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Foscarini: “Io a rischio? Decide la società”

Martedì 25 Ottobre 2016 — 00:13

Mister Foscarini mastica amaro per il pareggio ottenuto e non si tira indietro quando gli viene chiesto se la sua panchina sia in pericolo

L’umore di mister Foscarini non può che essere nero. Voleva una vittoria, ci ha sperato fino all’ultimo ma non è riuscito ad ottenerla neanche in 11 contro 9: “Può essere che una volta rimasti in superiorità numerica la squadra abbia sentito maggiormente il peso psicologico di dover vincere a tutti i costi. Abbiamo provato ad aprire la loro difesa ma in modo confuso. Non abbiamo trovato l’episodio da tre punti, pensavo che questa potesse essere la partita giusta per ripartire”. Non hanno convinto i cambi: “Potevo togliere un difensore, ma ho preferito mettere un centrocampista di inserimento. Cerco di utilizzare al meglio quello che ho in panchina. Cellini è entrato nel finale perché non me la sono sentita di rischiarlo prima. Potevo metterlo al 15’ dopo l’infortunio di Maritato, ma se si fosse fatto male di nuovo non me lo sarei mai perdonato”. Panchina a rischio? “Queste domande mi fanno sorridere. Io lavoro con estrema serenità, se poi la società riterrà opportuno prendere altre strade lo accetterò senza problemi”.

C’è tanta amarezza nelle parole di Lambrughi: “Questo pareggio ci sta stretto, potevamo fare di più perché con la doppia superiorità numerica dovevamo portare a casa la vittoria. Abbiamo avuto troppa frenesia nel cercare la via del gol quando invece dovevamo ragionare di più. Ci dispiace aver regalato l’ennesimo gol perché l’Arezzo ha pareggiato su un nostro errore. I tre punti erano fondamentali, ora voltiamo pagina e pensiamo alla Viterbese”.

E’ tornato al gol Dell’Agnello ma questo non è bastato per i tre punti: “Potevo festeggiare la mia rete con i tre punti ma così non è stato. Sono molto dispiaciuto specie perché i tre punti ci mancano. Purtroppo ancora una volta abbiamo regalato il gol ai nostri avversari. Una volta in superiorità numerica c’è stata troppa confusione e non siamo riusciti ad allargare il gioco come invece avremo dovuto”.

Il tecnico dell’Arezzo Sottili è soddisfatto: “La direzione arbitrale non mi ha convinto. Moscardelli è un giocatore dalla correttezza assoluta, credo che il direttore di gara avrebbe dovuto avere il buonsenso di far finta di non sentire. Per noi è un punto di assoluto valore, per il cuore e la grinta messi in campo. Peccato non aver potuto giocare la gara alla pari, fino all’autogol di Luciani, Benassi non aveva fatto una parata”.

 

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