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A Caterina, 29 anni, il premio Capperuccio. La livornese corteggiata da Nasa e Samsung

Mercoledì 18 Aprile 2018 — 00:39

Under 30 e un curriculum stellare: la dottoressa Falleni, giovane designer, innovatrice ed imprenditrice, ha ricevuto il prestigioso riconoscimento. E' lei ad aver inventato il frigo senza corrente

di Jessica Bueno

Ventinove anni, ambizione, un curriculum stellare, tanta voglia di andare oltre: la dottoressa Caterina Falleni (nelle foto in pagina di Simone Lanari), giovane designer, innovatrice ed imprenditrice ha ricevuto il prestigioso premio Capperuccio. Questo importante riconoscimento viene assegnato a persone o istituzioni che, grazie alle loro gesta, contribuiscono a dare lustro alla città di Livorno. Si ispira al mantello offerto da Ferdinando I a Bernardetto Borromeo, primo Gonfaloniere di Livorno, il 19 marzo 1606, ovvero il giorno in cui Livorno fu elevata al rango di città.

Caterina, di base a San Francisco ed adesso impegnata in un progetto riguardante la programmazione di contenuti didattici su smartphones per conto di Samsung Research America, nonostante la giovane età conta già numerosi premi e riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale e altrettanto numerose menzioni sulle maggiori testate italiane ed europee. E’ stata la prima donna italiana a vincere una borsa di studio per continuare gli studi al centro di ricerche Nasa grazie al suo progetto ‘Freejis’ (un frigorifero che funziona senza ricorrere alle tradizionali fonti energetiche), oltre ad essere selezionata tra le 15 donne più influenti nel settore digitale in Italia dalla rivista Digitalic.

Il premio è stato consegnato nella Sala Cerimonie del palazzo comunale dal presidente del Lions Club Livorno Porto Mediceo, Laura Antico, alla presenza del sindaco Filippo Nogarin e dell’associazione La Livornina.

Premio Capperuccio a Caterina Falleni (foto Simone Lanari)

“Fa molto piacere che questo riconoscimento vada ad una giovane velista – dice Nogarin – Nella mia vita, la vela ha avuto un ruolo molto importante, quasi quanto quello universitario. Siamo in un periodo in cui la tecnologia si sta lentamente sostituendo alle persone: questa è l’occasione per riflettere sul fatto che la creatività dell’uomo non sarà mai replicabile”.

“Sicuramente un esempio per tutti i nostri figli – sostiene Laura Antico – Questa ragazza ha saputo coniugare l’entusiasmo per il mondo tecnologico alla semplicità della vita comune. Curiosità, intelligenza ed ambizione sono i presupposti vincenti per la genialità e la dottoressa Falleni ne è un esempio lampante”.

Di seguito, le motivazioni del premio: “I soci del Lions Club Livorno Porto Mediceo e del Club Satellite Livorno Meloria al giovane talento e brillante designer Caterina Falleni, prima studiosa italiana ad aver vinto una prestigiosa borsa di studio al centro ricerca della Nasa per l’innovativo progetto Freejis. Cresciuta tra gli scogli della sua Livorno e la passione per la barca a vela. Intelligenza, sensibilità, determinazione e leggerezza: queste le doti della giovane che non teme di sognare in grande, di osservare il mondo guardando avanti ma anche indietro, comparando idee antiche e tecnologie moderne”.

Foto Simone Lanari

Caterina, cosa si prova a ricevere un riconoscimento come questo dalla propria città?
“Sono commossa ed enormemente emozionata di essere tornata dopo tanti anni, soprattutto essendo a conoscenza di chi, prima di me, ha ricevuto questo premio, come il presidente Ciampi. Nonostante abbia avuto la possibilità di viaggiare per il mondo grazie ai miei studi e di esplorare nuovi mondi, è importante mantenere ben salde le proprie radici. Sono legata a Livorno, qui sono cresciuta e ho mosso i primi passi. Niente è come l’orizzonte a Livorno, un orizzonte che mi ha dato sempre la forza per guardare oltre, per mantenere alte le mie ambizioni. Un orizzonte che ho sempre osservato con attenzione anche durante le mie gare di vela, un altro aspetto importante della mia vita che è nato da quando ero bambina e che mi ha portato a competere in regate di alto livello fino ad entrare nella nazionale italiana dai 16 ai 18 anni”.

Il progetto che ti ha consentito di vincere la borsa di studio riguarda l’ideazione di un frigorifero che funziona senza ricorrere alle tradizionali fonti energetiche: quanto conta l’ambiente per te?
“Moltissimo. Ho sempre ideato progetti legati al design sostenibile. L’etica è un aspetto fondamentale che ho sempre cercato di sottolineare e marcare”.

Puoi dirci qualcosa del viaggio che hai intrapreso nel 2014, diventato oggetto di un documentario di National Geographic?
“Insieme ad un gruppo di donne (ricercatrici, scienziate ed attiviste) da tutto il mondo ho attraversato l’oceano atlantico da Lanzarote a Martinica per tracciare una serie di zone dove la concentrazione di plastica è maggiore. L’associazione si chiama Exxpedition ed è di base a Londra. La traversata è durata 3 settimane e ha coniugato molte delle mie passioni: la ricerca, la vela, il mare”.

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