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Pisa-Livorno, il derby raccontato in un video. Partita di subbuteo al Parco Levante

Mercoledì 15 Novembre 2017 — 17:11

Due minuti e mezzo di musica e emozioni, in vista del derby Pisa-Livorno (26 novembre), composto da materiale di archivio e scene inedite in cui un nonno cerca di trasmettere l’amore per il Livorno al nipotino

di Anna Campani (con la collaborazione di Federico Bacci)

Sappiamo bene quanto l’amaranto scorra nelle vene di tutti i tifosi del Livorno, di quei tifosi per cui la maglia “viene prima di tutto” (clicca qui – partita di subbuteo in vista del derby). Anni fa Sky dedicò uno speciale alla squadra. Le parole introduttive a quel servizio erano queste: “Perché il nome davanti alla maglia è più importante di quello sulle spalle”. Parole che racchiudono perfettamente, ancora oggi, tutto quel messaggio di amore e passione che il nuovo video di Luca Dal Canto, regista livornese, trasmette in vista della sfida Pisa-Livorno del 26 novembre. Il video “La partita magica” (clicca il link in fondo all’articolo per visualizzarlo) è stato girato con il patrocinio del Comune di Livorno e della Soprintendenza di Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Pisa e Livorno e unisce materiale d’archivio (recuperato da Telegranducato TV) a scene inedite dove un nonno cerca di trasmettere l’amore per il Livorno al nipotino.
Un’occasione, quella del derby, per raccontare in pochi minuti l’amaranto e un’appartenenza alla città che ti porta a sostenere i giocatori anche in categorie minori. Il video racconta le generazioni, il tempo che scorre e un solo colore a far da cornice a nonni e nipoti. “E’ fondamentale – afferma Dal Canto – da un punto di vista calcistico ma anche da un punto di vista culturale e sociale tifare la squadra della propria città, soffrire e gioire insieme a lei. L’amaranto diventa così un simbolo di appartenenza che va al di là dello sport. E in questo a Livorno eravamo campioni fino a qualche anno fa”.

La collaborazione tra Del Canto e il Livorno Calcio è nata grazie all’arrivo in società di Maurizio Laudicino (responsabile area marketing Livorno Calcio): “Ho percepito un netto cambio di rotta sotto l’aspetto del marketing – ha commentato il regista –  gli ho chiesto subito un appuntamento perché nell’era dei social i video virali sono diventati fondamentali e in Italia pochissime società di calcio ne sfruttano veramente le potenzialità”.

Parlaci del tuo nuovo video. Come ti è venuta questa idea?
“In questo caso il derby è in realtà un pretesto per parlare dell’amore nei confronti dell’amaranto che si tramanda e deve continuare a tramandarsi di generazione in generazione. L’idea è nata osservando il fenomeno per cui sempre più bambini si allontanano dalla squadra della loro città, il Livorno in questo caso, per tifare altre realtà calcistiche. Io da questo punto di vista sono molto categorico: bisogna amare la squadra della propria città e bisogna conoscere e tramandarne la storia, non solo calcistica. E in questo senso Pisa-Livorno è sicuramente una partita magica che fa sognare e che può far riavvicinare la tifoseria più giovane”.

Chiamarlo video appare riduttivo. E’ un vero e proprio corto con degli attori che anche senza parlare riescono ad esprimere tutto quello che c’è da dire.
“Chiamiamolo micro-metraggio di finzione. Due minuti e mezzo di musica e spero emozioni, con degli attori (Ivano Falchini e Lorenzo Rossi) che si sono calati perfettamente nell’atmosfera del set e del racconto. Anche questa è magia”.

Se tu dovessi scegliere un’immagine particolare del video sul derby che pensi che rappresenti al meglio la tua idea di Livorno e dei livornesi, quale sceglieresti?
“Quella dove i due protagonisti saltano sul coro “chi non salta è un pisano”. E’ una scena distensiva, divertente, elegantemente irriverente che arriva dopo 2 minuti e mezzo di racconto “politically correct” e che quindi spero faccia sorridere. Proprio come il carattere dei livornesi che, improvvisamente, in qualsiasi situazione riescono a tirarti fuori una risata e a sdrammatizzare”.

Quanto di autobiografico c’è?

“Parecchio. Io ho scoperto il Livorno calcio nel lontano 1987 grazie a mio nonno Aldo che ancora oggi, a 95 anni, frequenta il bar della tribuna. La prima partita che ho visto è stata Livorno-Licata 2-0 con rete di Igor Protti. Dal 1993 sono abbonato e anche quando lavoro fuori Livorno faccio di tutto per tornare il giorno della partita in casa. E’ grazie a mio nonno e al Livorno che ho scoperto questa città da cui è difficile separarsi. Un amore che non va più via”.

Questo è il tuo terzo video, il secondo lo hai dedicato all’alluvione che ha colpito la nostra città, e il primo sull’avvio della stagione amaranto. Quanto è difficile lavorare su un video del genere, quanta delicatezza ci vuole?
“Il video “Rialzati Livorno” è uno di quei progetti che non vorresti mai realizzare perché sono e saranno indissolubilmente legati a tragedie che segnano una città. In quello ho voluto dare un messaggio di rinascita più che di rimpianto e drammaticità. Mi sembrava giusto così”.

Ci sono altri video in programma e qual è il percorso scelto?
“Ci sono sicuramente altri 3 video, speriamo anche in un quarto. Vorrebbe dire che tutti (e dico tutti) gli obiettivi siano stati raggiunti. Il percorso è sintetizzato dallo slogan “Una squadra una città”, quindi video che raccontino il Livorno calcio ma che lo leghino alla città e alla sua cultura”.

Per la realizzazione dei tuoi video lavori da solo o hai dei collaboratori? “A seconda della tipologia dei video. Per i film di finzione come questo serve assolutamente una squadra di collaboratori, una mini troupe. Dipende molto anche dal budget a disposizione. In questo corto è stato fondamentale l’aiuto di Anita Galvano per l’ideazione dello script e l’organizzazione delle riprese e di Dario Albano come operatore. Oltre ovviamente agli attori Ivano Falchini e i giovanissimi Lorenzo Rossi, Lorenzo Sommati e Tiziano Pettirossi, che hanno lavorato e “giocato” con grande entusiasmo e professionalità”.

Maurizio Laudicino – “Siamo molto orgogliosi di questi lavori, tanto che vorremo riuscire a proiettarli nelle sale dei cinema multisala cittadini – ha dichiarato il direttore marketing del Livorno Calcio – inoltre, siamo partiti con un progetto scolastico che prevede l’incontro con gli alunni degli istituti della città sul tema Livorno Calcio. Ci auspichiamo che in questo modo dallo stadio si possa tener fuori la violenza e l’ignoranza”.

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