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Una grande mostra da oltre 200 opere per il bicentenario della nascita di Fattori

Lunedì 30 Giugno 2025 — 13:15

Intitolata Giovanni Fattori. Una rivoluzione in pittura, la mostra si terra a Villa Mimbelli, tra la sede del Museo e i Granai, dal 6 settembre 2025 all’11 gennaio 2026: oltre 200 opere (alcune mai viste) tra dipinti, disegni e acqueforti. Il sindaco: "Artista di dimensione nazionale e internazionale". L'assessora Rafanelli: "W Fattori". E la mostra è solo il primo passo di un programma #Fattori200 di lungo periodo di riqualificazione di Villa Mimbelli all’interno del quale sono previsti l’apertura di un punto ristoro all’interno del parco e il ripristino funzionale del Piccolo Teatro Storico per ospitare eventi, letture, spettacoli e incontri culturali, oltre alla valorizzazione di altri spazi come i Granai di Villa Mimbelli sede permanente del Museo Mediceo con un’ampia collezione di opere, documenti e reperti testimonianti il ruolo cruciale della dinastia dei Medici nella fondazione e nello sviluppo di Livorno, oltre al bookshop, alla Biblioteca d’Arte e alla ludoteca. Inoltre sarà attivo un percorso in città tra memorie, paesaggi e ispirazioni

Nel bicentenario dalla nascita di Giovanni Fattori (6 settembre 1825 – Firenze, 30 agosto 1908), Livorno rende omaggio ad uno dei suoi artisti più straordinari con una grande mostra, un progetto dedicato all’artista e alla città e un percorso dentro Livorno per scoprire i luoghi del pittore. La mostra, Giovanni Fattori. Una rivoluzione in pittura, curata dallo storico dell’arte Vincenzo Farinella, si terrà tra Villa Mimbelli, sede del Museo civico “G. Fattori” e i locali dei Granai di Villa Mimbelli, dal 6 settembre 2025 all’11 gennaio 2026 con oltre 200 opere. L’intero progetto è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa lunedì 30 giugno nella Sala delle Cerimonie alla presenza del sindaco Salvetti, dell’assessora alla Cultura Rafanelli, del curatore Vincenzo Farinella, del presidente della Fondazione Livorno Barsotti e del segretario generale della Camera di Commercio Giuntoli, i due main sponsor della mostra. Il sindaco Salvetti: “Artista di dimensione nazionale e internazionale. Ringrazio Simone Lenzi per il lavoro svolto all’inizio di questo percorso”. L’assessora Rafanelli: “W Fattori”.

LA MOSTRA

200 anni e oltre 200 opere (di cui molte poco o mai viste) tra dipinti, disegni e acquerelli, cavalli, campi di condizione, insieme ai soldati e all’Italia del Risorgimento e ancora tamerici, covoni, uomini, donne, nuvole e buoi poderosi, montati da buoi e avvolti in cieli gonfi di luce invitano a scoprire la rivoluzione pittorica di Giovanni Fattori, l’artista della natura, della macchia, della vita sociale e militare colta nei suoi aspetti più umani. Un percorso espositivo diviso in sezioni e che dimostra la visione libera di un artista che ha saputo raccogliere gli insegnamenti della pittura italiana e i fondamenti del disegno senza mai imitare alcuno stile, cercando una via personale e autentica, lontana dai clamori e dalla retorica perché “l’arte libera soddisfa e consola e distrae”. Nell’arco di una lunga vita Fattori ha mantenuto salda la consapevolezza e l’orgoglio di avere nelle vene “sempre il sangue livornese straffottente” e sentirsi anche per questo così emancipato, sia nelle grandi composizioni, nei temi dei moti e dello spirito risorgimentale e della appartenenza al nuovo e potente linguaggio dei Macchiaioli, sia nelle ultime e intense prove. La mostra è promossa e organizzata dal Comune di Livorno in collaborazione con l’Istituto “Matteucci” di Viareggio, con il patrocinio e il contributo della Regione Toscana e il contributo di Fondazione Piacenza. Main sponsor: Fondazione Livorno e Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno. Sponsor: Banca di Credito Cooperativo di Castagneto Carducci ScpA, sponsor tecnico Howden SpA.

