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Livorno-Olbia 3-1. Ritornano i tre punti

Domenica 12 Febbraio 2017 — 16:12

di Riccardo Campopiano e Simone Panizzi

Adesso (finalmente) è il Livorno a ridere e gioire per le sconfitte altrui. Grazie al Piacenza che ha battuto la Cremonese regalando agli amaranto il secondo posto (in attesa dell’Arezzo). Grazie al Como che ha fermato l’Alessandria accorciando il distacco dalla capolista a soli sette punti. Ma soprattutto grazie alla banda di Foscarini che, nonostante una sfortuna mai vista, resta incollato ai primi posti. Se c’è una squadra che merita la promozione diretta è quella amaranto capace di essere più forte di tutto e tutti. E il bello comincia adesso. Il 3-1 sull’Olbia (LA CRONACA) ha rilanciato le ambizioni del Livorno e le parole di Foscarini “credere al primo posto non è un’utopia” cominciano a prendere corpo (LE INTERVISTE). E il prossimo turno c’è Cremonese-Alessandria: se tra una settimana gli uomini di Braglia fossero soltanto a quattro punti? (LA CLASSIFICA).

Contro l’Olbia, vincere era di fondamentale importanza per buttare definitivamente alle spalle il periodo nero coinciso con gli infortuni di mezza squadra e con il pareggio di Lucca. E’ arrivato un 3-1 figlio di una partita quasi perfetta. Il quasi è per il rilassamento che la squadra ha avuto negli ultimi minuti che è coinciso con il gol della bandiera dei sardi. Nel complesso però il Livorno ha dimostrato di essere ancora una squadra con gli attributi. Il nuovo 3-5-2 (o 3-4-1-2 con Venitucci) sembra calzare a pennello. Galli a destra si sta dimostrato un elemento di sicuro valore mentre in difesa Franco sta tornando sui suoi livelli. In tutto questo c’è da aggiungere la graduale crescita di Valiani nel cuore del campo e le prove di intesa tra Maritato e Murilo in attesa del miglior Calil. Domenica prossima arriva la Giana Erminio: obiettivo tre punti.

Tutto facile – L’Olbia è venuta a Livorno con le intenzioni di non prenderle affidandosi prevalentemente alle giocate di Cossu. Per sbloccare una partita come questa serviva necessariamente un episodio e questo è arrivato al 18’ con la punizione perfetta di Galli che ha sbloccato il risultato. Una volta in vantaggio per gli amaranto è stato tutto più facile visto che i sardi, giocoforza, si sono scoperti alla ricerca del pari. Giusto pochi secondi prima della fine del primo tempo è arrivato anche il raddoppio con Valiani abile a sfruttare nel migliore dei modi un cross al bacio di Maritato.

Il tris – Mignani ha provato a cambiare le carte in tavola inserendo Benedicic prima e Capello poi ma è stato il Livorno a colpire nuovamente con Marchi che ha battuto Ricci con un potente tiro dal limite dell’area. Sul 3-0 non doveva esserci più storia invece il Livorno si è rilassato e di questo l’Olbia ne ha approfittato. Prima con Capello, che da pochi passi ha sparato incredibilmente alto, poi con lo stesso attaccante che ha approfittato di una dormita di Franco per siglare la rete della bandiera. Foscarini in panchina era una furia e al triplice fischio si è imbucato direttamente negli spogliatoi. Giusto così: se una squadra vuole lottare per il primo posto non deve permettersi certi cali di concentrazione.

Il tabellino
Livorno: Mazzoni, Toninelli, Borghese, Franco, Galli, Valiani, Luci, Marchi (83′ Venuticci), Lambrughi (77′ Morelli), Maritato, Murilo (63′ Calil). A disp: Vono, Romboli, Gemmi, Ferchichi, Vittorini, Dell’Agnello. All. Foscarini
Olbia: Ricci, Pinna, Pisano, Dametto, Cotali, Muroni, Geroni, Tetteh (51′ Benedicic), Cossu, Kouko (67′ Capello), Ragatzu. A disp: Van der Want, Deiana, Iotti, Quaranta, Murgia, Senesi, Oguseye. All Mignani
Arbitro: Mastrodonato di Molfetta
Rete: 18′ Galli, 46′ Valiani, 74′ Marchi, 91′ Capello
Note: angoli 2-1 per l’Olbia, ammonito Dametto, recupero 2′ + 6′, spettatori 4.064

Mazzoni 6,5: l’Olbia punge di rado, ma è sempre sicuro nelle uscite e nei pochi interventi compiuti.

Toninelli 6: dentro in extremis per Benassi, risponde presente e sceglie la via del rischio zero.

Borghese 7: il migliore dietro, di testa non si passa. E’ migliorato anche nella gestione della palla.

Franco 6: voto abbassato dal pasticcio nel recupero che regala il gol all’Olbia. Tolto questo episodio, gioca semplice e pulito.

Galli 7: prima da titolare al Picchi, bagna il debutto con gol su punizione. Oltre a questo molte altre cose buone e affondi con costanza in fascia.

Marchi 6,5: solita gara di sacrificio e abnegazione, poi a quarto d’ora dalla fine tira fuori il destro che fulmina Ricci (83’ Venitucci sv).

Luci 6: ritmo non forsennato, il capitano si adegua e dirige i lavori senza strafare.

Valiani 6,5: sempre più dentro ai meccanismi amaranto, segna allo scadere del primo tempo il gol che mette in ghiaccio la sfida. In crescita.

Lambrughi 6,5: ha vita facile a sinistra, copre e riparte come al solito (77’ Morelli sv).

Maritato 6,5: lavoro oscuro per la squadra, lavora nell’ombra. Confeziona l’assist per Valiani.

Murilo 6: qualche giocata a effetto, ma anche tante iniziative sprecate per imprecisione (63’ Calil 6: mezzora buona per entrare nei meccanismi della squadra e metter benzina nelle gambe).

All. Foscarini 6,5: squadra quadrata e concreta, bada al sodo senza trequartista dall’inizio. Tre punti fondamentali per riprendere la corsa dopo le ultime vicissitudini.

OLBIA

Ricci 5,5: non sembra mai sicuro, sulla punizione di Galli parte in ritardo.

Pinna 5,5: paga dazio a Lambrughi, a cui concede molto spazio.

Pisano 5,5: vero che gli attaccanti del Livorno non segnano, però fatica a stargli dietro.

Dametto 5,5: cerca di limitare gli avversari, ma nel complesso la difesa sarda soffre.

Cotali 5: Galli imperversa dalla sua parte, lui guarda e rincorre.

Muroni 6: abbastanza propositivo nel primo tempo, poi cala come i compagni.

Geroni 5,5: un colpo di testa alto e regia al piccolo cabotaggio (79’ Feola sv).

Tetteh 5: classe ’99, avrà modo di imparare da queste partite  sconclusionate (51’ Benedicic 5,5: qualcosa in più del compagno, ma non ha un grande impatto sulla gara).

Cossu 6,5: un pallone su due passa dai suoi piedi, ma ha compagni che difficilmente raccolgono le sue intuizioni.

Kouko 6: vivace e sgusciante, prova un paio di conclusioni verso lo specchio (67’ Capello 6: bravo a indurre Franco all’errore nel finale per il gol della bandiera).

Ragatzu 5,5: si sveglia in chiusura dove aver a lungo girato a vuoto.

All. Mignani 5,5: squadra carina a vedersi ma leggerina, inizia a giocare con convinzione solo dopo aver preso due gol.

 

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