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Piacenza-Livorno 0-0. Amaranto spreconi

Sabato 22 Aprile 2017 — 17:18

Finisce a reti bianche la sfida del Garilli. Gli amaranto possono recriminare contro se stessi per le moltissime occasioni fallite

Ci sono pareggi come quelli contro Lupa Roma e Tuttocuoio dove c’è solo da mangiarsi le mani per come sono arrivati. Altri dove invece esci dal campo consapevole che hai fatto di tutto per portare a casa il risultato. Lo 0-0 di Piacenza è uno di questi. Il Livorno ha tentato in tutti i modi di conquistare i tre punti ma quando fallisci almeno cinque nitide palle gol allora diventa tutto più difficile (LA CRONACA). Gli amaranto hanno giocato una gara ordinata e precisa, dominata dal primo all’ultimo minuto contro un avversario in piena lotta playoff. Non è arrivata la vittoria, ma in compenso gli amaranto sono tornati a casa con la consapevolezza che se giocheranno così anche gli spareggi promozione potranno dire la loro (LA CLASSIFICA).

Solito spreco – Foscarini ha confermato il 4-3-1-2 inserendo dal primo minuto Giandonato al posto dello squalificato Marchi. L’ex Juve non giocava da novembre e la sua prova è stata tutto sommato discreta. Il centrocampista deve macinare minuti se vuole arrivare ai plyaoff in uno stato di forma accettabile. Il Livorno ha giocato la solita partita: molto bene fino alle trequarti, sprecone davanti. Sembra ormai diventata un’abitudine. Per fare un gol, il Livorno deve creare almeno più di tre nitide palle gol (e nonostante questo non è detto che alla fine il risultato si sblocchi). Nei primi 45 minuti infatti gli amaranto per tre volte hanno avuto l’occasione segnare ma i miracoli di Miori e l’imprecisione di Valiani l’hanno fatta da padrona. Se la prima frazione si fosse chiusa con il Livorno avanti di un gol nessuno avrebbe avuto qualcosa da ridire.

Un punto – Nella ripresa il copione non è cambiato più di tanto. Il Piacenza si è reso pericoloso soltanto con un’incursione di Saber e una punizione di Taugouredau, per il resto c’è stato solo il Livorno in campo che con Giandonato ha avuto l’ennesima occasione per battere a rete ma ancora una volta Miori si è superato. Foscarini ha provato a cambiare in corsa inserendo Murilo e passando al 4-3-3 ma il risultato non è cambiato. Una volta capito che tornare a Livorno con un punto non sarebbe stato poi così male, il tecnico ha fatto tirare i remi in barca ai suoi. Adesso al termine del campionato mancano solo due partite. L’obiettivo è vincerle entrambe o al massimo dare continutà a prestazioni come questa, sperando che gli attaccanti si ricordino come si butta dentro.

Il tabellino
Piacenza: Miori, Sciacca, Silva, Pergreffi, Masullo, Taugouredau, La Vigna; Saber (75′ Cazzamalli), Romero; Nobile (87′ Bertoli), Franchi. A disposizione: Lanzano, Pozzebon, Colombni, Segre, Castellana, Debeljuh, Abbate, Tulissi, Dossena. All. Franzini
Livorno: Mazzoni; Toninelli, Borghese, Gasbarro, Lambrughi (83′ Benassi); Valiani, Giandonato (73′ Ferchichi), Luci; Venitucci; Maritato, Vantaggiato (77′ Murilo). In panchina: Vono, Gemmi, Galli, Morelli, Dell’Agnello, Calil. All. Foscarini
Arbitro: Miele di Torino
Note: angoli 7-3 per il Livorno, ammoniti Borghese, Cazzamalli, recupero 0′ + 3′

 

Mazzoni 6: reattivo sulla punizione di Taugouredau. Per il resto non deve compiere particoari interventi.
Toninelli 6: stesso discorso fatto per Lambrughi. Fa partire qualche traversone dalla trequarti ma raramente arriva sul fondo.
Borghese 6: vince tutti i duelli aerei. Soffre quando viene puntato in velocità e deve ricorrere alle maniere forti.
Gasbarro 6,5: sicuro anche come centrale della difesa a quattro. Può ricoprire tutti i ruoli, jolly prezioso per Foscarini.
Lambrughi 6: preciso e puntuale nelle chiusure, potrebbe spingere di più a sinistra (83′ Benassi sv).
Luci 6: recupera molti palloni a centrocampo ma a volte commette errori grossolani che fanno tremare la retroguardia.
Giandonato 6: gettato nella mischia un po’ a sorpresa dal primo minuto, deve ancora ritrovare la forma migliore. Per due volte ha la possibilità di battere a rete ma spreca sempre (73′ Ferchichi sv).
Valiani 6: nel primo tempo lo vedo ovunque e spesso si trasforma in attaccante. La sua intensità di gioco diminuisce con il passare dei minuti.
Venitucci 6,5: fermato solo dalla traversa. Quando ha il pallone tra i piedi riesce sempre a creare qualcosa.
Maritato 6: migliora l’intesa con Vantaggiato. Ha poche chance di battere a rete.
Vantaggiato 6,5: più partite passano e più la sua condizione sta tornando quella di un tempo. Sfiora il gol e offre tantissime sponde per i compagni.
All. Foscarini 6,5: la partita l’ha preparata molto bene ma contro l’imprecisione dei suoi giocatori nulla può.

PIACENZA
Miori 7: non sarà perfetto, ma in un modo o nell’altro riesce sempre a prenderla.
Sciacca 6: si preoccupa maggiormente di difendere e lo fa con attenzione.
Silva 5: in difficoltà quando deve contenere Vantaggiato.
Pergreffi 5,5: leggermente meglio rispetto al compagno ma anche lui spesso non trova le giuste misure.
Masullo 6: contiene le avanzate degli avversari ma sul fondo non arriva mai.
Taugouredau 6: l’uomo più in forma del Piacenza si fa notare soltanto sui calci piazzati.
La Vigna 6: buona regia a centrocampo nonostante la giovane età (80′ Matteassi sv).
Saber 6,5: uno dei pochi che tiene sempre in ansia la difesa amaranto. Esce sfinito (75′ Cazzamalli sv).
Romero 5,5: potrebbe dare maggiore apporto all’attacco ma non lo fa.
Nobile 6,5: il soprannome Speedy Gonzalez è appropriato. Impossibile fermarlo quando parte in velocità (87′ Bertoli).
Franchi 5,5: la fase offensiva risente della sua giornata poco positiva.
All. Franzini 6: si accontenta di portare a casa un punto.

 

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