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Sindacati, l’sos: “In 5mila rimarranno senza sostegni”

Giovedì 23 Novembre 2017 — 12:03

Cgil, Cisl e Uil hanno effettuato un presidio davanti all'ex Trw. Zannotti: "Modificare la mobilità in deroga e riqualificare le aree dismesse"

Mercoledì 22 novembre, davanti agli stabilimenti abbandonati dell’ex Trw in via Enriques, i sindacati Cgil, Cisl e Uil della provincia di Livorno hanno effettuato un forte presidio di protesta. Le motivazioni sono chiare: i tempi per la realizzazione di progetti di ogni sorta (soprattutto quelli dedicati al sostegno al reddito) e la riqualifica di aree dismesse e al momento abbandonate (clicca sulla fotogallery in fondo all’articolo per vedere le zone dismesse della città).

“Abbiamo scelto l’area dell’ex Trw come luogo della nostra protesta – ha dichiarato il segretario Cgil Fabrizio Zannotti – poiché rispecchia alla perfezione l’abbandono delle aree dismesse livornesi e l’ invecchiamento dei tempi di attesa per i sostegni al reddito. Abbiamo ottenuto l’anno scorso la proroga della mobilità in deroga, ma quest’anno un cavillo assurdo fa in modo che si perda la cosi detta Naspi (indennità mensile di disoccupazione) anche solo svolgendo un’ora di lavoro. La maggior parte dei lavoratori è over 50, alcuni anche over 60: un’impostazione del genere taglia le gambe a chi cerca di andare avanti e non può far altro che favorire il lavoro al nero”.

L’ex Trw in via Enriques

La Cgil ha incontrato a Roma a inizio novembre l’onorevole Cesare Damiano, presidente della commissione lavoro, presentando degli emendamenti da inserire in finanziaria finalizzati a rendere la Mobilità in Deroga più chiara e usufruibile. Per quanto riguarda l’abbandono delle strutture, Livorno al momento è considerata “area di crisi complessa“, con tante zone dismesse da riqualificare; nello specifico dell’ex Trw, è dal 2014 che lo stabilimento è stato chiuso. La situazione diventa veramente critica però a Piombino, con i lavoratori dell’ex Lucchini senza sostegno al reddito e in disoccupazione da due anni.

“Chiediamo alla politica un occhio a queste aree dismesse – ha aggiunto Uliano Bardini, segretario Cisl – e soprattutto un impiego massiccio dei quasi 9000 lavoratori livornesi disoccupati per riqualificare queste zone abbandonate. Andrebbero progettati dei corsi di formazione per dare a queste persone le abilità tecniche una volta che l’occasione lavorativa riuscisse a ripresentarsi. Le bonifiche di queste aree, inoltre, potrebbero essere il primo passo verso una reintegrazione di occupazione e contemporaneamente un lavoro utile alla riqualifica degli stabilimenti”.

I dati provinciali dicono che entro la fine del 2017 nella provincia di Livorno 5000 persone esauriranno il Naspi e resteranno senza sostegno al reddito, numero che andrà ad aumentare fino a 9500 nei primi tre mesi del 2018.
“Abbiamo convocato degli “stati generali” della situazione lavorativa livornese – ha concluso il responsabile Uil Angelo Colombo – per venerdì 24 novembre in Comune, alla presenza dell’assessore Martini. Aspettiamo da 6 mesi una calendarizzazione degli interventi; vediamo cosa riusciremo a fare”.

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