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Festival Antani, Goldonetta sold out per la sfida tra Lerner e Sallusti

Domenica 14 Maggio 2023 — 16:13

Oltre un'ora di spettacolo, divertimento e riflessioni sui titoli utilizzati di recente dai giornali più noti. Il commento del direttore Bottura: “Sallusti ha preso un applauso a Livorno, incredibile”

di Giulia Bellaveglia

Goldonetta sold out per la sfida che, nell’ambito del Festival Antani organizzato e promosso da Fondazione Livorno, ha visto protagonisti due tra i giornalisti più discussi del panorama italiano attuale: Gad Lerner, firma de Il Fatto Quotidiano, e Alessandro Sallusti, direttore di Libero. Ad accogliere l’evento fuori dal teatro, le forze dell’ordine e una serie di striscioni con alcune scritte. Uno recita così: “Sallusti a Livorno siamo tutte canaglie antifasciste” riferito con tutta probabilità ad uno titoli utilizzati di recente dal direttore. Nel corso di circa un’ora e mezzo, ai due ospiti sono stati proposti, sotto la conduzione del direttore del festival Luca Bottura e della giornalista Marianna Aprile, i titoli di alcuni giornali usciti il giorno stesso o negli ulti giorni. Poi, ognuno di loro ha offerto il proprio commento. “Intanto – dice Sallusti – lasciatemi dire che non so cosa ci faccio qui”. Il pubblico ride e lui prosegue con “Sono l’uomo più noioso del mondo e Gad è più noioso di me”.
Il primo dei titoli che viene mostrato è proprio del quotidiano Libero e riguarda l’incontro avvenuto di recente tra Papa Francesco e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sul tema dell’accoglienza dei migranti, definiti dal giornale Il papa e la papessa. “Sono due signori a capo di due religioni, mi sembra logico – spiega Sallusti – Meloni vuole accogliere i migranti, ma in modo organizzato, non casuale”. “Questa è pura satira – commenta Lerner – io non ho paura di usare parole come razza o etnia, ma queste possono sicuramente convivere tra di loro”. Dopo una serie di altri titoli presentati i conduttori chiedono agli ospiti se la satira debba o meno avere dei limiti. “O la satira è libera per tutti, o non è satira” commenta Sallusti accolto da un grande applauso, tanto che il direttore Bottura ironizza “Sallusti ha preso un applauso a Livorno, incredibile”. “Non è assolutamente vero – ribatte Lerner – la satira non deve schernire i deboli, chi soffre e neanche le religioni”.

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