La scuola Alexander Langer in gestione a otto associazioni per attività socio educative
La Scuola Volano nasce nel 2021 con l’esigenza di realizzare in tempi brevi una struttura in grado di ospitare temporaneamente classi scolastiche di istituti di vario ordine e grado momentaneamente prive di una sede idonea. Attualmente la Scuola Volano non è utilizzata in quanto le classi che vi sono state ospitate hanno trovato collocazione, pertanto l’Amministrazione Comunale ha deciso di dar vita ad un luogo di incontro e scambio intergenerazionale adibendo i locali ad attività socio-educative, ricreative e culturali a favore di giovani, adulti e anziani, tramite la sottoscrizione di un Patto di collaborazione
È stato sottoscritto giovedì 11 luglio alla scuola volano Alexander Langer in via Fratelli Gigli 4, il Patto di Collaborazione fra otto realtà associative che operano sul territorio, il Consiglio di Zona 1 e l’Amministrazione Comunale per la cura, la valorizzazione e la gestione condivisa degli spazi della Scuola. Per il Comune erano presenti, tra gli altri, il sindaco Luca Salvetti, la vicesindaca Libera Camici, l’assessore Andrea Raspanti e la dirigente del settore Istruzione, Politiche Giovanili e Partecipazione Michela Casarosa. La firma del Patto è avvenuta a conclusione di un percorso iniziato con la pubblicazione di una manifestazione d’interesse rivolta ad enti del terzo settore, per l’individuazione di realtà associative interessate alla costituzione e alla partecipazione a titolo gratuito ad un tavolo di lavoro per definire un percorso di co-progettazione per la stesura condivisa del Patto di collaborazione.
Le associazioni che hanno preso parte al progetto sono:
Associazione Don Nesi/Corea odv
AMAL Livorno odv
Soci@lmente Le Tre A aps
Pro Loco Livorno aps
Associazione Comunico ETS
Associazione UICI Livorno aps
Comunità di Sant’Egidio di Livorno e Pisa odv
Circolo Legambiente Livorno “Luciano De Majo” aps
A queste realtà, al fine di favorire una più larga ed efficiente adesione, aggregazione e consultazione su materie di interesse locale, si è aggiunto il Consiglio di Zona 1, organismo di partecipazione decentrata articolato su base territoriale, che ricomprende al suo interno il quartiere Corea, al fine di espletare a titolo gratuito le proprie funzioni. La Scuola Volano nasce nel 2021 con l’esigenza di realizzare in tempi brevi una struttura in grado di ospitare temporaneamente classi scolastiche di istituti di vario ordine e grado momentaneamente prive di una sede idonea. Attualmente la Scuola Volano non è utilizzata in quanto le classi che vi sono state ospitate hanno trovato collocazione, pertanto l’Amministrazione Comunale ha deciso di dar vita ad un luogo di incontro e scambio intergenerazionale adibendo i locali ad attività socio-educative, ricreative e culturali a favore di giovani, adulti e anziani, tramite la sottoscrizione di un Patto di collaborazione. Oggetto del Patto di collaborazione è la cura, la valorizzazione e la gestione condivisa degli spazi della Scuola Volano, affinché essa possa diventare centro di aggregazione e produzione culturale, per la promozione di attività socio-educative e ricreative, laboratori creativi, affinché si crei un terreno dove sviluppare dialogo e ascolto, dando vita a una comunità ludica, educante e generativa che favorisca il coinvolgimento attivo e la collaborazione tra giovani, adulti e anziani, e l’uso del tempo libero per l’acquisizione di strumenti di conoscenza e di autodeterminazione personale e sociale. Il sindaco Luca Salvetti ha evidenziato che “quando abbiamo realizzato la scuola volano avevamo pensato ai bambini delle scuole, ma in questo momento non ci sono per fortuna emergenze. Poiché i luoghi lasciati inutilizzati automaticamente diventano oggetto di quello che di brutto non può essere permesso con la vicesindaca abbiamo immaginato un altro percorso. Mi sembra che con le associazioni e con consiglio di zona e grazie agli uffici comunali sia nato qualcosa di bello e utile”. La vicesindaca Camici ha rivolto “un sincero ringraziamento a tutte le associazioni che hanno accolto la nostra chiamata. Tendenzialmente lo strumento del patto di collaborazione per la valorizzazione e cura dei beni comuni vedeva il Comune più come “ricettore” di idee, in questo caso siamo stati noi a chiamare, questo è un bene pubblico che era rimasto vuoto ed è una opportunità per le associazioni e per rivitalizzare il quartiere in maniera intergenerazionale, per facilitare il rapporto fra cittadini e l’Amministrazione. Quello che è un bene pubblico non deve essere lasciato vuoto ma messo a disposizione della collettività”. “Si centrano oggi diversi obiettivi – ha rilevato Raspanti – in primis quello di offrire al quartiere un presidio sociale, un presidio culturale, uno spazio di aggregazione dove coltivare il senso civico e il senso di comunità. La prima povertà è la solitudine delle persone, l’isolamento che è quello che dobbiamo cercare di sconfiggere. Il secondo risultato è aver raggiunto questo obiettivo attraverso il terzo settore, grazie a un potenziale del terzo settore stesso. Noi abbiamo la fortuna di avere un tessuto di associazionismo molto ricco che potrebbe esprimere di più se fosse messo in condizione di farlo. E’ un circolo virtuoso che si viene a creare, ringrazio tutti per come hanno aderito alla co-progettazione e grazie agli uffici comunali senza i quali non saremmo riusciti a raggiungere questi obiettivi!”.
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