Vendita abusiva di pesce, blitz di guardia costiera e polizia municipale
foto inviata nel comunicato stampa
Elevate sanzioni per un totale di 6.500 euro e sequestrati per vendita abusiva 30 kg di pescato di dubbia provenienza. Inoltre un soggetto che esponeva prodotti ittici provenienti dalla pesca non professionale è risultato destinatario di un’ordinanza di arresto ed è stato arrestato. I controlli congiunti continueranno
Gli elementi acquisiti dalla guardia costiera insieme alla polizia municipale durante le attività di osservazione, si legge in un comunicato stampa del 17 ottobre, hanno reso necessario un nuovo intervento nell’area della Darsena Vecchia in cui avviene la vendita diretta del pescato finalizzato ad intercettare gli abusivi che, camuffandosi tra i pescatori professionali regolarmente autorizzati, vendono sui banchi prodotti ittici di dubbia provenienza lasciando intendere all’ignaro consumatore che posso trattarsi di pesce pescato dai pescherecci locali nei mari della Toscana. Al momento del controllo è stato fermato un soggetto che esponeva sui banchi prodotti ittici provenienti dalla pesca non professionale. A seguito della sua identificazione è emerso che il venditore abusivo risultava destinatario di un’ordinanza di arresto emessa dalla Autorità Giudiziaria. Dopo le formalità di rito l’uomo è stato arrestato e ristretto alle Sughere.
Inoltre, nell’area antistante i banchi di vendita sono stati individuati 30 kg di pescato di dubbia provenienza occultati a bordo di un furgone il cui conducente non ha fornito agli investigatori alcun documento di tracciabilità. La merce, prosegue la nota stampa, detenuta in condizioni non idonee, è stata sequestrata e destinata allo smaltimento. I responsabili degli illeciti sono stati sanzionati con multe per un totale di 6.500 euro e il pescato è stato sequestrato. L’attività di vendita di prodotto ittico da parte di operatori privi delle previste autorizzazioni commerciali e sanitarie, si legge infine nel comunicato, impedisce che siano garantite la provenienza e la corretta conservazione del prodotto e, di conseguenza, espone l’acquirente a frodi e potenziali rischi, oltre che generare danni economici agli onesti operatori locali che offrono prezzi al dettaglio necessariamente superiori a quelli proposti dagli abusivi. I controlli congiunti continueranno ed essere incisivi e periodici – riferiscono le Autorità intervenute – per arginare il rischio di infiltrazioni di soggetti illegali e per vigilare sulla corretta esecuzione della vendita diretta ad opera dei pescatori professionali.
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