detta i ritmi del centrocampo con grande sicurezza. In attesa del rientro di Bruno, è lui il titolare accanto a Luci.

Valiani 6,5: a lui Sottil chiede un lavoro straordinario. Lo vedi attaccare e poi diventare il terzo di centrocampo. Strepitoso considerando la sua carta di identità.

Maiorino 7,5: ma che gol ha fatto? Ha tolto la ragnatela dall’incrocio dei pali e da solo spesso e volentieri ha tenuto in ansia tutta la difesa avversaria (83’ Murilo sv).

Doumbia 7: micidiale quando parte in velocità. Offre un assist al bacio a Vantaggiato per la rete del raddoppio (83’ Gonnelli sv).

Vantaggiato 8: finalmente! Era un campionato e mezzo che non giocava una partita del genere. Se è in forma può essere veramente devastante (73’ Montini sv).

All. Sottil 7: prepara perfettamente la partita e il 3-0 del primo tempo ne è la riprova. Ora sotto con la Lucchese.

ALESSANDRIA

Agazzi 5: sui gol non ha colpa, ma non trasmette mai l’idea di sicurezza.
Casasola 4: disastroso così come il resto della difesa.
Giosa 4: sbanda per tutta la partita e non tiene mai Vantaggiato.
Piccolo 4: dovrebbe essere il più esperto, ma affonda con l’intera retroguardia piemontese.
Sestu 5: mai uno spunto degno delle sue potenzialità, giusto il cambio dopo un tempo (45’ Fishnaller 6: prova a rendersi pericoloso a differenza dei compagni).
Cazzola 5,5: ex non tanto rimpianto, è l’unico che ci prova fino in fondo.
Gazzi 4,5: dovrebbe essere l’uomo in più a centrocampo, invece è quello che soffre maggiormente (63’ Bellomo 6,5: in due minuti che gioca crea più occasioni di quante l’Alessandria ne aveva create in un tempo. Andava messo prima).
Branca 5: ogni volta che tira chi è fuori dallo stadio riceve un pallone. Sconclusionato.
Celjak 5: mai un affondo degno di nota. Dalla sua parte non si vede neanche l’ombra di un cross.
Gonzalez 6: prova in tutti i modi a segnare, ma Mazzoni gli nega sempre la gioia del gol.
Marconi 5: da un attaccante ci si aspetterebbe almeno un tiro in porta (63’ Bunino 5: tira un sospiro di sollievo quando vede Borghese in panchina. Non appena il gigante amaranto entra in campo lui sparisce).
All. Stellini 4: la sua squadra viene annientata in appena 45 minuti. Prova a cambiare nella ripresa ma ormai è troppo tardi.

 

 

 

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