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Alluvione. “E’ stata una tempesta perfetta ma…”. Parla l’ex capo della protezione civile

Martedì 17 Ottobre 2017 — 07:28

Leonardo Gonnelli racconta ai microfoni in Comune: "Senza la macrostruttura attuale, il comportamento sarebbe stato diverso"

di Letizia D’Alessio

Nella giornata di lunedì 16 ottobre all’ordine dei lavori della commissione d’indagine sull’alluvione del 9-10 settembre scorsi erano in programma le audizioni dell’ex dirigente della Protezione civile Leonardo Gonnelli, del responsabile del settore Polizia municipale e sicurezza urbana Riccardo Pucciarelli e del tecnico Luca Soriani.

Leonardo Gonnelli – Sentito più volte dalla magistratura, Gonnelli si è attenuto al segreto istruttorio: “Quando l’indagine sarà conclusa, se vorrete – ha detto rivolgendosi ai consiglieri – potrò tornare in commissione e rispondere a tutto ciò che chiederete”. L’ex responsabile della Protezione civile ha posto sul tavolo della commissione vari elementi. “Negli ultimi undici anni sono state gestite circa 18 allerte all’anno e di queste un 10% ha avuto un livello di criticità veramente alto. Quello che si è abbattuto su Livorno nella notte tra il 9 e il 10 settembre è stato un evento particolare, un temporale autorigenerante, una tempesta perfetta”. Sempre negli undici anni che Gonnelli ha vissuto direttamente come responsabile della Protezione civile sono state inviate cinque allerte dirette alla popolazione tramite telefonata o messaggio. In tutti i casi dopo aver avuto l’autorizzazione del sindaco. Vale la pena ricordare che il sistema di allerta del Comune può effettuare 100.000 telefonate ogni mezz’ora. “Quel che è stato fatto tra il 9 e il 10 settembre – ha affermato Gonnelli – non lo posso sapere . L’allerta arancio prevede però che siano fatte una serie di azioni. Se la situazione evolve al peggio va avvertito il sindaco”. Poi una riflessione sui cambiamenti attuati quest’estate da Nogarin sulla macchina comunale: “La macrostruttura è diventata un coordinamento di attività gestite non da tecnici del settore ma da esperti in giurisprudenza. Sicuramente legittimo ma assolutamente inopportuno. Senza la macrostruttura attuale, il comportamento sarebbe stato diverso”.

Riccardo Pucciarelli – Molto stringato è stato il suo intervento durante i lavori della commissione, che ha molto dibattuto sulla convocazione del Ce.si (Centro situazioni) e del Coc (Centro Operativo Comunale). In più di un’occasione ha risposto di non poter soddisfare le richieste dei consiglieri poiché sottoposto al segreto istruttorio. Ha assicurato però che il sindaco è stato informato di tutte le attività ritenute idonee messe in atto durante il pomeriggio e la sera del sabato. “Il tecnico che stava lavorando era quello previsto che ci fosse”. A domanda diretta del consigliere di Livorno libera Giuseppe Grillotti che gli chiedeva con quale mezzo si fosse spostato chi era di turno quella notte, Pucciarelli ha risposto che “il tecnico si muoveva con l’autovettura della Protezione civile”. Non è dato sapere tuttavia più precisamente di quale veicolo si trattasse.

Luca Soriani – Ascoltato dalla Procura come persona informata sui fatti il 28 settembre, il geometra ha preferito non intervenire e non rispondere alle domande dei consiglieri e si è presentato in commissione solo per leggere un comunicato con cui informava della sua decisione. “Come persona sentita dai magistrati sono vincolato al segreto investigativo. Parlando in questa sede potrei rivelare i contenuti della mia deposizione, violando così il segreto –  sono state le sue parole – Così facendo inoltre esporrei me stesso a possibili responsabilità penali”.

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