Truffa telefonica del finto carabiniere, arrestato dalla polizia con 40mila euro di gioielli
L'uomo, classe '82, è stato costantemente monitorato mentre, dopo diversi giri nel centro cittadino, entrava all'interno di un condominio in zona San Iacopo per poi dopo pochi minuti uscire e in taxi dirigersi verso la Stazione. A seguito di un controllo sono stati rinvenuti, occultati all'interno di un borsello, numerosissimi preziosi in oro giallo e bianco per un valore di 40mila euro. In fase di identificazione un complice. Non solo social, la polizia di Livorno fra la gente
La polizia, nel pomeriggio del 6 agosto, ha arrestato per furto aggravato, in flagranza di reato, il presunto autore di una truffa del finto carabiniere. Vittima una signora classe ’43. Come si legge in un comunicato stampa del 7 agosto, gli investigatori della Squadra Mobile
hanno individuato il soggetto, di un’altra regione, giunto nella città labronica presumibilmente per compiere una truffa. L’uomo è stato costantemente monitorato dagli agenti delle Volanti e della Squadra Mobile fino a quando, dopo diversi giri nel centro cittadino, è entrato all’interno di un condominio in zona San Iacopo. Lo stesso, dopo pochi minuti, è stato visto riuscire e prendere velocemente un taxi per poi scendere nei pressi della Stazione. A seguito di questo comportamento, gli agenti lo hanno identificato e a seguito di un accurato controllo sono stati rinvenuti, occultati all’interno di un borsello, numerosissimi preziosi in oro giallo e bianco per un valore di circa 40mila euro. Nel frattempo, altri poliziotti in divisa hanno individuato all’interno dello stesso condominio una signora in forte stato di agitazione che stava parlando al telefono. La signora stava spiegando alla polizia di aver fatto entrare poco prima un uomo italiano presentatosi come carabiniere in quanto aveva ricevuto una telefonata da un’altra persona, anch’essa presentatasi come carabiniere, che l’aveva informata che sua figlia aveva causato un grave incidente motivo per il quale la donna è stata esortata a mostrare tutti i monili preziosi che erano in suo possesso al (presunto) “collega” che si era presentato alla sua porta per fotografarli. Successivamente, approfittando di un attimo di distrazione della signora, si era appropriato dei gioielli per poi fuggire. In virtù di quanto appurato il soggetto italiano classe ’82, che annovera numerosi precedenti per reati contro il patrimonio perpetrati in diverse città italiane, è stato condotto negli uffici della questura e tratto in arresto in concorso con un’altra persona (in fase di identificazione). Alla signora sono stati immediatamente restituiti, in fase di querela, tutti i monili. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato condotto alle Sughere. Il fascicolo, conclude la nota stampa, versa nella fase delle indagini preliminari e nei confronti degli indagati sussiste la presunzione di non colpevolezza sino all’eventuale condanna definitiva.
Polizia di Stato: sempre accanto a chi ha bisogno di aiuto – progetto prevenzione truffe
La Polizia di Stato è scesa di recente in campo accanto agli anziani per dire basta alle truffe. Sul sito e sui canali social della Polizia di Stato c’è stata negli ultimi tempi una nuova campagna di sensibilizzazione con uno spot per informare i cittadini su un fenomeno ancora molto diffuso (lo spot è visionabile all’indirizzo Truffe agli anziani: il nuovo spot della Polizia di Stato con testimonial Myrta Merlino | Polizia di Stato). La Polizia di Stato, costantemente impegnata nella prevenzione e nel contrasto a questo tipo di reati, invita alla massima attenzione e a non esitare a chiedere aiuto alle Forze di Polizia. Un messaggio diretto non solo agli anziani, ma anche ai familiari e ai vicini di casa, per contribuire tutti, attraverso la prevenzione, a creare luoghi sicuri e una rete di protezione attiva e consapevole. Nello spot sono raccontate due tipiche truffe: quella del finto corriere e quella dell’amico che chiede denaro per un familiare della vittima, falsamente coinvolto in un grave incidente.
Attraverso una narrazione semplice, nello spot assistiamo ad un capovolgimento del punto di vista. La porta si richiude ad ogni tentativo di raggiro, l’anziana Gina “non ci casca”! Non vuole essere vittima ma protagonista della sua storia: sbatte la porta in faccia al truffatore e fa una telefonata alla Polizia di Stato, che interviene e coglie il truffatore sul fatto. Nel finale dello spot, una testimonial d’eccezione, Myrta Merlino, invita a non cadere nell’inganno e a rivolgersi alla Polizia di Stato in caso di bisogno. Lo spot ha l’obiettivo di raccontare come la prevenzione rappresenti sempre il primo strumento di difesa. La Polizia di Stato ricorda che nessuno è solo di fronte a questo tipo di reati: un ruolo fondamentale lo svolgono le Forze di Polizia, ma altrettanto importante diventa il controllo del vicinato e la solidarietà di tutti verso gli anziani.
Non solo social – la polizia fra la gente
La Polizia di Livorno ha di recente partecipato ad un ciclo formativo organizzato dalla SVS Pubblica Assistenza – Ufficio Sociale per la prevenzione delle truffe, andando nei centri di aggregazione presenti nel comune. Durante questi numerosi incontri sono stati forniti dagli esperti della Squadra Mobile e della Polizia Postale strumenti e informazioni utili agli anziani per tentare di difendersi dai diversi tipi di truffa, indicando misure di autotutela da adottare, sottolineando l’importanza di denunciare i fatti anche se solo tentati, senza alcun timore.
Riproduzione riservata ©
Cerchi visibilità? QuiLivorno.it mette a disposizione una visibilità di oltre 90mila utenti giornalieri: 77.400 su Fb, 14.200 su Ig e 4.700 su X. Richiedi il pacchetto banner e/o articolo redazionale a [email protected] oppure attraverso questo link per avere un preventivo
QuiLivorno.it ha aperto il 12 dicembre 2023 il canale Whatsapp e invita tutti i lettori ad iscriversi. Per l’iscrizione, gratuita, cliccate il seguente link https://whatsapp.com/channel/0029VaGUEMGK0IBjAhIyK12R e attivare la “campanella” per ricevere le notifiche di invio articoli. Ricordiamo, infine, che potete continuare a seguirci sui nostri social Fb, Instagram e X.