W FATTORI

Con W FATTORI, il Comune di Livorno dà avvio a un ambizioso programma di promozione culturale dedicato alla figura di Giovanni Fattori e, al tempo stesso, alla valorizzazione culturale e identitaria. Il progetto, rivolto a varie fasce di pubblico, dai piccoli alle famiglie, dai giovani agli adulti si articola in una serie di iniziative coordinate, promosse direttamente dall’Amministrazione comunale o realizzate in collaborazione con realtà associative del territorio, con l’obiettivo di garantirne la massima visibilità e accessibilità. Il primo passo di W Fattori è la riapertura del Museo Fattori, custodente della più completa collezione permanente dedicata al pittore livornese, e la trasformazione di Villa Mimbelli e del suo parco in un centro culturale ancora più vivo, inclusivo e attrattivo, capace di coniugare bellezza, memoria e innovazione, per una piena integrazione nel tessuto culturale e sociale della città. Villa Mimbelli riapre infatti dopo un periodo di chiusura dedicato ai lavori di restauro, realizzati proprio in vista di questa straordinaria occasione. Giovanni Fattori. Una rivoluzione in pittura non è quindi solo una celebrazione artistica in occasione dei duecento anni dalla nascita del pittore, ma un primo grande passo di un impegno concreto nella rigenerazione culturale di un bene comune, con una visione ampia, partecipata e sostenibile. Un programma di lungo periodo all’interno del quale sono previsti l’apertura di un punto ristoro all’interno del parco e il ripristino funzionale del Piccolo Teatro Storico per ospitare eventi, letture, spettacoli e incontri culturali, oltre alla valorizzazione di altri spazi come i Granai di Villa Mimbelli sede permanente del Museo Mediceo con un’ampia collezione di opere, documenti e reperti testimonianti il ruolo cruciale della dinastia dei Medici nella fondazione e nello sviluppo di Livorno, oltre al bookshop, alla Biblioteca d’Arte e alla ludoteca.

I LUOGHI DI FATTORI

Un percorso in città tra memorie, paesaggi e ispirazioni

I luoghi di Fattori coinvolgeranno piazze, strade, edifici storici e scorci cari al maestro livornese: una proposta immersiva tra arte e territorio. Sarà possibile scoprire o riscoprire luoghi vissuti negli anni, come la Casa natale dell’artista, il Duomo, il Teatro San Marco, ma anche spazi evocativi come la statua di Fattori a Largo del Cisternino, fino ai paesaggi immortalati nei suoi dipinti, come la Tamerice d’Antignano o i Bagni Palmieri. L’iniziativa, realizzata dalla cooperativa Agave, in collaborazione con una rete di partner tra cui il Gruppo Labronico, non si limita a raccontare la biografia dell’artista, ma propone una visione più ampia della società, dei personaggi, dei luoghi e del contesto storico che hanno influenzato Fattori. Un approccio multidisciplinare che unisce cultura e turismo, creando nuovi spunti narrativi. I luoghi chiave del percorso saranno segnalati da targhe interattive con QR Code, attraverso cui sarà possibile accedere a un sito dedicato con contenuti testuali e audio, per un’esperienza coinvolgente e autentica. Il progetto prevede anche un programma di visite guidate pensato per tutte le età.

LE DICHIARAZIONI

Il sindaco di Livorno

Continua il percorso di valorizzazione dei grandi talenti di Livorno, da Modigliani a Mascagni, da Caproni a Piero Ciampi, per arrivare oggi a Giovanni Fattori, il “maestro” dei Macchiaioli, nell’anno del bicentenario della nascita. Un artista che è rimasto legato alla propria città, pur avendo operato anche altrove, e che ha saputo im-mortalarla in indimenticabili scorci visibili dal vivo anche oggi (penso ai tratti di lungomare, alla tamerice di Antignano…). Con la mostra, e con la riqualificazione del polo museale civico dedicato a Giovanni Fattori, intendiamo va-lorizzare uno degli artisti più importanti dell’800 italiano e rilanciarlo a livello internazionale.

Vincenzo Farinella curatore della mostra

Giovanni Fattori: una rivoluzione in pittura. La parola “rivoluzione”, collegata nel titolo della mostra al nome di Fattori, potrebbe a prima vista sorprendere gli appassionati e i conoscitori d’arte. In realtà Fattori fu un pittore doppiamente rivoluzionario: sia negli anni eroici della “macchia” e della scuola di Castiglion-cello, quando fu uno dei maggiori protagonisti del radicale rinnovamento dell’arte italiana che avviene nel settimo decennio dell’Ottocento, sia negli anni della maturità e della vecchiaia, quando la rottura delle re-gole accademiche e dello spazio prospettico, apprezzabile in molti suoi dipinti e nelle memorabili acque-forti, lo propone come un maestro decisivo per i giovani artisti che si affacciavano al Novecento.

Angela Rafanelli assessora alla Cultura

Con il bicentenario di Giovanni Fattori celebriamo non solo un grande maestro della pittura, ma anche l’anima più autentica di Livorno. Fattori ci ha lasciato in eredità uno sguardo libero, profondo e irripetibile, capace di raccontare con verità la natura, la fatica quotidiana e l’umanità. In questo percorso espositivo e culturale, la città si ritrova e si riconosce: nei luoghi, nei paesaggi, nelle persone. È un omaggio che parte da Livorno e parla al mondo, restituendo a Fattori la centralità che merita e rafforzando il legame indissolubile tra l’artista e la sua terra. Con il progetto W Fattori e la riapertura del Museo dopo il restauro, vogliamo che questo anniversario sia non solo una celebrazione ma un nuovo inizio per la valorizzazione continua della nostra identità culturale, aperta, viva e partecipata.

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