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Livorno-Cremonese 1-0. Vittoria d’orgoglio

Venerdì 28 Aprile 2017 — 18:48

di Riccardo Campopiano e Simone Panizzi

E pensare che in settimana qualcuno aveva chiesto a gran voce l’impegno da parte del Livorno in questa partita, convinto del fatto che la sua squadra non avrebbe avuto problemi nello sconfiggere la penultima in classifica. Beh, ci dispiace che il presidente dell’Alessandria abbia perso un’ottima occasione per stare zitto (clicca qui) e ci dispiace ancora di più che la sua squadra non sia stata in grado di sconfiggere la Lupa Roma. Forse il signor Di Masi era il caso che pensasse più ai suoi giocatori e meno agli altri. Ora che abbiamo dedicato il giusto spazio a forse chi neanche se lo meritava possiamo passare a esaltare la prestazione degli amaranto. Una partita perfetta, quasi in fotocopia di quella contro l’Alessandria (LA CRONACA). Certo se la Cremonese non avesse sbagliato un rigore nel primo tempo ora scriveremmo un’altra cronaca; ma per una volta sono stati gli altri a ciccare dagli undici metri (LE INTERVISTE). Il Livorno è stato bravo a giocare la sua onesta partita sapendo che non aveva nulla da perdere (LA CLASSIFICA).

Foscarini aveva chiesto una prova di carattere per arrivare mentalmente al top ai playoff che inizieranno dopo la trasferta di Pistoia. Sicuramente avrà di che gioire perché era tanto, forse troppo tempo, che non si vedeva un Livorno così. Squadra compatta, corta e tecnicamente ordinata che ha fatto sfogare gli avversari per poi colpire al momento più opportuno. La vittoria ha messo in evidenza un fatto sul quale non c’era alcun dubbio: i nove punti di distacco dalla coppia Cremonese-Alessandria sono davvero troppi. In campo infatti non si è visto questo gap, anzi. Gli amaranto hanno giocato alla pari contro gli avversari ai quali sono riusciti a strappare sei punti su sei. Ora servirà mettere questa grinta anche ai playoff e allora ne vedremo delle belle.

Che brivido – La Cremonese è arrivata a Livorno convinta di avere vita facile. Beh, si è sbagliata di grosso. Gli amaranto hanno fatto intendere fin da subito che non sarebbe stata una passeggiata. Il 4-3-1-2 di Foscarini ha imbrigliato le manovre avversarie e solo una svista del direttore di gara ha permesso ai grigiorossi di sfiorare il vantaggio. L’arbitro infatti ha assegnato un rigore per un fallo più che dubbio di Borghese. Dal dischetto però Maiorino si è fatto ipnotizzare da Mazzoni. Questo episodio è stato la chiava del match. La Cremonese si è squagliata come un ghiacciolo nel Sahara mentre il Livorno è uscito alla distanza grazie alla grinta dei suoi giocatori.

Maritato gol – Al rientro dagli spogliatoi, il Livorno ha sbloccato subito il risultato con Maritato che ha approfittato di una dormita generale della difesa avversaria siglando il suo ottavo gol in campionato. La Cremonese, che aveva un orecchio a quello che accadeva tra Lupa Roma e Alessandria, ha accusato il colpo e non è più riuscita a presentarsi pericolosamente dalle parti di Mazzoni. Anzi, è stato il Livorno a sfiorare il raddoppio con un tiro al volo di Luci. Soltanto nel finale gli uomini di Tesser hanno ripreso coraggio ma hanno trovato sulla loro strada un super Mazzoni che ha sbarrato la porta a Scarsella. Al triplice fischio grande gioia da ambo le parti: il Livorno per essersi ripreso il terzo posto, la Cremonese per aver mantento (con una fortuna mai vista) il primato.

