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Al Goldoni “Dovrei sapere perché” di e con Alessia Cespuglio

Martedì 22 Aprile 2025 — 13:53

Alessia Cespuglio torna sul palco del Goldoni con un nuovo spettacolo. L’ingresso è libero e gratuito con posto assegnato. I biglietti sono disponibili alla biglietteria del Teatro aperta il martedì e il giovedì dalle ore 10,00 alle 13,00; mercoledì, venerdì e sabato dalle ore 16,30 alle 19,30

Alessia Cespuglio torna sul palco del Teatro Goldoni con un nuovo spettacolo in scena martedì 29 aprile alle ore 21. Si intitola “Dovrei sapere perché. Storia di come sono diventata grande” promosso da Socrem (Società di Cremazione di Livorno).
Un legame quello tra Alessia Cespuglio e Socrem che dura ormai da diversi anni, insieme hanno messo in scena alcuni spettacoli dedicati alla storia di Livorno che hanno commosso, fatto riflettere, emozionato. Con questo spettacolo Alessia Cespuglio aiuterà, ancora una volta, il pubblico a comprendere un’esperienza umana che si declina tra gli anni sessanta e settanta fino agli anni ’80. L’attrice che da poco ha fondato la sua compagnia “Cespuglio Ecosistema Teatrale”, presenterà a breve anche l’omonimo romanzo da cui è tratto lo spettacolo.
L’ingresso alla serata del 29 aprile è libero e gratuito con posto assegnato. I biglietti sono già disponibili presso la biglietteria del Teatro Goldoni aperta il martedì e il giovedì dalle ore 10,00 alle 13,00; mercoledì, venerdì e sabato dalle ore 16,30 alle 19,30.

La Socrem – La Socrem ha deciso, anche quest’anno di promuovere un progetto teatrale, con l’obiettivo di riflettere su temi sociali, storici, politici, attraverso un’esperienza sociale che stimola alla riflessione, e contribuisce a sviluppare il pensiero critico. Sostenere il teatro, significa per la Socrem valorizzare l’arte e la cultura. In un mondo sempre più digitalizzato e individualistico, il teatro rappresenta uno spazio reale fatto di condivisione, empatia e riflessione. “Riteniamo che il teatro costituisca anche una grande opportunità didattica, per questo invitiamo i docenti delle scuole di Livorno a portare i loro studenti delle scuole superiori e dell’ultimo anno delle medie”.

Sinossi dello spettacolo

“Dovrei sapere perchè. Storia di come sono diventata grande”

Tratto dall’omonimo romanzo scritto da Alessia Cespuglio

Adattamento teatrale Francesco Niccolini

Regia Francesco Niccolini e Adalgisa Vavassori

Musiche originali M °Antonio Ghezzani

Disegno Luci Matteo Giauro

Alessia Cespuglio racconta un pezzo della storia del nostro Paese, partendo da Livorno, e lo fa attraverso le parole di Marta, disegnando il suo cammino verso l’età adulta, nell’Italia degli anni sessanta e settanta. Come fosse una lunga carrellata di istantanee di un preciso momento della sua vita, Marta racconta un’epoca complessa, contraddittoria, straordinaria e potente ma anche violenta e dolorosa. Anni incredibili raccontati attraverso le vicende di una famiglia: “Il mio mondo è semplice. Livorno è la mia città. Poi c’è casa, il palazzo e il cortile. Babbo, mamma, Magda e Nando sono casa mia” racconta Marta. “Fa ormai parte della mia cifra stilistica, raccontare l’avventura di diventare donna – dice Alessia Cespuglio – è un percorso che ho ancora addosso e che vedo rinnovato nelle mie figlie: diventare grandi porta in sè la scoperta del mondo con le sue difficoltà, i suoi entusiasmi e le sue paure. Un’avventura che non finisce mai, in un mondo sempre più complicato che oggi come ieri pone ognuno di noi di fronte alla Storia, come testimoni nostro malgrado di un’epoca di cui domani saremo dei narratori. Questa storia intima e personale di Marta, la protagonista, si muove in uno scenario intenso: il boom economico, il femminismo, il movimento studentesco, le lotte operaie, le stragi e il terrorismo, perchè tutto questo era suo il quotidiano, la vita di tutti i giorni”. “La scrittura di questo spettacolo – continua Cespuglio – ha fatto un percorso nuovo: partito come spettacolo di teatro, si è trasformato in romanzo ed è tornato al teatro grazie al bellissimo lavoro di Francesco Niccolini che ne ha fatto l’adattamento teatrale e ne cura la regia insieme ad Adalgisa Vavassori. L’uscita del romanzo è prevista per maggio/giugno 2025”.

Alessia Cespuglio – Classe 1979 è attrice e formatrice teatrale. Fin da giovanissima lavora con tante delle realtà più significative del territorio livornese: Teatro del Porto, Effetto Collaterale, Nido del Cuculo, Ars Nova, TodomodoMusic – All e Pilar Ternera. Da poco ha fondato la sua compagnia “Cespuglio Ecosistema Teatrale” contando da subito numerosi allievi con i quali allestisce spettacoli di drammaturgia contemporanea. Cespuglio dal 2017 diventa autrice, collaborando con Francesco Niccolini, drammaturgo di rilievo nazionale. Cespuglio in ogni suo lavoro parla di democrazia, antifascismo, giustizia e diritti civili, credendo fermamente che questi principi debbano guidare la pratica quotidiana di una necessaria, ora più che mai, presenza civile del singolo nella collettività tutta. Protagoniste sono le donne che raccontano il delicato passaggio dall’infanzia all’età adulta, la loro crescente consapevolezza politica e umana, le famiglie e i rapporti che le animano, trascinando il pubblico in una suggestiva Livorno, da sempre combattiva e resistente. È del 2017 “Fango Rosso” (edito da Vittora Iguazu Editora), storia di un omicidio realmente avvenuto durante la guerra. Dal 2022 vanta il sostegno dalla Società di Cremazione di Livorno (Socrem), che con il suo prezioso mecenatismo, le permette di dedicare al lavoro di autrice la maggior parte delle sue energie, debuttando con successo al Teatro C. Goldoni. Nel 2022 porta in scena “1922 – Perchè non dobbiamo aprire? Siamo gente perbene” (edito da Vittora Iguazu Editora) che racconta l’efferato omicidio, realmente accaduto, dei Fratelli Gigli. Nel 2024 realizza “Decimo Porto” (Edito da Paese Edizioni), opera di fantasia che descrive la storia della città durante la Ricostruzione successiva alla Seconda Guerra Mondiale. Collabora con realtà che hanno a cuore, come lei, l’antifascismo e la storia della città come ANPI e Coppa Barontini. Porta con successo i suoi lavori a giro per l’Italia.

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