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“Il senso del ridicolo” alza il sipario, tra i big Paola Cortellesi. Programma

Giovedì 26 Luglio 2018 — 07:55

L'edizione 2018 del festival, diretto da Stefano Bartezzaghi e promosso da Fondazione Livorno, dal 28 al 30 settembre sarà ancora più ricca di contenuti e di nomi importanti. Laboratori per bambini e ragazzi

di Jessica Bueno

Un’edizione, quella 2018, presentata nella splendida cornice dello Chalet della Rotonda il 25 luglio, ancora più ricca di contenuti e di nomi importanti. Livorno si prepara alla terza edizione de “Il senso del ridicolo” (www.ilsensodelridicolo.it, in fondo all’articolo il programma generale, quello dedicato ai bambini e gli eventi collaterali). Una tre giorni, dal 28 al 30 settembre, in cui satira, comicità ed umorismo la faranno da padrone. Il festival, diretto da Stefano Bartezzaghi e promosso da Fondazione Livorno, è gestito e organizzato da Fondazione Livorno – Arte e Cultura, con la collaborazione del Comune di Livorno e il patrocinio della Regione Toscana. Tra i grandi nomi in cartellone spicca, chiaramente, quello di Paola Cortellesi. “Stelle o caporali?”. La domanda è l’anagramma del nome dell’attrice, comica e cantante che sarà ospite d’onore della prima serata del festival venerdì 28 settembre, ore 21,30, al teatro Goldoni. La domanda ci rimanda alle attrazioni del varietà e il nonsense di Totò e, nella sua assurdità, ci ricorda quanto vasto sia il mondo della risata, dell’umorismo, del gioco. E ancora: se Il senso del ridicolo vuole, edizione dopo edizione, intraprendere anche un giro d’Italia della comicità, con questa edizione Gadda ci fa partire da Milano, capitale anche umorale della Nazione. Come è la comicità milanese? La esploreremo con la rassegna dei film curata da Gabriele Gimmelli (28-29-30 settembre, ore 21) e con due eventi congiunti, ovvero un evento bino: prima evocheremo assieme a Marco Ardemagni, Sandro Paté e altri ospiti la Milano del cabaret, di quella linea che parte da Dario Fo, Giorgio Gaber, Enzo Jannacci e Beppe Viola e arriva sino al cabaret di Zelig e all’omonimo programma televisivo (sabato 29 settembre, ore 17,15).  Il festival è aperto ad un pubblico di tutte le età: previsti laboratori riservati a bambini e ragazzi. Inoltre, come negli anni passati, il festival sarà incorniciato e sostenuto dall’attività di molti giovanissimi volontari, che a loro volta ascolteranno e guarderanno. Lo hanno fatto anche nelle precedenti edizioni e alla Bottega del Caffè si potranno ammirare le fotografie, bellissime, che hanno scattato ai protagonisti e al pubblico del festival, pubblicate anche nel libro Gli occhi del ridicolo. È partner della manifestazione Aedes Siiq, con il supporto di Pictet e la collaborazione di Siae. Rai Radio2 è media partner.

“Abbiamo lavorato molto su questa edizione – conclude Stefano Bartezzaghi, organizzatore – C’è stato un grande impegno anche da parte delle scuole. I ragazzi volontari che parteciperanno avranno l’opportunità di essere a contatto con una realtà diversa, particolare, approcciandosi ad un sacco di personaggi importanti nel panorama culturale italiano. Il programma venuto fuori è variegato perché rispecchia le diverse sfaccettature dell’umorismo”. “Organizzare un festival di questo tipo è un’operazione complessa – dichiara Luciano Barsotti, presidente di Fondazione Livorno – Richiede un enorme sforzo ed una grande capacità di collaborazione. Il mio ringraziamento va a tutti coloro che hanno collaborato alla sua realizzazione. Queste iniziative sono un banco di prova, una sorta di scommessa e hanno impatti positivi sulla crescita della città”. La scorsa edizione ha registrato un alto numero di partecipanti provenienti, oltre che da fuori Livorno, anche da altre Regioni, con un conseguente impatto positivo sull’economia cittadina. “Si tratta di un evento di ampio respiro – afferma Paola Baldari, assessore al commercio – E’ importante inserirlo in una logica di accoglienza della città di Livorno. L’appello che lanciamo a tutti i commercianti è quello di stare aperti nel periodo del festival: facciamo trovare la città pronta a ricevere in modo opportuno i visitatori”. “Gli effetti degli investimenti fatti su Livorno si vedono – aggiunge Francesco Belais, assessore alla cultura – Abbiamo registrato un aumento della percentuale di incasso della tassa di soggiorno, oltre che delle presenze nelle strutture alberghiere ed extra-alberghiere. Siamo nella città perfetta per accogliere un festival basato sull’ironia e sulla comicità”.

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