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Livorno-Piacenza 2-2. Super rimonta

Martedì 6 Dicembre 2016 — 21:15

di Simone Panizzi

C’era un tempo dove il Livorno subita una rete e andava letteralmente in bambola, incapace di reagire o provare a raddrizzare il match. Il presente invece dice che questa squadra non si dà mai per vinta e che sotto di due gol riesce a pareggiare grazie ad una prova tutto cuore e grinta (LA CRONACA). E c’è da fare soltanto i complimenti a Luci e compagni per come hanno raddrizzato un match che sembrava perso. Certo, la difesa non è stata esente da colpe, anzi. I due gol del Piacenza sono praticamente una fotocopia segno che qualche meccanismo dietro ancora non funziona (LE INTERVISTE). Ma guardiamo il bicchiere mezzo pieno perché questo punto conquistato dà sicuramente morale e fiducia ad una formazione pronta per la sfida contro la Cremonese (LA CLASSIFICA).

Diciamo la verità: questo punto sta veramente stretto al Livorno. Il Piacenza ha fatto due tiri in porta e altrettanti gol a differenza degli amaranto che, una volta sotto di due reti, hanno letteralmente preso d’assalto la difesa emiliana che è andata in bambola. Soltanto l’imprecisione degli attaccanti amaranto ha permesso alla truppa di Franzini di uscire dal Picchi con un punto in tasca. Un bravo va speso anche per Foscarini che, nella ripresa, ha cambiato il volto alla sua squadra schierandola in maniera più offensiva e allargando il gioco. Questo ha messo in difficoltà il Piacenza che non è più riuscito a superare la metà campo. Peccato non essere riusciti a completare una rimonta che avrebbe avuto del clamoroso.

Sotto tono – Il 3-4-1-2 iniziale di Foscarini non ha funzionato come dovrebbe. Il Piacenza infatti si è chiuso a riccio nella sua metà campo per poi ripartire in contropiede. In più di un’occasione, il Livorno è andato sbattere contro il muro emiliano non riuscendo ad allargare il gioco come invece avrebbe dovuto. Questo tipo di partita è andata a genio agli ospiti che hanno atteso il momento giusto per colpire con Franchi che, a metà del primo tempo, ha infilato la difesa amaranto eludendo il fuorigioco. Un fulmine a ciel sereno per il Livorno che però non è stato in grado di creare azioni pericolose se si esclude un tiro di Marchi facilmente parato da Pelizzoli.

La rimonta – La ripresa è iniziata come peggio non si potrebbe con Franchi che per la seconda volta si è presentato da solo davanti a Mazzoni battendolo per la seconda volta. Con il doppio svantaggio, Foscarini ha cambiato inserendo Toninelli al posto di uno spaesato Gonnelli. Il 4-3-1-2 e poi 4-3-3 con l’inserimento di Murilo al posto di Venuticci ha fruttato i risultati sperati. Visto che prima Maritato e poi Cellini hanno raggiunto il tanto sospirato pareggio. Finita qui? Macché. Il Livorno aveva ancora tante energie da spendere e Murilo ha avuto sui piedi il gol del 3-2 ma da fuori area a calciato a lato. Nel finale anche l’arbitro ha deciso di rendersi protagonista negando prima un rigore su Borghese e poi espellendo Protti dalla panchina. Finisce con gli applausi dei tifosi che hanno visto una squadra lottare e reagire proprio come vogliono.

Il tabellino
Livorno:
Mazzoni, Gonnelli (50′ Toninelli), Borghese, Gasbarro; Jelenic, Marchi, Luci, Lambrughi; Venitucci (64′ Murilo); Maritato, Cellini. In panchina: Falcone, Romboli, Rossini, Lischi, Gemmi, Bergvold, Ferchichi, Dell’Agnello. All. Foscarini
Piacenza: Pelizzoli (45′ Miori), Sciacca, Abbate, Silva, Agostinone; Cazzamalli, Taugordeau, Hraiech; Matteassi, Debeljuh (60′ Razzitti), Franchi (75′ Barba). In panchina: Kastrati, Di Cecco, Castellana, Razzitti, La Vigna, Segre, Cesana. All. Franzini
Arbitro: Zufferli di Udine
Rete: 38′ Franchi, 48′ Franchi, 53′ Maritato, 72′ Cellini
Note: angoli 9-1 per il Piacenza, spettatori 3848, recupero 0′ + 5′

Mazzoni 6: prende due gol simili, in vana uscita verso l’attaccante. Mette la manona su Taugordeau.

