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Nei guai 18enne: era il pusher di un giovane morto per overdose. Indagato anche per la rissa in p.zza Cavour

Mercoledì 11 Ottobre 2017 — 15:31

Nell'inchiesta decisivi i tabulati telefonici e il supporto delle telecamere di sicurezza installate in pieno centro

Tutto è iniziato quando nel febbraio scorso un giovane livornese morì per overdose. L’autopsia disposta dal pm Fiorenza Marrrara della procura della Repubblica di Livorno stabilì che ad ucciderlo fu una dose letale di cocaina e metadone. Per questo motivo venne aperto un fascicolo penale per “morte come conseguenza di altro reato”.
I tabulati telefonici parlano chiaro: il 18enne tunisino, arrestato nel pomeriggio di martedì 10 ottobre dalla Squadra Mobile – che aveva provato a spacciarsi per palestinese per evitare il rimpatrio e che risponde al nome di Ahmed Chouchoui – è stato il pusher del livornese che la sera prima del suo decesso comprò da lui della cocaina dopo alcuni contatti telefonici registrati e schedulati (ecco il link al video delle perquisizioni a casa dell’arrestato e le voci degli agenti durante la cattura del giovane 18enne. https://youtu.be/B2syIseYSTA).

IL DIRIGENTE DELLA SQUADRA MOBILE SALVATORE BLASCO

Lo stesso Ahmed Chouchoui è ritenuto dagli investigatori uno dei protagonisti della rissa di piazza Cavour di sabato 12 agosto e per questo nei suoi confronti è scattata la denuncia per lesioni gravi. “Siamo riusciti ad individuarlo nitidamente – spiega il dirigente della squadra mobile Salvatore Blasco – non tanto grazie al video del cittadino che ha ripreso la scena, in quanto in quelle immagini non era facilmente riconoscibile, quanto grazie ad alcune immagini di una telecamera di sicurezza pubblica installata nella zona che ha inquadrato senza ombra di dubbio il volto del personaggio mentre sferrava un colpo di bottiglia ad un marocchino”.

Le indagini sono andate avanti per mesi e hanno portato all’arresto in concorso per spaccio di sostanze stupefacenti di altri quattro personaggi. Tra le misure restrittive emesse dalla procura ce n’è una nei confronti del 25enne Ammar Yassine, il quale risulta attualmente ricercato, di Moussa Ibrhaim tunisino del 1990 e Bardoui Abdeler, entrambi arrestati ad aprile per spaccio a minorenni, e Garfield Firas arrestato perché evaso dal regime degli arresti domiciliari.

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