Il tabellino
Livorno: Mazzoni, Toninelli, Borghese, Gasbarro (50′ Benassi), Lambrughi, Giandonato (60′ MArchi), Luci, Valiani, Venitucci (82′ Calil), Maritato, Vantaggiato. A disp: Vono, Romboli, Morelli, Galli, Gemmi, Ferchichi, Dell’Agnello, Murilo. All. Foscarini
Cremonese: Ravaglia, Salviato (73′ Scarsella), Canini, Marconi, Ferretti, Porcari (56′ Perrulli), Pesce, Cavion, Brighenti, Maiorino, Scappini (65′ Stanco). A disp: Bellucci, Galli, Lucchini, Talamo, Moro, Bastrini, Procopio, Belingheri, Redolfi. All. Tesser
Arbitro: Pillitteri di Palermo
Rete: 54′ Maritato
Note: angoli 7-5 per la Cremonese, ammoniti Ferretti, Maiorino, recupero 1′ + 4′, spettatori 4.835

 

 


Mazzoni 8:
para tutto quel che passa dalle sue parti, compreso un rigore. Eroico.

Toninelli 6,5: primo tempo con qualche voragine aperta dal suo lato, nella ripresa cresce moltissimo e salva sulla linea un gol fatto.

Borghese 6: ingenuo a far fallo su Brighenti, però tutto sommato è l’unico errore. Ha la calamita sui palloni alti.

Gasbarro 6,5: annulla Scappini, che Tesser toglie per disperazione. Esce per una distorsione alla caviglia a inizio ripresa (50’ Benassi 6: dentro a freddo per l’infortunio del compagno, entra nel fortino amaranto e lo difende fino al 94esimo).

Lambrughi 5,5: il meno concentrato dietro, sbaglia almeno tre interventi potenzialmente pericolosi.

Giandonato 6,5: conferma i progressi visti a Piacenza, un recupero importante in vista dei playoff (60’ Marchi 6: porta corsa e dinamismo sul lato destro della mediana, subito dentro la gara).

Luci 7: prova d’orgoglio del capitano, forse punto sul vivo dalle parole del presidente dell’Alessandria in settimana. Gioca a tutto campo, tampona e sfiora il gol in acrobazia.

Valiani 6: in ombra rispetto al suo standard, disputa comunque una prova diligente e di grande acume tattico.

Venitucci 6: è la zanzara che punge di tanto in tanto la difesa di Tesser, senza però aver spunti decisivi negli ultimi venti metri (82’ Calil sv).

Maritato 7: il voto è per la caparbietà con cui crede nel pallone che rotola tra Marconi e Ravaglia e che scaraventa in porta per il suo ottavo gol in campionato.

Vantaggiato 6,5: non fa cose trascendentali, però sa tener su palla e impegnare anche due difensori per volta.

All. Foscarini 6,5: prova gagliarda, da squadra viva e decisa a giocarsela fino in fondo senza far sconti a nessuno. Tre punti che moralmente possono valere molto.

CREMONESE

Ravaglia 5: indecisione fatale sul gol, mai a suo agio nelle uscite.

Salviato 6: torna nel suo vecchio stadio, non fa niente per far male al Livorno (73’ Scarsella 6,5: appena entrato prende la traversa di testa, poi nel finale bissa col palo. Segna a tempo scaduto ma in fuorigioco).

Canini 5,5: poco reattivo anche lui, partecipa alla frittata ma non da protagonista.

Marconi 5: colpevole nell’azione decisiva, errore fatale lasciar scorrere il pallone nell’area di rigore.

Ferretti 5,5: difficile vederlo appoggiare l’azione dal suo lato, si sveglia solo in chiusura.

Porcari 5: sente troppo la partita, si annulla su Valiani e gioca poco la palla (56’ Perrulli 5,5: buoni un paio di inserimenti, ma ha poca continuità).

Pesce 5,5: alterna buone cose ad errori banali. Deprecabile il dito medio mostrato alla tribuna a fine partita.

Cavion 6: tra i più vivi in mediana, chiude da esterno destro con la squadra sbilanciata in avanti.

Brighenti 6: almeno ci prova: suoi due tiri pericolosi verso la porta di Mazzoni.

Maiorino 4,5: sbaglia il rigore che avrebbe potuto scrivere una storia completamente diversa.

Scappini 5: abulico, la vede poco se non in occasione del tiro cross salvato da Toninelli (65’ Stanco 5: entra in campo ma non nel clima partita, rimane ai margini nelle azioni pericolose)

All. Tesser 5,5: la squadra crea molto ma non finalizza a dovere, compreso il rigore. Fortunato per il pari dell’Alessandria con la Lupa che lo posizione con un piede e mezzo in Serie B.

 

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