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Via Cambini approda in Commissione

Lunedì 24 Novembre 2025 — 14:39

"Rimaniamo contrari ad ogni forma di contingentamento, questo è un onere che non può e non deve essere addossato agli imprenditori che non sono parte del problema ma parte attiva della soluzione. L'ordinanza emessa dal sindaco è un provvedimento equilibrato". Le Commissioni Consiliari III e VI del Comune hanno ascoltato Confcommercio e Confesercenti che hanno ribadito la propria posizione

Confcommercio Livorno, rappresentata dall’assistente di direzione Alessio Giovarruscio, e Confesercenti Livorno, con il responsabile provinciale Area Sindacale Massimo Marini, sono state audite congiuntamente dalle Commissioni Consiliari III e VI del Comune di Livorno per discutere e presentare il loro documento congiunto sulla gestione della vita serale e notturna con particolare riferimento a via Cambini. Le associazioni di categoria hanno espresso un giudizio positivo sull’ordinanza sperimentale emessa dal sindaco Salvetti, definendola un provvedimento equilibrato, ordinanza che giunge al termine di alcune settimane di forte drammatizzazione. “È un atto che compie un passo utile verso la ricerca di una sostenibilità tra la salvaguardia del lavoro degli imprenditori, il diritto al sano divertimento dei ragazzi e la tutela al diritto al riposo dei residenti” conferma il direttore di Confcommercio Federico Pieragnoli: “Tra i due estremi di una forte limitazione della somministrazione da un lato, e il contingentamento delle presenze dall’altro, che di fatto equivalgono ad una chiusura dei locali di via Cambini, l’ordinanza ha il pregio di trovare un equilibrio sostenibile tra la libertà di fare impresa e il dovere civico di garantire la quiete pubblica. E’ una ordinanza sperimentale, che per alcuni aspetti consente anche di intervenire a correggere eventuali criticità che dovessero emergere. In Commissione abbiamo ribadito la necessità di prendere decisioni su dati oggettivi e con buonsenso, senza indulgere a facili allarmismi. I problemi di rumore non si risolvono chiudendo tutto in orari da coprifuoco, ma con azioni mirate che impattano sulla quiete, come ad esempio lo stop della musica a una certa ora”.
“La nostra preoccupazione maggiore è che si ricorra a provvedimenti capaci di compromettere la sopravvivenza delle attività economiche e di via Cambini, un’area che rappresenta anche un presidio di buona socialità per Livorno”, sottolinea Alessandro Ciapini, direttore di Confesercenti: “Sin dall’inizio abbiamo espresso la nostra contrarietà ad ogni forma di contingentamento delle presenze in una pubblica via. Questo è un onere che non può e non deve essere addossato agli imprenditori. L’imprenditore ha la responsabilità all’interno e negli spazi esterni del proprio locale, ma la sicurezza e il controllo dello spazio pubblico sono di competenza statale”. Confcommercio e Confesercenti hanno ribadito che gli imprenditori “non sono parte del problema, ma parte attiva della soluzione”. Per rendere la fase sperimentale efficace, auspicano una maggiore presenza di controlli per una deterrenza visibile e una vigilanza mirata contro azioni e comportamenti vandalici. Hanno infine ribadito l’impegno a proseguire su una linea di dialogo e proposta, convinte che la soluzione migliore risieda nella costante cooperazione tra comune, prefettura, forze dell’ordine, imprenditori e residenti.

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