Coop presenta la campagna a sostegno delle donne
Unicoop Firenze, Unicoop Etruria e le cooperative del Distretto Tirrenico: "Per molte donne la violenza è il pane quotidiano, fino al 25 novembre il 5% del ricavato del pane venduto verrà devoluto a supporto delle attività svolte dai Centri Antiviolenza toscani e inoltre verrà venduto all'interno di sacchetti con il numero 1522"
di Martina Romeo
Unicoop Firenze, le cooperative del distretto tirrenico e Coop continuano la loro lotta al contrasto della violenza di genere e il 18 novembre, al supermercato Unicoop
Firenze Livorno Levante, hanno presentato le diverse iniziative progettate con l’obiettivo di coinvolgere il grande pubblico sui temi della prevenzione, del contrasto alla violenza di genere e del sostegno alle associazioni impegnate sul tema. “Oggi parte un’iniziativa promossa da Coop sul nostro territorio – introduce Irene Mangani, Vicepresidente Legacoop Toscana e Presidente della Fondazione Noi – Parte una raccolta fondi legata all’acquisto del pane che, in questi giorni fino al 25 novembre, verrà venduto in dei sacchetti particolari che recano la scritta del numero ‘1522’, numero nazionale antiviolenza e stalking”. Sostenuta da Unicoop Firenze, Unicoop Etruria e Coop Amiatina, in collaborazione con la Fondazione Noi, la campagna prevede, nella settimana dell’iniziativa, la donazione del 5% delle vendite dei prodotti da forno selezionati a supporto delle attività svolte dai Centri Antiviolenza della regione Toscana. Così facendo, l’iniziativa mira a lanciare un messaggio ben specifico: chi vive o è a conoscenza di episodi di violenza può contattare il 1522, numero gratuito di pubblica utilità messo a disposizione dal Dipartimento per le Pari Opportunità attivo 24 ore su 24 tutti i giorni dell’anno e disponibile in lingue diverse. “Questa idea della diffusione del 1522 la portiamo avanti da tanti anni – continua Mangani – L’obiettivo è di arrivare a chi ha bisogno. Lavoriamo sulla sensibilizzazione delle persone per parlare sempre della violenza di genere, non solo il 25 novembre”. Quest’anno inoltre la Fondazione Noi, in collaborazione con la Fondazione Finanza Etica, porta avanti un corso di formazione dedito a formare il personale delle risorse umane all’accoglienza e alla preparazione mirata delle donne uscite dai Centri Antiviolenza in cerca di un’occupazione. “Da una decina d’anni portiamo avanti dei progetti di formazione grazie ai quali alcuni dipendenti sono stati formati per poter rispondere in modo corretto e consapevole a eventuali richieste d’aiuto. Ogni anno cerchiamo di aggiungere un pezzettino in più non solo per sensibilizzare, ma anche per rendere il più semplice possibile l’uscita da un percorso così complesso”. “Questa è un’iniziativa molto importante sotto due punti di vista – sottolinea l’ideatrice del progetto “La Toscana delle donne”, Cristina Manetti – Da una parte perché, attraverso questa busta di pane è possibile trovare un’informazione importante come quella del 1522 e, dall’altra, anche una raccolta fondi. Comunque importante perché va a sostenere il lavoro dei nostri Centri Antiviolenza su tutta la Regione. Un impegno, quello di questa settimana, meritevole e necessario, che dà una mano a tutto ciò che serve in questa fase storica per aiutare le ancora tantissime, troppe donne che ogni giorno sono vittime di violenza e di femminicidio”. Dei temi che, anche con il progetto “La Toscana delle donne”, vengono da anni portati avanti nella nostra regione. Tra le diverse iniziative del mese di novembre, sarà possibile anche acquistare nei maggiori supermercati di Unicoop Firenze e nei punti vendita Coop in Italia la borsa di tela “Woman bag 2025”, realizzata in edizione limitata specificatamente per Coop a sostegno della Fondazione Giulia Cecchettin, con cui Coop ha siglato un Protocollo d’Intesa a settembre di quest’anno. La borsa riporta un disegno della stessa Giulia Cecchettin, rappresentante l’immagine di una bambina sdraiata su un tetto mentre contempla un cielo stellato con un testo di accompagnamento: “Senza libertà non è amore, senza rispetto non c’è libertà”. Una borsa che quindi oltre a portare con sé il ricordo di Giulia, cerca di veicolare un messaggio chiaro: la violenza di genere non è un problema unicamente femminile, ma dell’intera società. Per ogni borsa venduta, 50 centesimi andranno alla Fondazione Cecchettin e contribuiranno a promuovere progetti educativi contro la violenza di genere. Oltre a quella di questo mese, Coop e la Fondazione dedicata a Giulia mirano alla realizzazione di una serie di attività per affermare la cultura del rispetto, promuovere l’educazione affettiva, superare le criticità nelle relazioni di genere e valorizzare le relazioni paritarie. In occasione della presentazione delle due iniziative, presente anche la presidente del Consiglio di Sorveglianza Unicoop Firenze Daniela Mori.
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