Gonnelli 5: troppo distante da Franchi nell’azione che sblocca l’inerzia del match (50’ Toninelli 6: va a destra con leggerezza di spirito, attacca come gli piace fare complice anche il risultato negativo).

Borghese 5,5: sul vantaggio ospite si disinteressa del pallone, prendendo forse di sorpresa anche Gonnelli. E sul raddoppio Franchi gli sfila accanto.

Gasbarro 5,5: sorpreso anche lui nell’azione del due a zero, si prende qualche rischio che il pubblico non apprezza.

Jelenic 6: si accende a sprazzi e solo quando ha spazio davanti per correre. Da un suo cross nasce il pari.

Marchi 6: alterna cose ottime, come il recupero su Franchi lanciato da cui poi viene il due a due, a imprecisioni evitabili.

Luci 6,5: errori non da lui per un tempo, poi prende per mano la squadra e mette in serie l’assist per Maritato e una saggia gestione del pallone.

Lambrughi 5: male su Matteassi, che lo salta spessissimo. Inoltre sbaglia un gol fatto a un metro dalla porta.

Venitucci 5: trova poco e male le misure per gestire il gioco, finendo per giocare con poca qualità (64’ Murilo 5,5: largo a destra perde parte del suo potenziale, non ha spunti eccezion fatta per  un paio di cross).

Maritato 7: sta bene e si vede, come quando devia quel tanto che basta a beffare Miori il cross di Luci. Inoltre, regala a Cellini la palla del pari.

Cellini 6,5: sonnecchia al sole per un’ora, poi si accende e piazza la girata del pari. Nel finale i piacentini non lo prendono mai e il flemmatico arbitro Zufferli gli nega un rigore che poteva starci.

All. Foscarini 6: Livorno spento e confuso, con la difesa che balla come non accadeva da un po’. I due a uno riaccende i suoi, che complice il maggior tasso tecnico agguantano un punto. Ma di suo ci mette poco.

PIACENZA

Pelizzoli 6: primo tempo quasi da spettatore, viene da chiedersi come si sia infortunato (46’ Miori 5,5: forse avrebbe potuto tentare la parata su Maritato).

Sciacca 6: copre le spalle a Matteassi e chiude bene gli affondi dal suo lato.

Abbate 5,5: soffre da matti gli attaccanti del Livorno, soprattutto nei secondi 45’.

Silva 5,5: stessa valutazione del collega al centro, dopo un tempo perfetto perde quota.

Agostinone 6: gioca senza impressionare ma non lascia spazi pericolosi.

Cazzamalli 6: fa tanta legna in mezzo, utile nel difendere il risultato.

Taugordeau 6,5: manda in porta Franchi, in mezzo è il cervello della squadra.

Hraiech 5,5: il più mobile dei centrocampisti piacentini, però spesso si muove senza veder palla.

Matteassi 7: insieme a Franchi il migliore dei suoi, sfrutta benissimo ogni ripartenza creando sempre problemi dal suo lato.

Debelijuh 5,5: entra marginalmente nell’azione del vantaggio, fa le guerra con Borghese e ne esce con la maglia strappata (60’ Mazzitti 5,5: entra nel momento peggiore, con la squadra schiacciata dietro).

Franchi 7: sfrutta benissimo le due palle gol che concede la difesa del Livorno segnando due reti simili per dinamica (75’ Barba sv).

All. Franzini 6,5: il Piacenza gioca benissimo per 50’, con un pressing studiato alla perfezione e ottima disciplina tattica. Il gol di Maritato fa venire il braccino ai suoi, e alla fine può essere contento del pari.

 

 

 

 

 

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