In trasferta per colpire con la nota “truffa dei pacchi”. Ecco come agivano

A due napoletani la polizia ha notificato l’avviso di avvio del procedimento amministrativo per il rimpatrio con foglio di via obbligatorio e il divieto di ritorno nel Comune di Livorno per un periodo di 3 anni. Per loro anche una denuncia per truffa in concorso. I provvedimenti sono scattati a conclusione di un’intensa attività che ha portato a smascherare la “truffa dei pacchi”, molto nota in ambito criminale. Consiste nel mostrare alla vittima prescelta un oggetto di valore, in questo caso uno smartphone, proponendone l’acquisto ad un prezzo inferiore a quello di mercato per poi consegnare al momento del pagamento, dopo una veloce sostituzione, solo una scatola vuota contenente oggetti in grado di simulare il peso reale dell’oggetto della vendita.
A metterla in atto nella nostra città sono stati due uomini, residenti a Napoli, sorpresi in flagranza di reato il 13 luglio (il 15 luglio è stato diffuso il comunicato stampa dalla questura, ndr) sul viale di Antignano, dove avevano dato appuntamento alla vittima.
L’incessante pedinamento del personale Antirapina della Squadra Mobile di Livorno ha consentito, intorno alle 15,30 del 13 luglio, di sorprendere la coppia mentre mostrava e consegnava ad un giovane di colore una scatola di colore nero che, per forma e dimensione, poteva verosimilmente apparire come la confezione di uno smartphone.
Dopo aver preso i soldi il truffatore si è allontanato salendo a bordo dell’auto dove il complice lo attendeva alla guida con il motore acceso. La presenza di agenti sulle possibili vie di fuga ha permesso l’immediato rintraccio dei due truffatori sorpresi con il denaro, 195 euro, appena consegnato dalla vittima ed i telefoni usati per la truffa, Samsung Galaxy 8. Lo smartphone e altri oggetti, tra cui scatole vuote di smartphone ed altri contenitori tutti identici, sono stati sequestrati e per la coppia sono scattati i vari provvedimenti.