Seabin, i primi risultati
Al Circolo Pesca N. Sauro è presente uno dei 12 Seabin già posizionati dei 25 totali della campagna “Le nostre acque”. Seabin è un cestino che, galleggiando a pelo d'acqua, cattura i rifiuti che incontra
E’ l’ultima tappa della prima parte della campagna “Le nostre acque”. Umbria, Lago Trasimeno, Club Velico Castiglionese di Castiglione del Lago. Qui è stato posizionato il 12esimo Seabin, i rimanenti 13 saranno oggetto della ripresa della campagna nella prossima primavera. Il primo obiettivo che Coop si era prefissa assieme a LifeGate, che è stato il partner scientifico dell’intera operazione, è stato raggiunto: sono stati raccolti fino ad ora circa 2.400 chili di rifiuti galleggianti, equivalenti al peso di 480.000 sacchetti di plastica. Ma con la conclusione della campagna la prossima primavera l’obiettivo sarà ancora più ambizioso ovvero raggiungere, nel 2021, 12.500 chili di rifiuti tolti dalle acque pari al peso di oltre 2 milioni e mezzo di sacchetti di plastica. A generare questo risultato una soluzione efficace ed efficiente come il Seabin, un vero e proprio cestino che, galleggiando a pelo d’acqua, ‘cattura’ i rifiuti che incontra, dai più grandi fino alle microplastiche, mentre una piccola pompa espelle l’acqua filtrata. È in grado di lavorare 24 ore su 24, sette giorni su sette, pompa fino a 25.000 litri d’acqua all’ora e necessita di interventi di svuotamento e pulizia.
Di seguito le tappe percorse in questo ideale e virtuoso giro d’Italia che ha coinvolto tutte le grandi cooperative di consumatori: dall’Arno a Firenze dove è partita la campagna ospitata presso la Società Canottieri a due passi da Ponte Vecchio per toccare uno dopo l’altro Pescara, presso il Marina all’interno del Porto Turistico della città; Sestri Ponente sul Mar Ligure presso Marina Genova, dove Coop ha installato un secondo Seabin dopo i risultati straordinari raggiunti con il primo inaugurato a marzo del 2019, poi a Lesa, sul Lago Maggiore, presso la Cooperativa Pescatori E Acquicoltori Del Golfo Di Solcio per poi approdare sul Mar Tirreno a Livorno presso il Circolo Pesca N. Sauro Livorno e a Castiglione della Pescaia nella Darsena comunale; proseguendo sulla Darsena di Milano presso l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia e poi ancora sul Mar Adriatico, percorrendolo da sud a nord: prima a Brindisi presso la Lega Navale della città, poi a Trieste presso il Marina San Giusto e a Ravenna presso la darsena pescherecci di Marina di Ravenna, di fronte alla sede del CESTHA – Centro Sperimentale per la Tutela degli Habitat e infine la tappa in Umbria, sul Lago Trasimeno presso il Club Velico Castiglionese. In base ai precedenti casi, normalmente un Seabin raccoglie per il 70% rifiuti composti da materiali dannosi per l’ambiente come plastica, microplastiche, materiali metallici (latte, lattine), mozziconi di sigarette, materiali assorbenti igienici e cotton fioc; un 20% di massa organica umida contaminata (legno, foglie, rami, pezzi di legno e alghe) rispetto alla quale nei seabin già posizionati si notano diversi frammenti di plastica e polistirolo rimasti intrappolati, soprattutto nel materiale algale e un 10% di massa organica umida non contaminata.Rispetto ai rifiuti plastici facilmente identificabili, in ordine di rilevanza quantitativa troviamo: bottiglie, imballaggi alimentari, bicchieri, tappi, sacchetti, cannucce e cucchiaini.
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