A bordo di un’auto rubata non si fermano all’alt, inseguiti e arrestati
Inseguimento da via delle Colline, a Guasticce, alla SS Arnaccio. Arrestati per resistenza, ricettazione e danneggiamento. Inoltre nei loro confronti è stato disposto il divieto di dimora e transito nei comuni di Livorno e Collesalvetti
I carabinieri della Stazione di Stagno, si legge in un comunicato stampa del 18 luglio, hanno arrestato in flagranza di reato due giovani di origini nord africane, di 25 e 26 anni, entrambi domiciliati nel pisano e con precedenti, gravemente indiziati dei reati di resistenza, ricettazione e danneggiamento. L’operazione ha avuto luogo durante la notte di alcuni giorni fa, intono alle 3, quando una pattuglia nel transitare nei pressi della rotatoria di via delle Colline, all’ingresso dell’interporto nella frazione Guasticce, ha intercettato un’auto sospettata di essere stata rubata, decidendo pertanto di fermarla e sottoporla a controllo. Sono stati azionati i dispositivi ed attuate tutte le condotte previste a tutela della sicurezza, anche a tutela degli automobilisti di passaggio che fortunatamente in piena notte erano estremamente ridotti, indicando chiaramente al conducente dell’auto monitorata di fermarsi. La vettura sospetta all’alt dei militari avrebbe però accelerato e imboccato il raccordo FI-PI-LI in direzione Firenze, lanciando l’auto ad alta velocità, sbandando e anche azionando più volte gli indicatori di direzione agli svincoli per cercare di seminare i carabinieri. La vettura sarebbe riuscita a proseguire fino a Vicarello, giungendo all’incrocio con la SS Arnaccio, dove l’autista è stato costretto a fermarsi bruscamente anche per la presenza di un cantiere che riduce la viabilità. Nell’intento di chiudere la via di fuga ai malviventi, i militari hanno posizionato l’auto di servizio davanti a loro ma il conducente ha ugualmente tentato di ripartire e darsi alla fuga, urtando il mezzo militare. I due sono poi stati bloccati e arrestati in flagranza di reato.
Dagli accertamenti è emerso che la vettura sospetta era effettivamente oggetto di furto ai danni di un cittadino pisano che ne aveva denunciato il fatto i primi di giugno. Nel frattempo dalla centrale operativa dei carabinieri di Livorno è stata inviata in rinforzo una pattuglia del pronto intervento del Nucleo Operativo e Radiomobile che, giunta in ausilio in pochi istanti sul posto, ha fornito supporto. I due soggetti stranieri sono stati portati in caserma per le operazioni di identificazione e le successive indagini. Entrambi, anche se sprovvisti di documenti di riconoscimento, sono risultati regolari sul territorio nazionale. Sono stati tratti in arresto in flagranza di reato e trattenuti nelle camere di sicurezza dell’Arma, mentre l’auto rubata è stata subito restituita al legittimo proprietario. L’arresto è stato convalidato dal gip al termine dell’udienza celebrata la mattina seguente. Ad entrambi fra l’altro è stato imposto dal giudice anche il divieto di dimora e transito nei comuni di Livorno e Collesalvetti, dovendo ora difendersi in giudizio contro le gravi accuse riportate in seguito alle gravi condotte contestate che integrano le fattispecie di reato di resistenza, ricettazione e danneggiamento. Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, conclude la nota stampa, le stesse sono da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – sino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.
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