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Ma esiste ancora un locale…per umani?

Martedì 5 Dicembre 2017 — 09:36

Io ho un’allergia al cane così elevata da dover portare sempre con me l’adrenalina, allergia abbastanza comune in forma più o meno grave, a livello medico cosa non rara tra specie differenti. Fino a qualche anno fa il problema mi tangeva poco perché esistevano delle leggi sacrosante che tutelavano l’igiene e il rispetto per le persone e la loro applicazione era semplicissima, solo un divieto di ingresso ai cani nelle attività commerciali.
Adesso invece devo stare sempre attento perché in ogni posto devo fare attenzione per evitare l’anafilassi e con la mia malattia ho reso il mio occhio molto acuto in materia e mi sono reso conto che adesso si eccede con questo libertinaggio di portare i cani ovunque. Giorni fa ero entrato in una caffetteria e fortunatamente ho visto subito che ai tavoli c’era una signora con due grossi cani senza museruola e neppure legati che addirittura la proprietaria gli faceva leccare dentro la tazza dove aveva bevuto. Mi è capitato poi di vedere in un supermercato cani che con grande disinvoltura leccavano le baguette esposte, che hanno fatto pipì sugli scaffali e così via. Io non ritengo giusto che debba stare lontano dai luoghi pubblici, anche dove dovrei comprare cibo perché una regola assurda mette a repentaglio la mia vita e oltre a questo non mi sembra cosa igienica il quotidiano verificarsi degli episodi che ho descritto. Purtroppo segnalando al personale gli episodi faccio quasi la figura del cattivo quando invece cerco rispetto, come immagino lo cercano tutti i clienti, non so quanto sia bello far colazione con i cani sotto il tavolo che leccano le tazze e così via, anche noi esseri umani giustamente certi episodi ci guastano l’appetito oltre che la salute.
Se devo portare un dolce fatto da mia moglie al compleanno di mia figlia non viene accettato perché sanitariamente non sicuro e invece comprare il pane leccato dai cani è cosa buona? Spero che questo mio scritto sia preso in considerazione dal Nas e dalle Usl competenti e non soltanto da coloro che credono che il cane sia una persona, cosa tra l’altro violenta nei confronti della natura differente e delle esigenze differenti dei cani, cosa che in molti proprietari ignorano.
Sandro

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