Hortus Harmonicus, via al nuovo festival di musica barocca
Dal 4 al 18 dicembre il Teatro Goldoni e i luoghi barocchi della città ospiteranno il “numero zero” della rassegna ideata da Federico Maria Sardelli e Roberto Sbolci. Tre concerti per far rifiorire le armonie di Vivaldi, Charpentier e Monteverdi, con il sostegno del Comune, della Diocesi e del Teatro Goldoni. Sardelli: “La musica barocca non è per pochi, è un linguaggio che parla a tutti, basta ascoltarlo”
Nasce un nuovo festival dedicato alla musica barocca: Hortus Harmonicus, sotto la direzione artistica di Federico Maria Sardelli e Roberto Sbolci. Da giovedì 4 a giovedì 18 dicembre, sempre alle 21, il Teatro Goldoni e i luoghi barocchi della città diverranno il palcoscenico di tre eventi di altissimo profilo, dove le note di Vivaldi, Charpentier e Monteverdi si intrecceranno a capolavori appena riscoperti, in un dialogo tra passato e presente. L’iniziativa nasce come un “giardino armonico”, un orto coltivato nello spazio dell’architettura barocca, dove le armonie musicali del tempo tornano a fiorire. L’Hortus è un luogo protetto, un rifugio dal caos del mondo, dove l’uomo può ritrovare la propria armonia perduta. Proprio come la musica, anche uno spazio verde vive al ritmo delle stagioni e della luce. Dietro l’idea ci sono Sardelli, Sbolci e Stefano Thrull, uniti dal desiderio di creare un giardino immaginario per la coltivazione dei suoni antichi, un luogo di incontro tra artisti affermati, nuovi talenti e pubblico, dove condividere passione e ispirazione. “L’idea è nata un po’ di tempo fa – afferma il sindaco Luca Salvetti -. Ci siamo resi conto che a Livorno mancava un festival dedicato in modo organico a questo tipo di musica. Il progetto colma un vuoto culturale e, nello stesso momento, apre una nuova strada. Abbiamo lavorato a lungo per dare vita ad un inizio che avesse un’impronta forte e riconoscibile”. “Tutto è partito da un concerto a Montenero – aggiunge Sardelli -, un anno e mezzo fa. Il santuario era gremito, la gente sedeva sugli scalini. È stato allora che ci siamo detti Dobbiamo portare queste esibizioni a Livorno. La musica barocca non è affatto un linguaggio per pochi. Vivaldi, Monteverdi, Charpentier parlano al cuore. È sufficiente superare la diffidenza iniziale”.
Un patrimonio da riscoprire, attraverso i suoi luoghi barocchi: il Santuario di Montenero (giovedì 18 dicembre), la Chiesa di San Ferdinando (domenica 14 dicembre), con entrambi gli eventi gratuiti, e il Teatro Goldoni (giovedì 4 dicembre), che ospiterà il concerto inaugurale. “Quando due anni fa abbiamo suonato a Montenero – commenta Sbolci -, non immaginavamo una risposta così calorosa. È la prova che queste musiche, se proposte con passione, arrivano al pubblico. Il nostro obiettivo è diffonderle, anche tra i giovani, magari creando momenti d’incontro e laboratori didattici nelle scuole”. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito ufficiale.
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