Luca festeggia 30 anni donando il plasma per la 30esima volta
Iscritto all’Avis di Livorno dal 2013, Luca Salemmi è nato il 28 maggio 1989. E proprio martedì 28 maggio 2019 si è alzato presto per andare al Centro trasfusionale
Luca Salemmi è un ragazzo livornese come tanti, ma ha una storia singolare alle spalle. Un lavoro come web specialist, la passione per gli animali e una generosità d’animo che lo porta a donare il plasma una volta al mese. Lo ha fatto anche il giorno del suo compleanno, martedì 28 maggio, realizzando un traguardo e una coincidenza speciali, ossia compiendo 30 anni e regalandosi proprio la trentesima donazione di plasma. Nato a Livorno il 28 maggio 1989, Luca è andato di buon mattino al Centro trasfusionale di viale Vittorio Alfieri. Iscritto all’Avis dal 2013, da tre anni a questa parte Luca, che è iscritto anche al Gruppo Giovani Avis, si è preso l’impegno di donare plasma una volta al mese, dando il suo contributo in un momento storico in cui si registra una carenza di donatori e una particolare necessità di plasma. “Dono il plasma perché ho la fortuna di essere sano e perché ci sono persone che ne hanno davvero bisogno – spiega al termine della donazione – Donare il sangue o il plasma è un bel gesto. Dono il sangue anche per motivi egoistici. Nessuno può sapere con certezza se un giorno ne avrà bisogno e se quel giorno dovesse mai arrivare, mi piacerebbe sapere che ci sono persone (che nemmeno conosco) disposte ad aiutarmi, salvarmi la vita magari, donandomi il loro sangue o il loro plasma. Probabilmente un tale aiuto farebbe piacere a tutti. Credo che questo dovrebbe farci riflettere. Quando dono mi sento felice e davvero fortunato. Felice di poter donare, quindi di essere sano. Fortunato di poter aiutare chi in quel momento ne ha davvero bisogno”.
Come hai iniziato?
“Credo che la mia storia sia abbastanza singolare. Ad appena 14 anni ebbi un grave incidente stradale. Mi aspettarono un paio di anni difficili, passati tra gli ospedali, gli interventi chirurgici, le terapie e tutto il resto… Ricordo che, una volta ripreso con la normale vita da adolescente, l’ultimo dei miei pensieri era quello di tornare in ospedale. D’altronde avevo già fatto il pieno di iniezioni e siringhe. Era chiaro che non volessi nemmeno sentirne parlare di donare il sangue. Purtroppo rimasi di quell’idea per un po’. Qualche anno dopo scattò qualcosa dentro di me. Sinceramente non saprei dire il motivo, ma mi trovai a 24 anni al Centro trasfusionale a fare la mia prima donazione. Subito dopo mi sentii bene come non mi ero mai sentito prima. Fu incredibilmente gratificante. Una cosa davvero pazzesca. Mi chiesi, perché non ripetere questa esperienza? La risposta fu banalmente logica. Ad oggi, da quella prima donazione se ne sono susseguite tante, ma ancora troppo poche per aiutare tutti. Per questo motivo è importante sensibilizzare e credo che il gruppo Avis stia facendo un bel lavoro in questo senso”.
Perché secondo te è importante donare il plasma?
“Ogni anno più di 800mila kg di plasma vengono inviati alle aziende farmaceutiche per la produzione di medicinali insostituibili nella cura di molte malattie. Poiché il fabbisogno nazionale rende necessario importare dall’estero alcune scorte di tali farmaci, è fondamentale incrementare il numero di donatori e di donazioni”.
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