Sorpreso a posizionare sulla colonnina self service un dispositivo per clonare le carte: arrestato

Il carabiniere in azione

I carabinieri della Stazione di Stagno, coadiuvati dai colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile, hanno arrestato in flagranza di reato un uomo di 42 anni, di origini rumene residente fuori città, gravemente indiziato del reato di detenzione ed installazione abusiva di apparecchiature atte ad intercettare comunicazioni informatiche o telematiche. Come si legge in un comunicato stampa del 19 luglio, erano state avviate mirate indagini tese a trovare riscontri ad una segnalazione riguardante alcuni movimenti sospetti di auto e persone in un’area di servizio di via Firenze. E dalle registrazioni delle telecamere di videosorveglianza della zona era emerso che un individuo con atteggiamento circospetto si era messo ad armeggiare alla colonnina di pagamento self service per il rifornimento. Giunti sul posto, i carabinieri hanno effettivamente notato un uomo che in quel momento era a bordo di un’auto e stava disinstallando alcune apparecchiature, in parte manufatte, che in seguito si è appurato essere dei veri e propri circuiti elettronici artigianali predisposti proprio per intercettare le comunicazioni relative al sistema informatico del pagamento. Nello specifico: un lettore “skimmer” di bande magnetiche di carte di credito applicato nella fessura e una plafoniera applicata invece alla sommità della colonnina in modo da riprendere con una telecamera artigianale la tastiera numerica e raccoglierne così i dati sensibili delle carte di pagamento dei clienti. Date le circostanze, i militari hanno proceduto a recuperare il materiale e a perquisire il veicolo in possesso dell’uomo rinvenendo all’interno due cellulari, un pc portatile, una scheda dati con lettore, un ulteriore lettore e un gancio uncinato per l’estrazione dello stesso. A seguito della flagranza di reato suffragata da vari elementi indiziari evidenti a suo carico il sospettato è stato dichiarato in arresto e tutto il materiale rinvenuto, di pertinenza del reato, è stato sequestrato. Le successive indagini hanno poi consentito di identificare anche il complice, un 35enne connazionale dell’arrestato. Esaminando a ritroso le telecamere dei giorni immediatamente precedenti l’arresto, gli investigatori hanno potuto notare che in altre occasioni anche un altro soggetto si era avvicinato nottetempo all’area di servizio per armeggiare alla colonnina per poi ritornarvi, prima dell’apertura al pubblico, a rimuovere quanto prima verosimilmente installato. E quasi in concomitanza dell’arresto, quando i carabinieri hanno notato un’altra auto aggirarsi in zona, l’hanno confrontata con quella ripresa potendo accertare la loro assoluta corrispondenza. Per il conducente 35enne è scattata la denuncia in stato di libertà in concorso per lo stesso reato. Dopo la convalida dell’arresto, conclude la nota stampa, il 42enne arrestato è stato scarcerato con l’applicazione della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Stazione Carabinieri competente per il luogo di residenza. Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, le stesse sono da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – sino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.