I consigli dei micologi della Asl per evitare intossicazioni da funghi
Nelle foto inviate dall Usl l'Amanita phalloides e Cortinarius orellanus
Come ogni autunno, il ritorno delle piogge ha favorito una notevole crescita di funghi spontanei nei boschi, portando molte persone a cimentarsi nella raccolta. Come ogni autunno, quindi, si ripresenta il rischio di casi di intossicazione dovuti al consumo di funghi tossici, mal conservati, poco cotti o addirittura crudi. Meglio non correre rischi. L’Usl Toscana nord ovest invita la cittadinanza alla massima prudenza e ricorda l’importanza di seguire le indicazioni degli esperti micologi per raccogliere e consumare i funghi in sicurezza. “Le regole per una raccolta sicura – spiegano dal Dipartimento della prevenzione – sono poche ma fondamentali: utilizzare contenitori adeguati, come canestri, evitando sacchetti di plastica che favoriscono la fermentazione e la tossicità; raccogliere solo esemplari interi e in buono stato, evitando quelli troppo giovani o troppo maturi, facilmente confondibili con specie velenose; consumare i funghi ben cotti, in quantità moderate e a pasti distanziati (è sconsigliata la somministrazione a bambini, anziani o persone fragili); in caso di dubbio, non consumare”. Inoltre è importante sfatare alcune credenze popolari, tra cui quella che sono commestibili i funghi mangiati dagli animali. Per esempio, gli animali mangiano l’Amanita muscaria, che un fungo velenoso, e l’Amanita phalloides, un altro fungo velenoso e potenzialmente mortale per l’uomo. La cosa migliore è sempre quella di rivolgersi ai micologi della ASL per il riconoscimento delle specie raccolte. Il servizio di controllo è gratuito e attivo su tutto il territorio dell’Azienda, che copre le province di Massa Carrara, Lucca, Pisa e Livorno. L’elenco degli sportelli a cui rivolgersi, gratuitamente, è disponibile sul sito internet dell’ASL Toscana nord ovest, al link https://www.uslnordovest.toscana.it/come-fare-per/11094-far-controllare-la-commestibilita-dei-funghi dove sono riportati indirizzi, numero di telefono e orari di apertura. L’ASL ricorda che in caso di sospetta intossicazione da funghi, ci si deve recare al pronto soccorso più vicino e, se possibile portare con sé i resti dei funghi consumati o delle puliture, per facilitare l’identificazione da parte dei micologi. Tra le specie più pericolose che possono provocare intossicazioni mortali si segnalano il Cortinarius orellanus e l’Amanita phalloides (che può essere scambiata per l’ovolo buono).
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