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Grandi Molini Italiani: trovato l’accordo

Venerdì 28 Aprile 2017 — 19:16

E’ stato trovato l’accordo per i lavoratori di Grandi Molini Italiani dello stabilimento di Livorno (foto tratta dal sito della Regione Toscana). Saranno 17 gli esuberi con una buona uscita di 24 mila euro lordi contro i 15 che inizialmente aveva proposto l’azienda. La Cisl, attraverso un comunicato inviato nel tardo pomeriggio del 28 aprile, illustra i dettagli della trattativa. “Negli uffici del lavoro della Regione Toscana a Livorno, si sono nuovamente incontrati i sindacati FAI-Cisl, Flai-cgil e Uila – uil con la GMI-Promolog, alla presenza di Gianfranco Simoncini e la dottoressa Mariagrazia Dainelli per la Regione Toscana. Dopo 9 ore di trattativa serrata, d’intesa con i lavoratori si arrivati alla conclusione di un verbale di accordo grazie al quale viene ridotto il numero degli esuberi dichiarati dall’azienda in data 1 febbraio. Inoltre, tenendo conto della ostinazione della GMI nel non volere attivare la cassa integrazione, si è convenuto di accettare la proposta di una buonuscita da parte dell’azienda, pari a 24 mila euro lordi. “In questo modo si è cercato di ridurre il disagio dei lavoratori – ha sottolineato Massimiliano Gori della FAI-Cisl – “anche se non si può certamente parlare di vittoria né per i lavoratori e tanto meno per il territorio”. A tale proposito Uliano Bardini della Cisl Livorno ha evidenziato tutti i limiti derivanti delle agevolazioni spettanti alle aree di crisi complessa che in questo caso non sono stati sufficienti per evitare i licenziamenti e la mancata apertura della cassa integrazione spettante a queste zone.
Il commento dell’assessore comunale Francesca Martini –  Grande senso di responsabilità dei lavoratori che dopo una giornata di trattative hanno votato la proposta di gmi per salvare il sito è per consentire la prosecuzione delle procedure di concordato. Stanno davvero provando a credere nell’idea della gmi nonostante siano proprio loro i più sacrificati.
Il contenuto dell’accordo rimane comunque deludente: si riducono i licenziamenti a 17 unità complessive in cambio di contratti di solidarietà per i rimanenti e una buonuscita per coloro che volontariamente accetteranno l’esodo che potrà arrivare fino a complessivi 24 000 euro lordi.
L’effettivo operatività dell’accordo rimane comunque subordinato al via libera del tribunale.

Le aspettative sono ora tutte rivolte al buon esito del concordato che potrebbe dar modo all’impresa di riassumere a breve e poi a tutte quelle iniziative che potrebbero portare a un aumento di produttività del sito di Livorno nelle more del rifacimento della banchina. Attendiamo ora l’incontro istituzionale in Regione con l’Autorità portuale per trovare strade operative che valorizzino il sito di Livorno come merita.

 

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